Prima scommessa centrata. Arriva la maxicedola del 10% sul certificate emesso da Natixis con Isin IT0006745597. E’ ancora possibile godere della Maxicedola, acquistando il certificate entro il 29 novembre. In questo modo si ha la certezza di incassare una coupon di 100 euro per ogni prodotto in portafoglio. Lo stacco avverrà lunedì 2 dicembre.
Il tema di come utilizzare nella maniera più efficiente la maxicedola si ripropone ciclicamente. Per rispondere alla domanda ”ora che fare?”, è fondamentale capire le tempistiche (Timing is everything: in borsa il tempismo è tutto). Tutti i certificate maxicedola (o semplice cedole) hanno una data di valutazione, una di stacco, una di pagamento.
Analizziamole una ad una:
Data di valutazione: giorno in cui si valuta la posizione di un o più sottostanti, ad esempio se il livello dell’Eurostoxx 50 (o altro indice o sottostante) si trova sopra o sotto la barriera. Se non si è infranta la barriera, la scommessa è vinta e si avrà diritto alla maxicedola o cedola. Altrimenti no.
Data di stacco: dopo la data di valutazione c’è la data di stacco, ovvero chi è entrato in possesso del certificate da quella data in poi, non prima, non avrà più diritto alla maxicedola. Facciamo un esempio: se acquisto il certificate prima della data di stacco e lo tengo in portafoglio, oltre quella data, avrò diritto alla maxicedola o cedola, altrimenti no. Cosa succederà dunque dalla data di stacco in poi? Quello che succede con un normale bond o azione, ovvero da allora il certificate quota ex cedola: il prezzo del certificate scende di circa il valore della Maxicedola (a parità di livello dei sottostanti)
Data di Pagamento: quando si vedrà la cedola in portafoglio? Qualche giorno dopo la data di stacco, (per Natixis la documentazione recita 7 giorni lavorativi dopo la data di valutazione) . Ora, per esperienza, succede sempre che i tempi tecnici delle banche non siano tutti uguali, per cui potrebbe accadere che alcune banche ritardano di uno, massimo di due, giorni ad accreditare la cedola o maxicedola. Importante dunque scegliere quei certificate che staccano prima di dicembre se si vuole compensare minus in scadenza entro l’anno.
Compensazione delle minusvalenze: la cedola può essere utilizzata a compensazione delle minusvalenza fiscali. Qui troviamo due approcci: il primo, largamente utilizzato dalle banche, permette la compensazione immediata della plusvalenza con una minusvalenza in portafoglio, magari in scadenza quest’anno. Il secondo interpreta la norma in maniera più rigida e compensa la plusvalenza, con una minusvalenza, solo alla scadenza o cessione del prodotto. Accade così che molti investitori, con una banca che utilizza questa interpretazione, vendono subito il prodotto e magari lo riacquistano subito dopo pagando di fatto commissioni e spread.
Dopo lo stacco della maxicedola, il valore del prodotto perde un ugual valore di quanto staccato. Accade quindi che da un lato abbiamo una plusvalenza data dal valore della cedola (10% nel nostro caso), compensabile con eventuali minus. Dall’altro se vendiamo il prodotto registriamo una minusvalenza data dalla stacco (ovviamente questo livello dipende dal prezzo di carico).
Strategia operativa
Queste le tempistiche, proviamo a capire qual è la strategia più efficiente per approfittare della maxicedola. La risposta non è univoca dipenderà sia dal valore del certificate che dalla distanza delle barriere dei sottostanti e dalla possibilità di recupero.
Partiamo da un esempio concreto
Il certificate Maxicedola con Isin IT0006745597 emesso da Natixis, sottostante Fca e Renault, vede da un lato un’ottima performance di Fca +13,1% dal livello iniziale pari a 11,81 euro, mentre quella Renault segna -20% dal livello iniziale pari a 52,93 euro.
La barriera di Renault rimane distante un altro 20%.
Il consensus Bloomberg assegna a Renault un target price a 56,22 euro, sopra il livello iniziale convinti che i cali di questi ultimi mesi saranno recuperati.
A pesare sulla casa auto francese da un lato il mancato matrimonio con Fca mentre sul lato industriale i forti investimenti della partecipata Nissan sul fronte dell’auto elettrica che ha depresso gli utili. Rimasta single Renault dovrà accelerare sull’integrazione con Nissan e, meglio, cercarsi un altro partner o diventerà preda.
Il certificate a breve staccherà una maxicedola del’10%, portando le quotazioni vicino a 850 euro, circa (950 prezzo di oggi -100 ipotizzando sottostanti su questi livelli). Acquistarlo oggi significa investire con il prodotto ampiamente sotto la pari. In caso di recupero di Renault il certificate si riporterebbe a 1000 euro.
Dopo la maxicedola del 10%, i coupon non sono finiti, si passa a cedole mensili dello 0,416% sul livello iniziale (5,8% annuo su 850 euro) che verranno staccate con i sottostanti sopra il livello di barriera, per Fca a 7,6765 euro, per Renault a 34,4045 euro.
Le cedole godono dell’effetto memoria, ovvero se ad una data di valutazione mensile, una cedola non dovesse essere stata distribuita perchè i sottostanti non si trovavano sopra la barriera allora l’investitore non avrà perso il suo premio.Se infatti, in una delle seguenti date di valutazioni, entrambi i sottostanti si troveranno sopra la barriera allora l’investitore, oltre alla cedola di quel mese, recupererà tutte quelle passate non distribuite.
Il prodotto gode della possibilità di essere rimborsato in anticipo a 1.000 euro da settembre 2020 e per ogni mese successivo se sottostanti si troveranno al livello iniziale.
Scenari alla scadenza
Se non dovesse mai scattare il rimborso anticipato, l’investitore arriverà alla data di valutazione finale (25 settembre 2024) di fronte due scenari possibili.
Quello positivo con i due sottostanti sopra la barriera allora il certificate verrà rimborsato a 1.000 euro e lo stacco di tutte le cedole mensili non distribuite (quindi un guadagno di oltre il 15% dato dai 100 della cedola, 50 sul capitale investito più tutte le cedole del 4,992% annuo che su 850 è pari a al 5,8%). Quindi anche in caso di performance negativa dei sottostanti ma non oltre il -35% dal livello iniziale l’investitore, tra maxicedola e coupon mensili avrebbe un buon guadagno.
Lo scenario negativo lo avremo se, uno o entrambi i sottostanti, si dovessero trovare sotto la barriera allora per l’investitore sarebbe come aver puntato sul titolo peggiore. Se ad esempio Renault si troverà sotto del 36% del livello iniziale il certificate verrebbe ritirato a 640 euro, compensato in parte da tutte le cedole distribuite.
Ricordiamo che tutti i certificate sono esposti al rischio credito dell’emittente.
Natixis gode di un ottimo sostegno da parte delle agenzie di valutazione del credito con un rating di A+ sia da Standard & Poor’s che da Moodys e A1 da Fitch.
Prima di ogni investimento leggere sempre i documenti kid e prospetto informativo dove è possibile trovare inoltre tutte le date di valutazione e stacco delle cedole.