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Lo S&P 500 è short a breve, oltre è solo long per chi ha pazienza e coraggio...

Pubblicato 12.02.2018, 09:43
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Un saluto ai lettori di Investing.com,

pensavo che la noia fosse una prerogativa esclusiva dell'obbligazionario, ma lo S&P500 negli ultimi 2 anni ci ha dato prova che anche in un parco divertimenti, dove l'adrenalina dovrebbe scorrere a fiumi, inaspettatamente è possibile annoiarsi a morte.

Ma finalmente ci siamo tolti il dente.

Con lo scrollone arrivato in questi giorni, mi auguro non sentiremo più le fastidiose litanie che ci narrano di quanto anomala sia stata l'arrampicata (soprattutto quella più recente) da bradipo messa a segno dall'indice americano: salita costante, con scarsi ritracciamenti, con inusuale volatilità, con...ecc, ecc, ecc....

Tuttavia, penso sarebbe parziale l'analisi se priva di un accenno agli aspetti fondamentali che interessano il mercato che, giova ricordarlo, fa da direttore all'orchestra globale dei mercati finanziari.

Le motivazioni dell'attuale impulso ribassista sono comodamente ed ampiamente documentate ovunque, in questi giorni.

A voler produrre una sintesi brutale e per questo mi scuso, potremmo dire che:

venerdì 2 abbiamo appreso che il mercato del lavoro americano gira veramente a mille e potrebbe surriscaldarsi vista la disoccupazione a 4,1%, ciò che produrrà già nel breve pressioni inflazionistiche, che a loro volta indurranno la Fed ad accelerare/aumentare i rialzi dei tassi, che metteranno in difficoltà le aziende ed i privati molto indebitati.

Conseguentemente avremo contrazione dei consumi privati, contrazione del PIL che da questi molto dipende, ulteriore aumento dei rendimenti dei treasury per adeguasi al mutato scenario inflazionistico, rendimenti che a loro volta appariranno più comodi e competitivi rispetto ai rischiosi e impegnativi dividendi dello S&P500 che dunque dovrebbe scendere in parallelo al rafforzarsi delle probabilità della prossima nuova recessione di turno.

Questa verrebbe annunciata prima dall'indebolirsi degli indicatori predittivi di "sentiment" e poi certificati da quelli "reali".

Così ricomincerebbe un nuovo ciclo.

Ora però smettiamo di sforzarci a guardare la luna e concentriamoci sul dito che la indica.

L'attualità ci chiama ad essere più che mai concentrati sul pezzo del presente e se si sposa la teoria che i prezzi scontino già tutto quello che c'è da sapere, facciamo qualche considerazione.

Un primo punto fermo, che possiamo usare come attrezzo del mestiere, è il trend di breve termine, che ora è ribassista:

Nella mia personale visione, il comportamento dei prezzi in occasione del contatto con la media mobile esponenziale a 50 periodi (ema50) ci fornisce preziose informazioni circa lo stato d'animo del mercato; questa tendenzialmente fa da spartiacque tra trend rialzista e ribassista, a prescindere dal time frame considerato.

Come altre volte successo, l'indice ha violato con decisione al ribasso la ema50 il giorno 5 ma, questa volta, ha fatto le cose per bene, poiché nel successivo tentativo di reazione ha arrestato la sua risalita proprio a contatto con la ema50 stessa, confezionando un perfetto pull back su di essa.

Come da manuale, è ripreso il movimento al ribasso segnando nuovi minimi relativi in area 2550 e dando il la al tipico movimento di un trend negativo, cioè con minimi e massimi decrescenti.

Tuttavia, subito si impone una prima riflessione sulla durata del nuovo trend in atto poiché il recente nuovo minimo da cui è partita la reazione dell'indice è un valore che appartiene anche alla media mobile semplice a 200 giorni (ma200) che, come noto, gode di un incondizionato rispetto da parte degli operatori del mercato.

E' paragonabile al farmacista di paese: soggetto rispettato ed i cui consigli vengono tenuti in grande considerazione.

Il contatto dei prezzi con questa media non è quasi mai un evento indifferente; vediamo come sono andate le cose, per esempio, dai minimi di marzo 2009 ad oggi:

Osservando il quadro sul time frame settimanale si nota un'altra circostanza interessante: i valori della sma200 sul giornaliero appartengono anche a quelli della ema50 sul settimanale, circostanza che contribuisce a rafforzare l'opposizione di questa area al movimento ribassista.

Da considerare anche la notevole velocità con cui si è consumato il ribasso che potrebbe deporre a favore di un rimbalzo di breve dell'indice.

Al riguardo, gli ultimi due importanti ribassi ad esempio si sono sviluppati in molti più giorni. Dovesse il mercato segnare nuovi minimi, verrebbe generato un importante segnale ribassista:

Breve termine
Visto che il trend di breve (sul giornaliero) è ribassista, per avere le migliori probabilità di successo andrebbe considerata solo l'operatività short. In questo caso è necessario osservare i movimenti ed impostare operazioni in occasione dei ritracciamenti che in sequenza dovrebbero formarsi. Attualmente andrebbe verificata innanzitutto la tenuta della ma200 (2540) per tutto quanto detto,

Personalmente non farei alcuna operazione short finché i prezzi restano ingabbiati tra la ma200 ed il precedente massimo relativo in area 2727. Si consideri che probabilmente l'indice sarà costretto a decidere cosa fare visto che in basso ha la ma200 come supporto praticamente statico, mentre dall'alto arrivano veloci le due medie a 20 periodi che in settimana dovrebbero incrociare al ribasso la più lenta ema50.

