Come abbiamo detto più volte, le tensioni geopolitiche si sono molto attenuate in estate e gli investitori avevano liquidato l’oro, che si era avvicinato ai $1.200 all’oncia. Invece le crescenti tensioni fra la Corea del Nord e gli USA hanno modificato le prospettive di breve termine per il metallo prezioso, che ora sta monitorando il suo massimo del 2017, leggermente sotto quota $1.300.
Vista l’attuale situazione, si teme inoltre che la Fed non alzi di nuovo i tassi prima della fine dell’anno. Inoltre, l’incapacità di Trump di attuare le sue riforme chiave ha fatto scendere nettamente il dollaro. Crediamo che la debolezza del biglietto verde continuerà e ciò darà un ulteriore impulso al rialzo ai prezzi dell’oro.
Il sentiment degli investitori ora si orienta verso l’avversione al rischio. L’indice VIX, che indica il modo in cui gli investitori valutano i rischi sul mercato, è balzato verso quota 16 dopo aver toccato il minimo storico, sotto i 10 punti, la scorsa settimana. I mercati azionari appaiono vulnerabili e l’oro è pronto per un breakout rialzista. È un buon momento per fare ancora un po’ di scorta di metallo giallo.