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Pubblicato 12.10.2022, 13:40
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Molti economisti sono spaventati sul fatto che una Fed troppo aggressiva possa portare ad una dolorosa recessione.

In realtà, la Fed non sta creando una crisi a causa dei rialzi dei tassi.

Ha già creato le basi di questa crisi in passato, abbassando inutilmente i tassi in territorio negativo e aumentando il proprio bilancio.

Sono gli investimenti sbagliati e l'eccessiva assunzione di rischi alimentati dai tassi ultra favorevoli che portano a una recessione.

Quegli stessi economisti probabilmente non vedevano alcun rischio nei tassi negativi e nella massiccia stampa di denaro. 

Gli esperti sono rimasti in silenzio mentre il mondo accumulava 17 trilioni di dollari in obbligazioni a rendimento negativo.

Gli esperti sono rimasti in silenzio mentre i bilanci delle banche centrali salivano a oltre 20 trilioni di dollari.

Eppure, ora si allarmano per una possibile crisi del debito. 

La crisi del debito è stata creata quando le banche centrali hanno convinto gli investitori che un'obbligazione a rendimento negativo fosse un investimento utile.

Ma come Stock Gain ripete da ormai un anno, le obbligazioni sono una bolla gonfiata da tanto denaro stampato.

L'unica tesi di investimento era il QE.

Crescita lenta, debolezza macro e valutazioni alle stelle non contavano. 

L'importante era che la quantità di moneta stesse crescendo più velocemente del PIL nominale. 

Stampare denaro ha reso più redditizi l'investimento nei titoli più aggressivi e nelle obbligazioni più rischiose.

Ancora una volta... 

BOLLA.

Gli economisti hanno ripetuto che questa volta sarebbe stato diverso, e che programmi di QE dilagante non avrebbero creato inflazione perché non era successo in passato.

Ora guardati la bolletta e dimmi se non è successo.

L'inflazione era già evidente negli asset, ma a nessuno sembrava importare. 

Ora molti investitori vogliono che la Fed ritorni accomodante e smetta di aumentare i tassi.

Il motivo è semplice: dopo aver iniziato a investire nel momento sbagliato, sono convinti di poter rivedere quel famoso “11% annuo di media” che si è visto nell’ultimo decennio.

Il fatto che gli investitori usino questo come il motivo principale per investire la dice lunga sulle terribili distorsioni che le banche centrali hanno creato…

Le stime degli utili sono in calo per il 2022 e per tutto il 2023. 

Pochi di noi sembrano rendersi conto che se la Fed tornasse accomodante, sarebbe una pessima idea.

Non sarà sufficiente per riportare i mercati a una corsa rialzista che perduri a medio-lungo termine perché le pressioni inflazionistiche sono estremamente violente.

È folle leggere così tante previsioni di un rapido ritorno all'inflazione del 2% quando la storia mostra che una volta che l'inflazione supera il 5% nelle economie sviluppate, ci vuole almeno un decennio per portarla a 2% (Deutsche Bank (ETR:DBKGn))

Anche l'OCSE prevede un'inflazione persistente nel 2023 in un contesto di indebolimento della crescita, detta anche Stagflazione.

Questo è il rischio che ci attende, e la Fed non può fare nulla per portare i mercati più in alto in quello scenario. 

I periodi di stagflazione si sono rivelati estremamente distruttivi per tutto, azioni e obbligazioni.

Mentre il 99% del mondo si impoverirà,  ci sarà un'esigua minoranza di investitori che utilizzerà questo contesto catastrofico per accumulare grandi ricchezze e prosperare per il prossimo decennio.

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