Non è certo un segreto che al mercato partecipino contemporaneamente soggetti diversi: piccoli e grandi investitori con visioni (rialziste e ribassiste), capitali ed orizzonti temporali diversi.
Ogni giorno sui vari forum le anime dei piccoli investitori dibattono e s'interrogano su cosa vorrà fare il mercato. Salirà? Scenderà?
E' normale assistere a scontri, anche duri, di persone che vogliono far prevalere la propria opinione sugli altri avvallando le proprie ipotesi da grafici e da accenni di analisi fondamentale.
Fatta la premessa, veniamo ai fatti.
Sia il FTSE MIB che il DAX mostrano graficamente al momento una chiara inclinazione rialzista, di breve/medio termine il primo, di medio/lungo il secondo.
Osservando il grafico del FTSE MIB noteremo come i prezzi siano sopra le medie a 10/50/200 sia sul giornaliero che sul settimanale.
Se osserviamo il grafico del DAX noteremo che i prezzi, oltre ad essere sopra tutte le medie mobili già citate per il FTSE su giornaliero/settimanale, lo sono anche su grafico mensile.
Non a caso il DAX è anche vicinissimo ai massimi storici posti a 12.390 (ultima chiusura di venerdì 31/03/2017 a 12.312 punti).
Ora a meno che non si vogliano riscrivere di punto in bianco i libri di analisi tecnica, quando i prezzi si trovano sopra tutte le medie mobili a 10/50/100/200 si hanno tutte le condizioni per definire un trend rialzista.
Chi oggi dice il contrario, secondo il mio parere, o vede qualcosa che io non vedo, oppure non conosce l'analisi tecnica o ancora scommette, sottolineo il termine che è legato al gioco d'azzardo, su qualcosa che al momento non c'è, ovvero un forte ribasso che comprometta il quadro tecnico appena descritto.
A mio avviso il sentiment degli investitori è cambiato.
Elementi che prima scatenavano vendite incondizionate trascinando al ribasso le quotazioni (futures negativi, indici americani in rosso, ribassi del petrolio ecc) non impattano più così pesantemente come in passato (nel caso del nostro indice un passato tutto sommato molto recente.... )
Questo cosa vuol dire? Che si salirà all'infinito e che non vi sono nubi all'orizzonte?
Certo che no. Niente è per sempre, tutto ha un principio ed una fine.
Un occhio ben allenato avrà notato ad esempio che nelle ultime due settimane i volumi scambiati si sono notevolmente ridotti.
Questo potrebbe significare che meno investitori sono disposti a partecipare al mercato e quindi il trend di fondo potrebbe prendersi una pausa, oppure, sempre nell'ambito delle ipotesi, che addirittura sia già iniziata una fase di distribuzione ovvero quella fase in cui i piccoli comprano ed i grandi smettono di farlo e al contrario si mettono a vendere.
Il mio pensiero è che questa contrazione di volumi sia dovuta al fatto che il 23 aprile (in caso di ballottaggio si andrà al 7 maggio ) si terranno le elezioni in Francia e che gli investitori stiano un pò alla finestra prima di prendere posizione sul mercato.
In questa situazione io continuo a rimanere ottimista e guardo ai 21.000 punti per il nostro indice (con target intermedio sui 20.665 come scrissi nel predente articolo) e a nuovi massimi storici per il DAX.
In pratica assecondo il mercato per come è attualmente.
Ritengo infatti che schierarsi contro il movimento attuale, cioè mettendosi short magari con il pensiero di mediare fino a chissà quale livello, sia molto rischioso o faccia parte di una tecnica che personalmente mai adotterei.
Se è vero che operare contro trend può essere in alcuni casi anche molto redditizio è altrettanto vero che chi lo fa di solito ha profonde conoscenze tecniche e fondamentali e, cosa non da poco conto, ingenti capitali e orizzonti temporali anche molto ampi.
Capite bene che di solito non sono le condizioni che si ritrovano nei piccoli investitori (parco buoi). Voler fare i giochi da grandi quando si è piccoli può rivelarsi un grave errore.
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Quando riportato in questa analisi è frutto di una personale riflessione e pertanto non si può intendere in alcun modo un invito ad operare realmente a mercato. Declino quindi ogni responsabilità verso chi legge.