I mercati azionari continuano a mantenere un atteggiamento rialzista.
Gli indici statunitensi stanno raggiungendo livelli record, con il Dow Jones quasi a quota 21.000.
Il DAX continua a registrare performance migliori rispetto al resto dei mercati, con un guadagno di oltre l'1% nella giornata di ieri.
Sembra che gli investitori tedeschi stiano approfittando dall'esaurirsi della crisi greca.
I mercati asiatici, al contrario, sono piuttosto piatti oggi, con guadagni inferiori allo 0,25%.
Il prezzo del greggio è variato dall'inizio di dicembre tra i 51 e i 55 dollari al barile, e potrebbe alzarsi ulteriormente poiché l'OPEC ha, a sorpresa, onorato l'impegno a ridurre la produzione.
Spostando l'attenzione sulle valute, le elezioni imminenti in molti Paesi europei stanno pesando sull'andamento dell'Euro.
In Olanda, diventa sempre più probabile l'ipotesi che il prossimo 15 marzo salga al potere un governo anti-europeista.
Lo stesso potrebbe accadere in Francia: la populista Marie Le Pen, che si sta battendo per il divieto di indossare lo Hijab o la kippah ebraica per le strade di Parigi, guadagna consensi sempre maggiori.
Ci sono diversi eventi in programma oggi. Il più importante è la pubblicazione dei verbali del meeting della FOMC, tenutosi lo scorso 1 febbraio.
Al momento, sembra che tutti i membri della Fed abbiano prospettato due o tre rialzi dei tassi quest'anno.
Se saranno due oppure tre, nessuno lo ha confermato, e dipenderà dall'andamento dei mercati nei prossimi mesi.
Si saprà di più dopo l'incontro della FED, previsto il 15 marzo.
Le aspettative dei mercati rispetto a un prossimo rialzo dei tassi sono incrementate nel frattempo, raggiungendo il 38% questa mattina.
L'andamento del dollaro statunitense subirà altresì l'influenza del contenuto dei verbali FOMC; l'aumento dell'inflazione e dei rendimenti, il miglioramento del mercato del lavoro e la diminuzione dei rischi legati all'amministrazione Trump potrebbero anticipare l'aumento dei tassi e spingere al rialzo il dollaro.