Le azioni rimbalzano dopo il declassamento del credito per mantenere vivo il rally

Pubblicato 20.05.2025, 09:32
Venerdì sera, Moody’s ha declassato il rating del credito statunitense di un livello rispetto al massimo, evidenziando sfide a lungo termine come l’aumento del debito e il perdurante deficit di bilancio.

La notizia ha spinto i rendimenti al rialzo e ha trascinato il mercato al ribasso Ieri mattina, ma il calo è stato di breve durata.

Quando il mercato viene colpito da cattive notizie, la velocità con cui rimbalza può essere un indicatore per gli investitori esperti.

Venerdì, dopo la chiusura del mercato, il Nasdaq e altri importanti indici statunitensi sono scesi di oltre l’1% dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il debito statunitense sulla base del crescente deficit di bilancio statunitense. Sebbene le azioni abbiano subito una reazione impulsiva venerdì sera, Ieri la calma ha prevalso e le azioni si sono scrollate di dosso le cattive notizie.

Un simile comportamento è un segno distintivo di un mercato rialzista. L’S&P è salito solo dello 0,09% a 5963,60, ma ciò è stato sufficiente per estendere la sua striscia positiva a sei giorni.

Il Dow Jones ha sovraperformato le sue controparti con un rialzo dello 0,32% (pari a circa 137 punti) a 42.792,07, grazie anche al rimbalzo di oltre l’8% di UnitedHealth (UNH), recentemente in difficoltà.

Anche il NASDAQ, a forte componente tecnologica, ha recuperato dopo la moderazione dei rendimenti, chiudendo la sessione con un leggero rialzo dello 0,02% (pari a poco più di quattro punti) a 19.215,46. Le azioni stanno recuperando da una fantastica performance settimanale, alimentata dall’ottimismo per i recenti colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il NASDAQ è balzato del 7,2% la scorsa settimana, mentre l’S&P è salito del 5,3% e il Dow Jones del 3,4%. Anche l’S&P e il Dow Jones sono ora positivi per il 2025, cosa che sembrava impossibile solo poche settimane fa.

Con la fine della stagione degli utili, l’attenzione si sta spostando sui principali rivenditori.
Abbiamo già ricevuto un ottimo report del primo trimestre da Walmart (WMT), il più grande rivenditore del paese, che ha superato sia i ricavi che i profitti, ma ha messo in guardia dall’impatto dei dazi in futuro.
(Il presidente Trump è recentemente intervenuto sulla questione affermando che WMT dovrebbe "rientrare nei dazi").
Nei prossimi giorni, rivenditori come
The TJX Cos. (TJX),
Lowe’s Cos. (LOW)
e Target (TGT) saranno chiamati a rispondere.
Ma il primo grande nome sarà il gigante del bricolage Home Depot (HD). Home Depot e Lowe’s hanno agito bene in un contesto difficile e non prevediamo grandi sorprese in questi comunicati.
La maggior parte dell’attività è stata orientata a riparazioni e sostituzioni, con gli acquisti di grandi dimensioni che in genere accompagnano i progetti di ristrutturazione residenziale in sospeso.

Home Depot dovrebbe guadagnare 3,59 dollari per azione su 39,33 miliardi di dollari di fatturato, con variazioni su base annua rispettivamente del -1,1% e del +8%.

Marco Bernasconi Trading

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