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Long&Short: ecco i 6 titoli protagonisti del risiko bancario su cui operare

Pubblicato 17.12.2021, 10:08
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Sono giorni intensi. Tra le decisioni prese dalle Banche Centrali e il risiko bancario in atto in Italia.

Si è parlato spesso di un "terzo polo", che possa affiancare Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI). In questi giorni Bper Banca (MI:EMII) tramite un comunicato stampa ha presentato un'offerta per l'acquisizione di Carige che oltretutto è in una situazione "disastrosa". Dietro questo innato interesse sembra esserci UnipolSai (MI:US), che è azionista di maggioranza in Bper Banca (MI:EMII), per rafforzare la rete dei sui prodotti assicurativi.

L'offerta è già stata rispedita al mittente per il capitale che Fitd dovrebbe mettere nell'operazione (1 miliardo), ma il risultato non è ancora deciso. Il lasso di tempo in cui potrebbe prendere piede l'operazione dovrebbe essere entro il 31 Dicembre (sottoscrivendo un Memorandum of Understanding vincolante), ma bisognerà troverà un compromesso sulla somma richiesta a copertura dei crediti deteriorati e permettere il derisking (e quindi trovare un "alleato" come imposto dalla Banca Centrale). D'altro canto c'è da dire che Bper vuole acquisire una banca che non impatti "troppo" sul suo capitale.

L'offerta (non vincolante) prevede un'acquisizione dell'88% delle quote di FIDT ad 1 euro, dopo di che si procederà all'OPA sul restante capitale della società al prezzo di 0,80 euro per azione. La banca emiliana vedrebbe aumentare il suo patrimonio del 15% (arrivando a 150 miliardi di euro).

L'esito positivo dell'operazione (in cui sono in gioco 350 milioni di euro e benefici fiscali previsti dalla legge sulle "aggregazioni bancarie") potrebbe innescarne un'altra con la Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), in cui Unipol (MI:UNPI) ha il 10% circa di partecipazioni, e dopo forse con Banco BPM o Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS).

Analiziamo le possibili operazioni su alcuni titoli menzionati poco fa.

Bper Banca (MI:EMII)è stata la protagnista indiscussa della Borsa di Milano, non solo perchè ha guadagnato oltre il 6% ma per le indiscrezioni, poi confermate di cui abbiamo parlato poc'anzi.

Nei primi nove mesi ha ottenuto un utile netto di 586,2 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 199 milioni di euro del 2020, il margine di interesse è stato visto al rialzo del 18,6% (1,119 miliardi di euro), le commissioni nette del 51,3% (1,172 miliardi di euro), i proventi operativi netti del 33,7% (2,49 miliardi di euro) e la copertura sui crediti deteriorati ha raggiunto il 55,3%.

Infine il Cet1 è pari al 13,7% e ad impattare sull'utile c'è stato l'inizio del "badwill" riguardante l'acquisizione degli sportelli di Ubi (MI:UBI). Nello specifico, il terzo trimestre è stato chiuso con un utile di 84,4 milioni di euro, in calo rispetto al 2020, superando le stime degli analisti.

Conto

Dati


La possibilità di M&A, nei mesi scorsi, apriva ad uno scenario di incertezza che ha condizionato negativamente il titolo. Da Ottobre a fine Novembre ha registrato una perdita del 20% circa.

Bper
(grafico 16 Dicembre)

Attualmente, a livello grafico, si è formato un testa e spalle sulla trend line rialzista creatasi a Novembre 2020 che ha sostenututo più volte il prezzo. Come si può notare graficamente, la figura non sempre si sviluppa secondo i criteri "canonici". Infatti abbiamo una “testa” fatta da un doppio massimo e in questo caso, a volte, le due spalle non hanno la stessa estensione. Dopo tale formazione, c'è stata la rottura della trend line e il successivo ritest di essa. Nel breve periodo potremmo aspettarci un ritracciamento e quindi un ritorno sul Gap, creatosi con il rialzo dei giorni scorsi, fino a ritestare area 1,75 euro - 1,72 euro.

L'esito positivo dell'operazione è vista di buon grado dagli investitori. Infatti, successivamente, nel lungo periodo ha come primo target 2 euro, successivamente 2,1 euro.


