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Il Coronavirus continua a diffondersi e il numero di vittime sta crescendo. Una situazione che sta innescando paura sui mercati, la volatilità sta aumentando vertiginosamente e venerdì Wall Street ha fatto registrare la peggiore chiusura da agosto 2019. L'indice VIX della volatilità sulle opzioni dell'S&P 500 ha raggiunto 20, a ridosso dei massimi degli ultimi quattro mesi. In questi momento ogni correzione, ogni rimbalzo, sembra rappresentare una buona occasione per ulteriori forti vendite.
Abbiamo assistito pertanto a un forte spostamento della liquidità verso gli asset rifugio e i rendimenti obbligazionari continuano a perdere quota, con lo Yen che si sta apprezzando così come l'oroe. Il prezzo del petrolio è ai minimi degli ultimi 12 mesi, mentre l'Aussie è vicina al livello più basso dal 2009. Anche i mercati azionari stanno perdendo quota, minacciando una correzione a medio termine importante.
Il PMI manifatturiero Caixin della Cina ha registrato una leggera perdita a 51,1 (51,3 il dato atteso, 51,5 a dicembre), ma perlomeno resta in territorio d'espansione. E' proprio questo dato che ha favorito un rimbalzo, tra l'altro la Banca popolare cinese ha iniettato 1,2 trilioni di yuan (circa 170 miliardi di dollari) di liquidità. Ulteriori misure di allentamento potrebbero essere dietro l'angolo, come ad esempio un altro taglio al coefficiente di riserva.
Il primo giorno di negoziazione del nuovo mese come ben sappiamo è dominato dai PMI della manifattura, per quanto riguarda l'Eurozona c'è stato un rialzo più incisivo del previsto, stessa cosa per quanto riguarda UK col settore che si è riportato in territorio di espansione (50 tondi). Nel pomeriggio avremo l'ISM USA per il quale è previsto un miglioramento a 48,5 (rispetto al 47,2 di dicembre).
Il Coronavirus continua a diffondersi e il numero di vittime sta crescendo. Una situazione che sta innescando paura sui mercati, la volatilità sta aumentando vertiginosamente e venerdì Wall Street ha fatto registrare la peggiore chiusura da agosto 2019. L'indice VIX della volatilità sulle opzioni dell'S&P 500 ha raggiunto 20, a ridosso dei massimi degli ultimi quattro mesi. In questi momento ogni correzione, ogni rimbalzo, sembra rappresentare una buona occasione per ulteriori forti vendite.
Abbiamo assistito pertanto a un forte spostamento della liquidità verso gli asset rifugio e i rendimenti obbligazionari continuano a perdere quota, con lo Yen che si sta apprezzando così come l'oroe. Il prezzo del petrolio è ai minimi degli ultimi 12 mesi, mentre l'Aussie è vicina al livello più basso dal 2009. Anche i mercati azionari stanno perdendo quota, minacciando una correzione a medio termine importante.
Il PMI manifatturiero Caixin della Cina ha registrato una leggera perdita a 51,1 (51,3 il dato atteso, 51,5 a dicembre), ma perlomeno resta in territorio d'espansione. E' proprio questo dato che ha favorito un rimbalzo, tra l'altro la Banca popolare cinese ha iniettato 1,2 trilioni di yuan (circa 170 miliardi di dollari) di liquidità. Ulteriori misure di allentamento potrebbero essere dietro l'angolo, come ad esempio un altro taglio al coefficiente di riserva.
Il primo giorno di negoziazione del nuovo mese come ben sappiamo è dominato dai PMI della manifattura, per quanto riguarda l'Eurozona c'è stato un rialzo più incisivo del previsto, stessa cosa per quanto riguarda UK col settore che si è riportato in territorio di espansione (50 tondi). Nel pomeriggio avremo l'ISM USA per il quale è previsto un miglioramento a 48,5 (rispetto al 47,2 di dicembre).