Anche se il mercato si sta concentrando sulle criptovalute, le cose sono in costante miglioramento per le monete dei mercati emergenti.
Il panorama globale favorevole, compresi il miglioramento della propensione al rischio e la crescita vigorosa, spingeranno gli investitori ancora di più verso valute emergenti selezionate.
L’attuale debolezza dei mercati emergenti, provocato dall’improvviso aumento della curva dei rendimenti USA, offrirà agli investitori quotazioni attraenti per il 2018.
I dati USA deboli e i commenti da colomba suggeriscono che la Fed non procederà a un restringimento aggressivo.
L’India rimane un faro per chi investe negli emergenti, la crescita del T3 dovrebbe riprendersi e probabilmente sorprenderà al rialzo.
Le condizioni interne, fra cui la spesa dei consumatori e il calo del deficit commerciale, sosterranno l’accelerazione della crescita.
Probabilmente la RBI non interverrà, l’inflazione è salita marginalmente ma una stretta della politica monetaria è poco probabile fino alla fine del 2018 (i mercati prevedono un unico rialzo di 25 punti base nel 2018).
Notizie positive dai negoziati fra Regno Unito e UE: pare che l’accordo sull’uscita sia molto positivo per la comunità economia europea.
Il Regno Unito è il secondo paese contributore al budget dell’UE, quindi un conto più salato per l’uscita ammorbidirebbe l’impatto sul bilancio dell’UE nel breve termine.
Altre notizie positive saranno rialziste per lo zloty polacco (PLN), alla luce della storica sensibilità elevata della valuta ai rischi legati alla Brexit.