Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

Malgrado il rimbalzo, PayPal sembra un buy

Pubblicato 10.08.2022, 11:53
Aggiornato 09.07.2023, 12:31
  • PayPal è stato uno dei maggiori beneficiari nel boom dei mercati per la pandemia
  • Valutazione più ragionevole dopo che ha perso due terzi del valore
  • La crescita del fatturato dovrebbe riprendere, previsti tagli dei costi

PayPal (NASDAQ:PYPL) dimostra quanto sia stato intenso l’ottimismo dei mercati l’anno scorso. Sì, le azioni di compagnie speculative sono schizzate a fine 2020 e fine 2021. Ma PayPal non è stato una scommessa speculativa.
PayPal Weekly

La piattaforma di pagamenti digitali era già leader nel settore. È stato uno dei maggiori spin-off di tutti i tempi quando si è separata da eBay (NASDAQ:EBAY) nel 2015. La sua market cap superava i 125 miliardi di dollari.

E tuttavia, il titolo PayPal ha vissuto una corsa sulle montagne russe. Entro luglio 2021, la sua market cap era quasi triplicata in meno di 19 mesi.

Poi, il bottom è caduto. Il titolo PYPL ad un certo punto è crollato del 78% dai massimi. Persino con una ripresa, il titolo ha comunque perso oltre due terzi del valore.

Ma questo non basta a renderlo “economico”. Come abbiamo detto, è chiaro che il mercato ha sciolto gli ormeggi l’anno scorso.

Cosa è successo al titolo PayPal?

Il boom dell’e-commerce, trainato dalla pandemia di coronavirus, è stato un fattore chiave nell’ascesa di PYPL nel secondo semestre del 2020 e nel primo del 2021. PayPal sembrava destinato a diventare un operatore dominante nella finanza mondiale e gli investitori avevano prezzato il titolo di conseguenza.

Ma non è quello che è successo. Malgrado un solido secondo trimestre, e l’aumento delle stime sull’intero anno fiscale per gli EPS rivisti, PayPal stessa si aspetta che i profitti scendano quest’anno. Gli EPS rivisti nel 2021 sono risultati di 4,60 dollari; le previsioni riviste di PayPal per il 2022 di 3,87-3.97 dollari implicano un crollo tra il 14% ed il 16%.

In effetti, il range è appena sopra i 3,88 dollari che PayPal ha generato nel 2020. Questo tipo di crescita modesta non è quello che gli investitori si aspettavano un anno fa. Non basta a supportare una market cap da oltre 300 miliardi di dollari e, dal punto di vista dei fondamentali, probabilmente non basta a supportare l’attuale valutazione. PYPL è ancora scambiato a 24x la parte alta del range, un multiplo che implica molta più crescita dei profitti di quanta ne abbia generata ultimamente.

L’ipotesi di un miglioramento

Ci sono delle attenuanti. eBay ha spostato l’elaborazione dei pagamenti in-house, colpendo la crescita dei ricavi 2021 di PayPal di circa 7 punti percentuali.

Lo stesso boom dell’e-commerce durante il 2020, l’anno della pandemia, ha comportato comparazioni difficili e vendite più deboli. Le tasse sono salite dall’insolito livello basso del 2021 e inflazione e macro-debolezza hanno portato ad un brusco taglio delle previsioni dopo il primo trimestre, facendo crollare il titolo PayPal.

Ma c’è un altro problema: PayPal ha speso troppi soldi. La società ha adottato una strategia aggressiva per attirare nuovi utenti ed ha speso molto su marketing ed incentivi per conquistare questi utenti. Il problema è che gli utenti esistenti di PayPal stanno ancora trainando la crescita e quindi la società si sta focalizzando sull’aumento dell’utilizzo piuttosto che sull’aumento degli utenti.

Inoltre, nel complesso PayPal sta cercando di snellirsi. L’investitore attivista Elliott Management ora possiede una partecipazione di 2 miliardi di dollari nella compagnia e sta spingendo per delle riduzioni dei costi.

PayPal può tornare in crescita?

Questo percorso suggerisce dei rialzi. PayPal è una compagnia storicamente in grado di avere una crescita a due cifre degli EPS e il taglio dei costi dovrebbe aiutarla a tornare a questo trend sul medio periodo.

C’è anche tanto spazio di crescita. Venmo, in particolare, è un asset di valore. La piattaforma dovrebbe processare pagamenti per 250 miliardi di dollari quest’anno. PayPal aggiungerà la funzione “Paga con Venmo” su numerosi siti di e-commerce, il che dovrebbe trainare ulteriore crescita.

Di nuovo, i massimi dell’anno scorso meritavano un calo, anche brusco. L’ottimismo nei confronti di PYPL era semplicemente troppo. Ma vale la pena notare che PYPL ora è scambiato nettamente al di sotto del livello di inizio 2020. Tuttavia le cose, da una prospettiva a lungo termine, non sono cambiate così tanto.

C’è ancora abbastanza spazio di crescita. Con Elliott a bordo, e gli investitori che chiedono profitti e flussi di cassa anziché crescita dei ricavi ed investimenti, i margini dovrebbero migliorare. Un programma di riacquisto azioni da 15 miliardi di dollari restituirà capitale agli azionisti.

Ci sono ancora molti aspetti interessanti. Il 2023 dovrebbe essere forte ed è su questo che cominciano a focalizzarsi gli investitori. E se questo trend continuerà, il balzo del titolo PYPL dovrebbe fare lo stesso.

Nota: Al momento della scrittura, Vince Martin non ha posizioni su nessuno dei nomi menzionati.

Ultimi commenti

Sul lungo termine sono pessimista, ci sta un rimbalzo, ma utilizzando i cicli, il minimo di swing da cui e' partito il big rally a 81.74 nel 2020 e' stato violato toccando quota 67.58 dollari. Se (e ripeto se) dal minimo del 2020  e' partito un ciclo pluriennale da 8-10 anni (piuttosto probabile dato che per i maggiori indici e azioni e' avvenuto lo stesso), io nei prossimi 6/8 anni (ne abbiamo consumati due), mi attendo un prezzo addirittura inferiore al minimo toccato a giugno. (C'e' un piccolo gap a 69/70 dollari-candele a 15 minuti)
Ottimo articolo. È verosimile aspettarsi una ripresa del corso del titolo. Penso che possa sovraperformare l’indice.
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.