Nel contesto di un periodo di forte incertezza geopolitica e di tassi di interesse elevati, l’oro ha riaffermato la sua reputazione di bene rifugio, superando per la prima volta nella storia la soglia psicologica dei $3.000 l’oncia. Questo traguardo riflette la sua capacità di resistere alle turbolenze economiche globali, un ruolo che ha storicamente rivestito in momenti di crisi.
L’oro nelle crisi economiche: una storia di stabilità
Nel 2008, durante la crisi finanziaria globale, l'oro superò per la prima volta i $1.000 l’oncia, raggiungendo successivamente i $2.000 nel 2020, in piena pandemia. Oggi, ancora una volta, il metallo prezioso si conferma come porto sicuro per investitori e nazioni intere.

La domanda di oro delle banche centrali
Il recente rally dell’oro, con una performance superiore al 25% nell’ultimo anno, è stato innescato principalmente dagli acquisti delle banche centrali di tutto il mondo. Nel triennio 2022-2024, sono state acquistate oltre 1.000 tonnellate di oro all'anno, con paesi come Turchia, Cina, Polonia, Qatar e Russia tra i principali acquirenti.
Oro e mercato azionario: un confronto
- Durante le crisi (2001-2011) l'oro ha registrato un rendimento complessivo del 143%, contro il 44% del Nasdaq.
- In periodi di stabilità economica (2011-2021), le azioni hanno avuto una performance del 380%, mentre l’oro ha registrato solo un incremento del 16%.

Tuttavia negli ultimi 25 anni, il prezzo dell’oro è passato da $300 a $3.000 l’oncia, con un rendimento medio annuo del 7/8%. Mentre l'indice S&P 500 ha garantito un rendimento medio del 10%, inclusi i dividendi reinvestiti, pur essendo soggetto a maggiore volatilità.
Investire in oro: strumenti e opportunità
Investire in oro è oggi più semplice grazie agli ETF (Exchange-Traded Funds) o ETC (Exchange-Traded Commodities), che permettono di replicare l’andamento dell’oro senza acquistarlo fisicamente. Tra le opzioni più popolari c’è il fondo Invesco, con un costo annuo dello 0,12% e una replica fisica del metallo. Ma ce ne sono davvero tanti altri in circolazione.
Un’alternativa all'investimento diretto in oro è rappresentata dalle azioni di società aurifere, le più grandi e famose sono Barrick Gold, Agnico Eagle e Newmont, che possono beneficiare dell’aumento del prezzo dell'oro.
L’oro resta una scelta strategica come protezione contro l’incertezza e le crisi economiche. Tuttavia, a questi livelli di prezzo, è consigliabile valutare attentamente il momento d’ingresso, magari aspettando una correzione, e prediligere un’ottica di lungo termine. Questa analisi offre una panoramica informativa. Ricordiamo che ogni decisione d’investimento va presa dopo un’attenta analisi personale. L’oro continua ad essere parte del vostro portafoglio o state valutando di aggiungerlo? Condividete la vostra opinione!
L’oro nelle crisi economiche: una storia di stabilità
Nel 2008, durante la crisi finanziaria globale, l'oro superò per la prima volta i $1.000 l’oncia, raggiungendo successivamente i $2.000 nel 2020, in piena pandemia. Oggi, ancora una volta, il metallo prezioso si conferma come porto sicuro per investitori e nazioni intere.

La domanda di oro delle banche centrali
Il recente rally dell’oro, con una performance superiore al 25% nell’ultimo anno, è stato innescato principalmente dagli acquisti delle banche centrali di tutto il mondo. Nel triennio 2022-2024, sono state acquistate oltre 1.000 tonnellate di oro all'anno, con paesi come Turchia, Cina, Polonia, Qatar e Russia tra i principali acquirenti.
Oro e mercato azionario: un confronto
- Durante le crisi (2001-2011) l'oro ha registrato un rendimento complessivo del 143%, contro il 44% del Nasdaq.
- In periodi di stabilità economica (2011-2021), le azioni hanno avuto una performance del 380%, mentre l’oro ha registrato solo un incremento del 16%.

Tuttavia negli ultimi 25 anni, il prezzo dell’oro è passato da $300 a $3.000 l’oncia, con un rendimento medio annuo del 7/8%. Mentre l'indice S&P 500 ha garantito un rendimento medio del 10%, inclusi i dividendi reinvestiti, pur essendo soggetto a maggiore volatilità.
Investire in oro: strumenti e opportunità
Investire in oro è oggi più semplice grazie agli ETF (Exchange-Traded Funds) o ETC (Exchange-Traded Commodities), che permettono di replicare l’andamento dell’oro senza acquistarlo fisicamente. Tra le opzioni più popolari c’è il fondo Invesco, con un costo annuo dello 0,12% e una replica fisica del metallo. Ma ce ne sono davvero tanti altri in circolazione.
Un’alternativa all'investimento diretto in oro è rappresentata dalle azioni di società aurifere, le più grandi e famose sono Barrick Gold, Agnico Eagle e Newmont, che possono beneficiare dell’aumento del prezzo dell'oro.
L’oro resta una scelta strategica come protezione contro l’incertezza e le crisi economiche. Tuttavia, a questi livelli di prezzo, è consigliabile valutare attentamente il momento d’ingresso, magari aspettando una correzione, e prediligere un’ottica di lungo termine. Questa analisi offre una panoramica informativa. Ricordiamo che ogni decisione d’investimento va presa dopo un’attenta analisi personale. L’oro continua ad essere parte del vostro portafoglio o state valutando di aggiungerlo? Condividete la vostra opinione!