Un'altra protagonista, che sta agendo quasi "sottotraccia", è UnipolSai (MI:US). 

UnipolSai
(grafico 16 Dicembre)

In una mia analisi di Ottobre facevo notare che il titolo si trovava all'interno di un canale, formato dai massimi del 2012 e del 2020 e i minimi registrati nel 2013 e nel 2016, e che aveva provato invano ad effettuare il breakout rialzista (sfiorando la resistenza a 5,3 euro). Con il falso breakout il target price era a quota 4,5 euro (il prezzo è rimasto all'interno del canale).

Attestata l'esattezza della nostra analisi, dopo un moderato accenno al rialzo e le recenti notizie che la coinvolgono, nel lungo periodo, potremmo aspettarci un altro tentativo di breakout al rialzo in area 5,0 euro.

Questo salvo notizie incerte riguardo alle vicende citate poc'anzi, che potrebbero portare il prezzo a ripiegare prima in area 4,5 euro.


Poi Banca Carige (MI:CRGI_old), a cui è indirizzata l'offerta non vincolante (per ora) di  Bper. Senza dimenticarci delle altre due pretendenti: Crédit Agricole e il fondo Cerberus.

Conto

Dati


I tempi "stretti" non devono far sottovalutare l’esborso del FITD (che al momento sembra non voglia) che è più pesante di quel che sembra. Infatti anche Intesa Sanpaolo e Unicredit si troveranno a coprire il 30% del miliardo di aumento, mentre il 5% arriverà da Banco Bpm (MI:BAMI) e il 4% dalla stessa Bper. A non piacere, è soprattutto l’idea di dover "finanziare" (aiutare), di fatto, la crescita di un futuro Big come Bper, a diventare il terzo polo del Paese.

Carige
(grafico 16 Dicembre)

Quest'ultima è ancora una banca "in perdita", avendo registrato un negativo di 77 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021 e dal punto di vista grafico, la situazione è altamente volatile e sembra in balia delle notizie. Attualmente potremmo aspettarci un ritraccimento in area 0,72 euro - 0,68 euro.


L'operazione Carige, non ne escluderebbe una "straordinaria" con la Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI) (con Unipol azionista di entrambi) prossima a trasformarsi in Spa. Il target price sul titolo è 4 euro per i piani di "crescita" di Bper e del suo principale azionista Unipol Sai.


Parallelamente, dopo le trattative sfumate in vista di una possibile fusione tra Unicredit e Monte dei Paschi, a creare forte dinamismo sui titoli è l'asse BPM-Monte dei Paschi di Siena.

Durante il 126esimo consiglio nazionale della Fabi, Giuseppe Castagna (numero uno del Banco BPM) ha aperto le porte ad una possibile "fusione". Questo è stato successivamente "confermato" anche da Giudo Bastianini (numero uno di Monte dei Paschi di Siena) che nel momento in cui finirà la ristrutturazione che il Tesoro sta concordando con l'Eurotower potrà sicuramente aprirsi ad eventuali operazioni di integrazione con altre "banche".

Viste le tante pedine che si stanno muovendo, come il fronte Bper - Unipol Sai e la stessa UniCredit, un'operazione BPM - Monte dei Paschi non è affatto scontata.

Banco Bpm (MI:BAMI) nei primi 9 mesi del 2021 ha registrato un utile netto in crescita del 79% (472 milioni di euro), l'utile netto adjusted a 565 milioni di euro mentre il risultato della gestione operativa in rialzo del 21% (1,53 miliardi di euro) e i proventi operativi a 3,42 miliardi di euro. il Cet1 in rialzo al 13,3% e il texas ratio (rapporto tra prestiti non performanti e il patrimonio netto tangibile) è migliorato, scendendo al 29%.

Conto

Dati


Il piano industriale 2021-2024 prevede di attestare l'utile a circa 740 milioni di euro nel 2023 e di oltre 1 miliardo nel 2024.

BPM
(grafico 16 Dicembre)

A livello grafico possiamo notare la formazione di un doppio massimo e dopo aver violato il livello del minimo intermedio in area 2,47 euro, facendoci presagire un possibile ribasso il prezzo e tornato "indietro" rimbalzando sulla resistenza posta in area 2,4 euro. Potremmo aspettarci, nel lungo periodo, che il titolo ritorni a testare per la terza volta i massimi precedenti e dopo portarsi con le quotazioni al di sopra dei massimi precedenti, 3,5 euro.