Colgo l'occasione per fare una considerazione sullo stocastico, settato nella versione lenta 20,5,5 per ridurre molto i falsi segnali.

In mercati chiaramente in trend risulta straordinario indicatore di aiuto nell'individuare i punti di ingresso in occasione dei ritracciamenti (figura in alto).

Ci potrebbero essere le condizioni tecniche per azzardare un contro trend visto che potrebbe verificarsi un incrocio dello stocastico in area di ipervenduto sotto ai 20 ed un rsi anch'esso in iper venduto.

Ma come detto il rischio non è adeguatamente ripagato.

Medio termine
Sul settimanale la musica cambia perché per ora lo scrollone assomiglia un pò ad una febbriciattola di stagione visto che l'indice ha arrestato, per adesso, la sua discesa al contatto preciso con la importante ema50 (coincidente come visto anche alla ma200 sul giornaliero).

Dunque qui siamo ancora in trend rialzista

Opportunamente sarebbe da pazientare per verificare innanzitutto cosa abbia in mente il mercato.

Cioè vedere se reggerà la ema50 poichè, se violata al ribasso con l'indice che dovesse fare chiusure settimanali sotto di essa, sarebbe un chiaro segnale ribassista di medio lungo termine, che dovrebbe indurre a cambiare approccio considerando come nuovo trend di medio quello ribassista.

Nell'ipotesi in cui i prezzi non dovessero riprendersi al rialzo prontamente, ma attardarsi svogliatamente su valori anche un pò più bassi, potremmo assistere ad un logorio emotivo di una parte del mercato.

Immaginiamo che l'unica grande domanda che ronzerebbe fastidiosamente nella mente degli operatori sarebbe: è solo un brutto ritracciamento o l'inizio di un nuovo ciclo ribassista?

Quanto più i prezzi dovessero indugiare, tanto più aumenterà il nervosismo e se anche i prezzi dovessero stabilirsi sotto la ema50, ma non lontano da essa, senza manifestare da subito un chiaro trend al ribasso, diventerà essenziale osservare il formarsi di un'eventuale formazione rialzista in area 2450/2500, dove troviamo le medie veloci che arrivano al rialzo sul time frame mensile.

Potremmo, in definitiva, trovarci in presenza di una falsa rottura al ribasso che taglierebbe fuori molti operatori ortodossi nella loro operatività.

Coloro i quali avranno il coraggio di entrare al rialzo, potrebbero fare un grosso affare in ottica di medio termine.

Ma queste considerazioni sono obiettivamente fuori luogo in questo momento, visto che richiedono uno scenario ad oggi non presente sui grafici.

Lunghissimo termine
Per completezza uno sguardo anche dall'elicottero del time frame mensile...

Fino ad area 2450/2500 è tutto grasso che cola.

Quest'area, a mio giudizio, rappresenta anche il penultimo baluardo a protezione del trend di lungo periodo.

L'ultimo è area 2150, dove troviamo i massimi relativi della primavera 2015 ed attualmente la ema50 mensile che, essendo al rialzo, si avvicinerà sempre più ai prezzi attuali.

Oltre questi livelli, a protezione del trend, per i rialzisti rimangono solo le preghiere.

Sintesi
Il mercato è ribassista di breve.

Tuttavia escluderei operatività short di breve se non dopo che i prezzi si siano stabiliti sotto la ma200 giornaliera che, come visto, coincide anche con la ema50 settimanale.

L'ideale sarebbe vendere un bel pull back sulla sma200.

Per il resto il mercato è tutto rialzista.

Al rialzo, personalmente prendo in considerazione ingressi o sulla formazione di figure di ripresa del trend sulla ema50 del settimanale o, meglio, sul test dei prezzi in area 2450/2500, dove troviamo le medie veloci (sma20 ed ema20) sul grafico mensile.

Nei casi di operatività long, consiglio la stretta collaborazione dello stocastico lento.

Vedremo...

Ultimi commenti

Gentile signor Costa,. condivido, e mi è di conforto, il suo pensiero. Grazie mille.. Distinti saluti e buon lavoro.. Mario Pozzi
Gentile signor Costa,. ho riguardato due situazioni di mercato che mi paiono simili a quella odierna: la correzione dell'autunno del 1998, e quella dell'autunno1987. In quei casi si verificarono ribassi più consistenti (ammesso che l'attuale sia terminato), e i prezzi stazionarono sotto ema20 e ema50. In entrambe le circostanze si verificò, nel giro di poche settimane un retest del minimo, prima della ripresa dei corsi. Lei trova delle similitudini? Si può proficuamente pensare che sui mercati la storia si ripete uguale a se stessa?. Distinti saluti.. Mario Pozzi
Lei tocca un argomento su cui ho una idea molto precisa e categoria,  ma assolutamente personale. Mi viene l'orticaria quando leggo e sento di come potrebbe evolversi un mercato sulla base di come si è comportato in passato in circostanze simili. Il mondo cambia sotto i nostri piedi, per cui affidarsi a meccanismi di pochi anni fa lo trovo anacronistico. Figuriamoci se sono del 1987. Detto ciò, il caso del 1998 è proprio la situazione che potrebbe verificarsi e cui faccio riferimento. Trovo invece non paragonabile il presente col violento calo del 1987, circostanze troppo diverse.
Grazie del contributo
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