C'eravamo lasciati con l'ondata di ottimismo da “Recovery Fund”, oltre chiaramente alle buone notizie riguardanti i progressi sui vaccini contro il COVID-19, ottimismo che aveva portato al breakout di importantissimi livelli e che sembrava poter determinare movimenti direzionali importanti.
Ma nelle ultime 24 ore le tensioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cina hanno riacceso gli animi e le ripercussioni sui mercati non si sono fatte attendere. E' stata annunciata la chiusura del consolato cinese a Houston, mentre il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha definito la Cina come una minaccia per l'ordine mondiale. Il rafforzamento dello yuan cinese, tornato sotto a 7 rispetto al dollaro USA, evidenzia l'improvvisa avversione al rischio. I mercati azionari stanno conseguentemente registrando prese di profitto importanti, mentre le valute del rischio (AUD e NZD) stanno perdendo quota. Va detto però che il dollaro rimane sotto pressione e nonostante un dato sorprendentemente negativo sulla fiducia dei consumatori dell'Eurozona, l'EUR/USD non sembra voler mollare area 1,16.
Anche il breakout sull'oro sembra reggere, mentre i rendimenti obbligazionari USA continuano a scendere e la curva si sta ulteriormente appiattendo (è un elemento assolutamente negativo per il dollaro, così come è negativo per il rischio il deprezzamento del cambio Dollaro/Yen). A questo punto possiamo dire che il potenziale per una correzione di breve termine c'è.
Oggi è giornata di PMI Flash di luglio, che per quanto riguarda l'Europa sono stati superiori sia a livello di singoli Stati, sia a livello di Eurozona. Dati positivi quindi, che potrebbero sostenere ulteriormente la spinta dell'Euro. Nel pomeriggio gli Stati Uniti dovrebbero far vedere un miglioramento del PMI manifatturiero, in salita a 51,5 nel mese di luglio (dalla lettura finale di giugno pari a 49,8), mentre il PMI dei servizi dovrebbe salire a 51,0 (da una lettura finale di giugno pari a 47,9). Le vendite di nuove abitazioni, sempre negli Stati Uniti (stavolta per giugno) dovrebbero registrare un miglioramento del 4% a 700.000 (rispetto alle 676.000 di maggio).