Il dollaro neozelandese è stato una delle poche divise G10 a cedere terreno contro il biglietto verde perché gli speculatori hanno ridimensionato le scommesse rialziste.
Infatti, stando ai dati pubblicati venerdì scorso dalla CFTC, la scorsa settimana gli speculatori hanno tagliato in modo significativo i lunghi sul kiwi, e le posizioni lunghe nette sono scese a 12.546 contratti, rispetto ai 16.573 della settimana precedente, il che corrisponde a una flessione del 44%, al 25% circa, delle posizioni aperte totali.
Le ultime quattro settimane sono state difficili per il dollaro neozelandese, che ha perso più del 6,5% contro il biglietto verde, scendendo, il 10 maggio, a un minimo plurimensile pari a $0,6903 sulla scia dell’aumento del differenziale d’interesse e della RBNZ prudente, nei suoi commenti.
Per il momento, però, la svalutazione si è fermata e la coppia NZD/USD sta risalendo a $0,6950.
Al ribasso, la coppia di valute si sta avvicinando a un’area di supporto tecnico chiave compresa fra $0,6869 (50% di Fibonacci sul rally in atto da marzo 2009 a settembre 2011) e $0,6781 (minimo novembre 2017).
Malgrado il netto calo delle ultime settimane, crediamo che le vendite non si siano esaurite, infatti sul kiwi prevalgono ancora i lunghi degli speculatori, che potrebbero continuare a liquidare le posizioni lunghe.