Negli ultimi trimestri la produzione industriale dell’Eurozona è diminuita. A guidare la debolezza il settore automobilistico tedesco, con l’indice dei responsabili acquisti dell’Eurozona in netto calo. Sembra che la crescita italiana sia in stallo: un effetto indiretto del disaccordo fiscale fra il governo anti-establishment di Roma e Bruxelles è stata la restrizione al credito in Italia.
L’EUR/USD non è riuscito a sfondare il trend ribassista di medio termine e ora si dirige verso il supporto a 1,1143. Prevediamo poco slancio per l’azionario europeo a causa dell’euro debole.
Nel Regno Unito, le dimissioni del ministro dei Trasporti Jo Johnson mettono in rilievo gli ostacoli che deve affrontare il primo ministro May. È sempre più difficile immaginare un accordo sulla Brexit su cui vi sia il consenso di Bruxelles, del suo governo e della Camera dei Comuni.
La coppia GBP/USD è scesa dopo il fallito tentativo di superare 1,3140 (minimo da 16 mesi); per i corti si osserva un modesto supporto a 1,2785.