Il rapporto dell’inflazione di agosto nel Giappone è stato sostanzialmente in linea con le aspettative e gli investitori non hanno avuto altra scelta che quella di guardare all'estero per un fattore chiave.
L’inflazione generale ha superato le previsioni poiché è salita all’1,3% y/y rispetto all’1,1% previsto e allo 0,9% del mese precedente.
Tuttavia, la maggior parte della sorpresa rialzista proviene dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari freschi, dato che la misura nucleo, che esclude alimenti freschi, ha uguagliato le stime dello 0,9% y/y, in rialzo dallo 0,8% di luglio.
Anche se l'inflazione è solo a metà dell'obiettivo della Banca del Giappone, la misura core ha mantenuto un momentum positivo dal mese di aprile e questa tendenza è destinata a continuare nei prossimi mesi.
L’USD/JPY è salito dello 0,20% a 112.85 questa mattina in mezzo a una rinnovata propensione al rischio.
Le azioni sono salite in tutti i mercati: il mercato cinese ha avuto l’aumento più importante, grazie ai rumori che la Cina è in procinto di tagliare le tasse di importazione alla maggior parte dei suoi partner commerciali.
La tempistica dell’annuncio suggerisce che il movimento non è solo un modo per stimolare il consumo interno, ma anche per mostrare al mondo che il paese ha buona volontà e continua ad aprirsi.
Ci aspettiamo che lo yen recuperi contro il biglietto verde dato che il BoJ ha iniziato a ridurre il suo programma di acquisto di obbligazioni per una maturità super-lunga, mentre è molto probabile che la Fed rallenterà il ritmo di rialzo dei tassi.