Nelle ultime 24 ore, il petrolio greggio è sceso del 5,73% chiudendo a 55,49 dollari al barile, guidato dalle deboli prospettive di crescita economica globale e dalla diminuzione della domanda di petrolio. Il mercato del petrolio greggio WTI ha rotto al ribasso in modo significativo durante la sessione di trading dopo essere inizialmente salito martedì. Ora stiamo facendo pressione sul livello 55 $, perdendo l'8% sulla giornata. L'Opec e gli altri paesi produttori stanno valutando una proposta di taglio della produzione fino a 1,4 milioni di barili al giorno per l'anno 2019. Preccupati dal calo dei prezzi e dall'abbondanza dell'offerta, i paesi produttori stanno parlando di una riduzione delll'output soltanto a pochi mesi di distanza dalla decisione di incrementarlo. L'organizzazione dei paesi produttori si riunirà il prossimo 6 dicembre per fissare le politiche del 2019. Le fonti aggiungono che Iran, che fa parte dell'Opec, e Russia dovranno essere coinvolte nel piano. Una fonte riferisce che Teheran aspira a non vedersi indicato un obiettivo di produzione nel quadro del nuovo accordo a causa della riduzione delle esportazioni dovuta alle sanzioni USA.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 53.80 $ seguito da 51.98 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 58.40 $, seguito da 61.18 $.
Nello stesso tempo, la valuta XAU/USD è salita dello 0,17% chiudendo a 1202,80 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1204.30 $, in aumento dello 0,12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 1198.77 $ seguito da 1193.23 $. mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1207,67 $, seguito da 1211,03 $.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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