Venerdì il dollaro USA ha continuato a ritracciare i guadagni perché comincia ad affievolirsi la fiducia degli investitori nella forza dell’economia statunitense.
Dai verbali del FOMC di questa settimana emerge che la Fed non ha fretta di alzare i tassi debitori, mentre sul fronte politico gli investitori sono sempre più impazienti di conoscere i dettagli dello stimolo fiscale di Donald Trump.
Dopo aver testato il livello di supporto a 1,05, venerdì l’EUR/USD è rimbalzato di nuovo a 1,06.
La coppia di valute scambia ancora sotto la sua media mobile a 50 giorni, indicando che permane il momentum ribassista. Una violazione di quella resistenza chiave spianerebbe però la strada alla prossima, che giace intorno a 1,075-1,08.
Il rialzo dell’EUR/USD sarà però contenuto a causa del contesto caratterizzato da una forte incertezza politica in vista delle elezioni presidenziali francesi.
Ciò ha frenato ancora di più i guadagni dell’euro contro il biglietto verde, nonostante il miglioramento delle prospettive economiche nell’Unione Europea.
Il rischio rimane pertanto inclinato al ribasso per l’EUR/USD.