Gentili Lettori di Investing.com,
di seguito una breve sintesi dei contenuti salienti della conferenza stampa di Mario Draghi a conclusione del meeting della BCE:
- La Banca Centrale Europea ha lasciato come da aspettative i tassi d'interesse ufficiali invariati allo 0% , al +0,25% per i prestiti di liquidità al sistema bancario ed al -0,40% per i depositi di liquidità) e continua a reiterare l'intenzione di estendere eventualmente gli stimoli monetari in atto ( 30 miliardi di euro di acquisti mensili sino a Settembre) qualora si rendesse necessario per agevolare la crescita dell'inflazione verso il target del 2% annuo. Nessuna modifica nel linguaggio che pertanto rimane dovish ossia "accomodante".
- L'attività economica in Eurozona sta proseguendo con un trend sempre più sostenuto che garentendo una crescita del PIL che dovrebbe attestarsi al +2,4% nel 2017, +2,3% nel 2018 e del +1,9% nel 2019 e che, presumibilmente, consentirà una graduale ripresa dell'inflazione attualmente pari al +1,5% in Novembre (in lieve crescita rispetto al +1,4% in Ottobre).
Rispetto alle proiezioni di Settembre, pertanto sia la crescita economica sia il tasso d'inflazione prospettico (+1,6% nel 2018 e +1,7% nel 2019) sono stati rivisti al rialzo.
- Mario Draghi ha enfatizzato la resilienza della crescita economica dell'Eurozona agli shocks esterni, la maggior compattezza dell'Unione Europea ma anche la necessità, soprattutto per i Paesi con maggior mole di debito (Italia) di approfittare delle attuale condizioni favorevoli in termini di facilità di accesso al credito, per effettuare riforme a livello politico.
- Ottimismo sul progressivo incremento del tasso di crescita dei salari vista la costante riduzione del tasso di disoccupazione e la robusta crescita economica sempre più diffusa tra tutti i Paesi dell'Eurozona e convinzione che l'inflazione di riflesso tenderà a crescere sono risultati essere i cardini del discorso del Presidente della BCE.
- Mercati azionari europei che si mantengono in lieve territorio negativo seppur in recupero rispetto all'inizio della conferenza stampa. Cambio €/$ a 1,182 e sostanzialmente invariato rispetto alla mattinata dopo che, il meeting della FED di ieri, aveva determinato un indebolimento generalizzato della valuta americana, non avendo, Janet Yellen, posto particolare enfasi sullo sprone alla crescita economica che potrebbe determinare la riforma fiscale di Trump.