La volatilità è il prezzo da pagare per il rendimento.” (Warren Buffett)
Record su record nonostante le minacce. Le borse europee hanno chiuso in rialzo venerdì, sebbene al di sotto dei massimi intraday, con lo STOXX 600 che ha segnato un nuovo record storico prima di ripiegare. Il FTSE 100 ha guadagnato 1%, il DAX ha chiuso a +0,4%, mentre il CAC 40 ha registrato un aumento dello 0,9%. Il FTSE MIB ha chiuso la giornata con un incremento più contenuto dello 0,12%, mantenendo la sua posizione sopra i 36.000 punti. L’attenzione dei mercati è rimasta focalizzata sulle nuove dichiarazioni di Donald Trump riguardanti l’imposizione di dazi su Canada, Messico e Cina. Il presidente ha confermato che dal 3 febbraio entreranno in vigore tariffe del 25% su Canada e Messico e del 10% sulla Cina, pur lasciando aperta la possibilità di un’ulteriore revisione a marzo. La reazione dei mercati è stata immediata, con un aumento della volatilità e una maggiore attenzione ai dettagli delle nuove politiche commerciali. Alcuni analisti ritengono che l’obiettivo strategico della Casa Bianca sia quello di utilizzare la minaccia dei dazi come leva per ottenere concessioni su politiche commerciali, sicurezza dei confini e produzione manifatturiera negli Stati Uniti. La mancanza di chiarezza sulle tempistiche e sulle eventuali esenzioni tariffarie ha aumentato l’incertezza tra gli investitori, con particolare attenzione ai settori più esposti a queste dinamiche, tra cui automotive, semiconduttori e acciaio. Ma per ora, nei prezzim questa paura non si vede.
DeepSeek è veramente una minaccia?
L’incertezza economica si è riflessa anche nei mercati tecnologici, dove il fenomeno DeepSeek continua a generare forti ripercussioni. La startup cinese, che sostiene di aver sviluppato un modello di intelligenza artificiale comparabile a ChatGPT con un budget di appena $6 milioni, ha scatenato un’ondata di vendite nel settore tecnologico. Il Nasdaq Composite e l’S&P 500 hanno subito pesanti cali, con Nvidia che ha perso $593 miliardi di capitalizzazione in una sola sessione, segnando la più grande perdita giornaliera della sua storia. Gli investitori temono che i giganti della tecnologia possano trovarsi costretti a rivedere i loro piani di spesa per l’AI, considerando che modelli avanzati possono essere sviluppati con costi nettamente inferiori rispetto a quanto inizialmente stimato. Secondo una nota di Bernstein, sebbene ci siano molti interrogativi sulle affermazioni di DeepSeek, l’intensità del sell-off potrebbe essere stata eccessiva. Gli analisti sottolineano che l’idea che “più spesa significhi automaticamente migliori risultati” potrebbe essere errata. I grandi operatori del settore, tra cui Microsoft (NASDAQ:MSFT), OpenAI e Google (NASDAQ:GOOGL), hanno investito miliardi di dollari nell’AI, ma il successo di DeepSeek mette in discussione la necessità di budget così elevati per lo sviluppo di modelli competitivi. Questo potrebbe avere implicazioni profonde sulla strategia di crescita del settore nei prossimi anni.
Dazi, tanto rumore per…
Gli investitori restano in attesa di sviluppi chiave, tra cui eventuali aggiustamenti nella politica tariffaria di Trump, la risposta delle autorità di regolamentazione statunitensi alla corsa agli armamenti nell’intelligenza artificiale e le decisioni della Federal Reserve sui tassi d’interesse. I mercati stanno cercando di interpretare segnali contrastanti da Washington e dalle dinamiche del settore tecnologico, con la volatilità che si conferma il tema dominante delle ultime settimane. Nel frattempo, la Federal Reserve ha pubblicato il suo indicatore di inflazione preferito, che ha mostrato dati in linea con le attese. Questo rafforza l’ipotesi di tagli dei tassi nei prossimi mesi, anche se la banca centrale si muoverà con cautela. Nel contesto attuale, con politiche commerciali incerte, tensioni geopolitiche e un mercato tecnologico in trasformazione, gli investitori dovranno essere particolarmente attenti nella selezione dei settori e delle asset class su cui puntare per il 2025. Nel frattempo si avvicina la stagione delle trimestrali su Euronext (EPA:ENX) Growth Milan, in questo ci aspettiamo un flusso di notizie in grado di portare sotto i riflettori questa asset class che da inizio anno sta sottoperformando.
