Sull’onda del forte IPC negli USA, l’USD/MXN ha spazzato via tutti i massimi storici, raggiungendo quota 19,62.
Considerando l’attuale impostazione di Banxico, è lecito aspettarsi che la banca alzi i tassi d’interesse per difendere il peso in caduta libera.
I bassi livelli di riserva valutaria del Messico limiteranno gli interventi diretti sul forex. Il peso messicano soffre a causa dei bassi prezzi del petrolio, che riducono l’abilità del presidente Enrique Peña Nieto di aprire i settori dell’energia e costringono a marcati tagli della spesa.
Ciò mentre è in atto un rally dei rendimenti dei titoli di Stato dei mercati sviluppati e in vista di una corsa alla presidenza USA più serrata (i sondaggi mostrano un testa a testa fra Trump e Clinton).
Banxico ha praticamente sospeso la definizione di una sua politica in attesa della reazione necessaria della Fed.
Tuttavia, visto il rapido deprezzamento dell’MXN e gli effetti potenzialmente destabilizzanti di un peso troppo debole, potrebbe essere necessario intervenire subito. Siamo certi che l’USD/MXN sfonderà a breve il livello psicologico a 20, salvo che Banxico non alzi subito i tassi in modo aggressivo per far invertire il deflusso.