Martedì la moneta unica ha vissuto una mattinata turbolenta, scendendo gradualmente durante la seduta asiatica e toccando quota 1,1757 contro il biglietto verde.
Il governo entrante in Italia tiene sulle spine gli investitori, dopo che 5 Stelle e Lega hanno promesso di combattere le direttive sul budget di Bruxelles, rivendicare il controllo della politica d’immigrazione nel paese e chiedere una cancellazione del debito alla BCE.
L’euro e l’azionario italiano hanno compiuto però un rimbalzo, dopo che i populisti hanno proposto come primo ministro Giuseppe Conte.
La sua mancanza di esperienza politica, oltre all’onere di dover rispondere sia alla Lega che ai 5 Stelle, generano perplessità sulla fattibilità di un tale governo.
Il cambio EUR/USD è salito dello 0,60%, a 1,1830 e l’indice FTSE MIB dello 0,75%, portandosi a 23.270 punti.
Nel complesso, ultimamente il dollaro fa fatica ad ampliare ulteriormente i guadagni, soprattutto contro il franco svizzero, perché l’incertezza generata dalla situazione italiana ha costretto gli investitori ad essere prudenti.
Al momentoil cambio USD/CHF scambia intorno a 0,9965, in calo dello 0,90% dal massimo del 10 maggio.
Questa situazione, però, non favorisce lo yen giapponese, che di recente ha subito un forte calo, con la coppia USD/JPY salita a 111,39 grazie alla BoJ, condannata a mantenere invariato il suo QE.