Nei mercati è evidente la paura che il Coronavirus, in rapida espansione, possa avere sull'andamento economico del colosso asiatico. Il bilancio ufficiale parla di 80 vittime e di migliaia di casi di infezione, fino a questo momento è già stata registrata una riduzione del 40% del trasporto aereo civile e dei viaggi in treno ma si teme che l'impatto sulle catene di approvvigionamento globali possa essere elevatissimo. Basti pensare che sono già 30 le città cinesi al livello d'allerta 1. Ovviamente non è un problema che si risolverà in qualche giorno, tenete conto che il virus ha un periodo di incubazione fino a due settimane qundi la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi.
Per quanto riguarda i mercati finanziari registriamo un ulteriore calo dei rendimenti obbligazionari, il decennale USA è sceso sotto l'1,70% e stiamo parlando dei minimi da tre mesi e mezzo. Traggono beneficio da tutto ciò anche altri asset rifugio come lo yen giapponese e l'oro, mentre valute legate al rischio come l'Aussie e il Kiwi si stanno deprezzando rapidamente. Idem il Petrolio, che prosegue nella discesa. A questo punto gli analisti, ma anche gli stessi traders, stanno cominciando a domandarsi se è questo il momento in cui Wall Street inizierà a perdere quota.
Wall Street che venerdì scorso ha chiuso fortemente in ribasso con l'S&P 500 -0,9% e con i futures statunitensi che hanno perso un altro punto percentuale costringendo i mercati asiatici aperti (molti sono chiusi per il nuovo anno lunare) a grosse perdite. Il Nikkei, ad esempio, ha perso circa un -2,0%.
Tra I dati odierni abbiamo avuto l'IFO tedesco relativo alla fiducia delle imprese, risultato in calo soprattutto per quel che concerne le aspettative future. Alle ore 16 attenzione al dato USA relativo alla vendita di nuove abitazioni, che dovrebbero migliorare salire del + 1,7% a 728.000 per il mese di dicembre (da una crescita del + 1,3% a 719.000 a novembre).
Infine parlerà anche il membro del FOMC John Williams alle ore 15:30.