Ma nel caso in cui non si completasse il triplo massimo, potremmo aspettarci un ritorno in area 2,4 euro, sulla trend line.

Infine, Banca Monte dei Paschi (MI:BMPS) sommersa a dir poco dai debiti.

Lo Stato nel 2017 per salvarla dal fallimento con 5,4 miliardi coprì "parte" del debito di 8,1 miliardi e di conseguenza il Mef è diventato il maggiore azionista (detiene il 65% delle azioni). Tutto questo in accordo con la Commissione Europea a condizione che in seguito venisse "privatizzata". In questi anni lo Stato non è risuscito a trovare nessun accordo e l'ultima trattativa con Unicredit ha messo solamente alla luce molte problematiche, dall’aumento di capitale agli esuberi.

Conto

Dati


I primi di Dicembre il titolo ha avuto un rialzo del 13% dopo che ha ripreso il dialogo con l'UE per l'uscita dello Stato dalla banca. A quanto pare le tempistiche si dovrebbero allungare di circa 18 mesi, in modo tale da risanare al meglio la Banca. E nel processo di Appello iniziato il 2 dicembre, con sei imputati ex-banker di Deutsche Bank (DE:DBKGn), sono "apparsi" migliaia di nuovi documenti, tra e-mail e comunicazioni interne ed esterne negli archivi dell’istituto tedesco che potrebbero riservare novità "positive".

Mps
(grafico 16 Dicembre)

Graficamente il prezzo, dopo un forte rialzo, ha formato una flag che potrebbe preludere ad un ulteriore impulso rialzista simile al precedente. Ciò porterebbe il prezzo a superare 1 euro. Questo, ovviamente, non esclude prima un ritest in area 0.90 euro. 


Concludendo

I giochi sono aperti, una buona "notizia" (o quasi) per chi ha azioni in portafoglio le banche citate e anche per chi fa trading. ma attenzione alle troppe speranze. Non ci resta che sfruttare le occasioni che si presenteranno, operando nel breve e nel lungo periodo!


"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".

Ultimi commenti

Io ho la Pop di Sondrio. E’ l’unica SPA che potrebbe davvero essere preda appetitosa x altri “Poli” finanziari grandi. Anche Bami potrebbe provare a farne un grosso boccone x incrementare la propria presenza nella Regione piu’ ricca di Italia. MPS….manco se me la regalano!!!!
Tutti sell e con buon profitto a breve ! ottima analisi
Ormai su queste azioni c’e’ poco da giadagnare i giochi sono fatti. Meglio andare altrove
Articolo ben fatto, ma non credo in primis ai politici e poi al magna magna delle banche maggiori
siamo il Paese dell'anno
il 2022 si avvicina e il governo prende tempo per risanare le banche.... io ne resto fuori, in caso entrate brevi
Bpm primo target 2,7
Ottima analisi, situazione ben descritta
Sono dentro long in Bper, Bpm e Unicredit da inizio Novembre...
io opero in breve
Unipol con timeframe 4h ha formato due massimi discenti, prossimo al rialzo?
se non brekka al ribasso oggi, è long
Tutto questo sta accadendo durante una fase delicata, con l'Europa e il da farsi con l'inflazione
positiva come cosa?
bel analisi, per ora stanno accusando il colpo per i rialzi. Penso che la situazione non sia al quanto positiva anzi se non se ne farà nulla potrebbe essere peggio di prima
Oggi sono le 4 streghe, scadenze su opzioni, future, indici e singole azioni. Ci sta calo
mettici pure che è venerdì 17
Le uniche 2 che si salvano per un long sono Bper e Bpm! le altre sono pura speculazione short
è un'altra storiella che hanno messo in piedi per farsi prolungare le tempistiche dall'UE
Draghi fa le magie
Non penso sia una storiella ma quello che dovremmo capire è che Intesa e Unicredit metteranno sicuramente i bastoni tra le gambe
Buon analisi, il mio intento è shortarle tutte
stesso pensiero mio, a primo impatto mi sembra stessa situazione di mesi fa
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