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L’Europa non teme la guerra commerciale

Pubblicato 21.09.2018, 10:32
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Crescendo Rendimento Triathlon, Isin FREXA0011983, stacca cedole di tre euro al mese per ogni sottostante sopra la barriera fino a 9 euro al mese, per un rendimento annuale del 10,8%.

Ritiro anticipato da gennaio, due sottostanti sono già sopra il livello iniziale…

Tra i due litiganti il terzo gode.

La guerra commerciale è scoppiata, ma non sarà globale, l’Europa è salva, rimane caldo “solo” il fronte Usa-Cina. Le due superpotenze adesso faranno a gara a non isolarsi ulteriormente e cercare una sponda con il Vecchio Continente. Lunedì notte la Casa Bianca ha annunciato duecento miliardi di dollari di dazi sulle merci cinesi.

Al contrario del passato, il provvedimento è dettagliato e preciso, non sembra più essere un elemento di pressione da giocare nella trattativa tra Cina e Stati Uniti.

Dal 24 settembre, entrano in vigore tariffe doganali del 10% su beni pari a 200 miliardi di dollari, dal primo gennaio si sale al 25%. Se Pechino risponderà con ritorsioni, l’insieme delle merci colpite dai dazi arriverà a 467 miliardi di dollari, ovvero, quasi tutto l’import cinese sarà gravato dai dazi.

Nel frattempo, la Casa Bianca ha di parecchio ammorbidito le posizioni con altri partner rilevanti, tra cui il Canada e l’Europa.

Martedì mattina, la Cina ha annunciato rappresaglie sulle merci degli Stati Uniti. Il ministero del Commercio scrive nel comunicato di non avere altra scelta, se non quella della ritorsione. Da lunedì 24 settembre la Cina farà partire dazi su ulteriori 60 miliardi di dollari di beni importati dagli Usa con aliquote dal 5 al 10%, con partenza un minuto dopo quella dei dazi USA.

Pechino ha anche dichiarato da un lato di essere pronta al dialogo e dall’atro che, se gli Usa alzeranno l’aliquota dei dazi (da 10 al 25%), vi sarà un’ulteriore risposta

I mercati avevano probabilmente messo in conto un aggravamento della situazione: da mesi scontavano il fatto che qui si sarebbe arrivati. In questo momento si profila quindi uno scontro commerciale limitato tra le due superpotenze economiche del mondo, non un conflitto su scala globale.

Tutte le maggiori banche d’affari da Jp Morgan a Morgan Stanley (NYSE:MS) a Pictet Asset Management consigliano un riposizionamento, dopo i 40 miliardi di deflussi da inizio anno, sui mercati europei.

Come sempre in queste situazione, i mercati finanziari hanno penalizzato tutto il fronte azionario senza tante differenze.

Un investimento diversificato sull’azionario europeo può essere quello rappresentato da tre titoli in nazioni e settori diversi come Telecom Italia (MI:TLIT), Adidas e ArcelorMittal.

Il gruppo italiano è reduce prima da un pesante calo in Borsa e poi da un parziale recupero.

Questo movimento ha messo sotto pressione il management e gli azionisti che sembrano voler accelerare i piani di riassetto con lo scorporo della rete per fonderla con quella di Open Fiber, il taglio costi e le gare per il 5G. Sui fondamentali gli analisti sono ottimisti, il consensus Bloomberg vede 18 buy, 8 hold e 5 sell con un target price medio a 0,87 euro.

Adidas prosegue il proprio ritmo di crescita senza apparentemente incagli. Il gruppo punta a una crescita media annua dei ricavi del 10-12 % sostenuta dalla domanda cinese. L’obiettivo riconfermato a breve è quello di raggiungere il range di 25-27 miliardi di fatturato nel 2020.

Il titolo in Borsa ha messo a segno una buona performance con un guadagno da inizio anno del 25% e dal 22 settembre 2015 a oggi è più che raddoppiato. Nonostante l’ottimo andamento gli analisti credono che sui fondamentali il gruppo abbia ancora un po’ di valore inespresso.

Il consensus Bloomberg vede 21 giudizio Buy (acquistare il titolo) 16 hold (tenerlo in portafoglio) e solo 4 sell (venderlo) con un target price medio di 221 euro, poco sopra ai 209 a cui tratta oggi.

Arcelor Mittal è reduce da un anno volatile a causa dei contrasti sul tema di dazi. La guerra commerciale mondiale è stata evitata mentre rimane aperto solo il fronte Usa-Cina.

Buone notizie per il gruppo olandese, presente in tutto il mondo con diverse miniere dall’Europa all’America, Africa e Asia.

Gli analisti sono molto ottimisti sui fondamentali. Il consensus Bloomberg vede 22 giudizi Buy, 4 hold e un solo sell con un target price fissato a 34,59 euro per un titolo che passa di mano a 26,61 euro.

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