Lo yen giapponese si rafforza dall’inizio della settimana, perché le tensioni fra Corea del Nord e Stati Uniti continuano ad amplificarsi. Da lunedì la divisa giapponese, che soddisfa pienamente il suo ruolo di rifugio sicuro, è salita fino all’1,70% contro il biglietto verde, facendo scendere la coppia USD/JPY a 108,91 venerdì mattina. La coppia di valute ora sta testando un’area di supporto chiave che giace intorno a 108/109 (minimi multipli e 50% di Fibonacci sul rally da giugno a dicembre 2016). Una violazione al ribasso aprirà la strada verso 106,52 come primo passo (61,8% di Fibonacci) e poi verso il supporto psicologico chiave a 100.
Dal punto di vista tecnico, per ben due volte l’USD/JPY non è riuscito a sfondare il supporto a 108,84, è quindi probabile che la coppia rimbalzi di nuovo verso 110. Dal punto di vista dei fondamentali, il movimento di avversione al rischio si sta rafforzando a livello globale, suggerendo che la corsa verso i rifugi sicuri non è ancora finita. In media, l’azionario asiatico è in calo dell’1,60%, e le piazze europee ne seguiranno l’andamento. La volatilità sta aumentando, stamattina il VIX è salito al 16,21% e l’indice VSTOXX ha raggiunto il 20,61%. Sarebbe quindi saggio aspettare che passi la tempesta prima di scommettere su un rally di sollievo.