Record su record nonostante le minacce. Le borse europee hanno chiuso in rialzo venerdì, sebbene al di sotto dei massimi intraday, con lo STOXX 600 che ha segnato un nuovo record storico prima di ripiegare. Il FTSE 100 ha guadagnato 1%, il DAX ha chiuso a +0,4%, mentre il CAC 40 ha registrato un aumento dello 0,9%. Il FTSE MIB ha chiuso la giornata con un incremento più contenuto dello 0,12%, mantenendo la sua posizione sopra i 36.000 punti. L’attenzione dei mercati è rimasta focalizzata sulle nuove dichiarazioni di Donald Trump riguardanti l’imposizione di dazi su Canada, Messico e Cina. Il presidente ha confermato che dal 3 febbraio entreranno in vigore tariffe del 25% su Canada e Messico e del 10% sulla Cina, pur lasciando aperta la possibilità di un’ulteriore revisione a marzo. La reazione dei mercati è stata immediata, con un aumento della volatilità e una maggiore attenzione ai dettagli delle nuove politiche commerciali. Alcuni analisti ritengono che l’obiettivo strategico della Casa Bianca sia quello di utilizzare la minaccia dei dazi come leva per ottenere concessioni su politiche commerciali, sicurezza dei confini e produzione manifatturiera negli Stati Uniti. La mancanza di chiarezza sulle tempistiche e sulle eventuali esenzioni tariffarie ha aumentato l’incertezza tra gli investitori, con particolare attenzione ai settori più esposti a queste dinamiche, tra cui automotive, semiconduttori e acciaio. Ma per ora, nei prezzim questa paura non si vede.
DeepSeek è veramente una minaccia?
L’incertezza economica si è riflessa anche nei mercati tecnologici, dove il fenomeno DeepSeek continua a generare forti ripercussioni. La startup cinese, che sostiene di aver sviluppato un modello di intelligenza artificiale comparabile a ChatGPT con un budget di appena $6 milioni, ha scatenato un’ondata di vendite nel settore tecnologico. Il Nasdaq Composite e l’S&P 500 hanno subito pesanti cali, con Nvidia che ha perso $593 miliardi di capitalizzazione in una sola sessione, segnando la più grande perdita giornaliera della sua storia. Gli investitori temono che i giganti della tecnologia possano trovarsi costretti a rivedere i loro piani di spesa per l’AI, considerando che modelli avanzati possono essere sviluppati con costi nettamente inferiori rispetto a quanto inizialmente stimato. Secondo una nota di Bernstein, sebbene ci siano molti interrogativi sulle affermazioni di DeepSeek, l’intensità del sell-off potrebbe essere stata eccessiva. Gli analisti sottolineano che l’idea che “più spesa significhi automaticamente migliori risultati” potrebbe essere errata. I grandi operatori del settore, tra cui Microsoft (NASDAQ:MSFT), OpenAI e Google (NASDAQ:GOOGL), hanno investito miliardi di dollari nell’AI, ma il successo di DeepSeek mette in discussione la necessità di budget così elevati per lo sviluppo di modelli competitivi. Questo potrebbe avere implicazioni profonde sulla strategia di crescita del settore nei prossimi anni.
Dazi, tanto rumore per…
Gli investitori restano in attesa di sviluppi chiave, tra cui eventuali aggiustamenti nella politica tariffaria di Trump, la risposta delle autorità di regolamentazione statunitensi alla corsa agli armamenti nell’intelligenza artificiale e le decisioni della Federal Reserve sui tassi d’interesse. I mercati stanno cercando di interpretare segnali contrastanti da Washington e dalle dinamiche del settore tecnologico, con la volatilità che si conferma il tema dominante delle ultime settimane. Nel frattempo, la Federal Reserve ha pubblicato il suo indicatore di inflazione preferito, che ha mostrato dati in linea con le attese. Questo rafforza l’ipotesi di tagli dei tassi nei prossimi mesi, anche se la banca centrale si muoverà con cautela. Nel contesto attuale, con politiche commerciali incerte, tensioni geopolitiche e un mercato tecnologico in trasformazione, gli investitori dovranno essere particolarmente attenti nella selezione dei settori e delle asset class su cui puntare per il 2025. Nel frattempo si avvicina la stagione delle trimestrali su Euronext (EPA:ENX) Growth Milan, in questo ci aspettiamo un flusso di notizie in grado di portare sotto i riflettori questa asset class che da inizio anno sta sottoperformando.