Il numero di decessi derivanti dall'epidemia di coronavirus ha superato le 900 unità e il virus è diventato ufficialmente più mortale della SARS. Nonostante ciò arriva qualche notizia incoraggiante, difatti secondo le autorità internazionali il numero di persone infette potrebbe aver raggiunto il picco e potrebbe iniziare a rallentare.
Notizie che in questo inizio di settimana stanno infondendo un po' di ottimismo sui mercati. Stiamo osservando un consolidamento del ribasso e un movimento di liquidità da asset rifugio verso asset a rischio più elevato. Lo si evince in particolare dai rendimenti obbligazionari USA, che sono in rialzo (il decennale ha guadagnato alcuni punti base), mentre lo yen è in fase calante.
Questo lieve rimbalzo sta inoltre aiutando valute quali lo yuan cinese e l'australiano ad apprezzarsi. L'inflazione cinese per gennaio è risultata maggiore delle attese, l'IPC si è attestato a + 5,4% (+ 4,9% il dato atteso, + 4,5% il precedente), mentre il PPI è stato in linea con le attese a + 0,1% (+ 0,1% atteso, -0,5% il precedente).
I futures azionari, dopo la correzione di venerdì, appaiono abbastanza stabilì ma permangono comunque delle incertezze che predicano prudenza. In questo contesto, il dollaro USA rimane una valuta forte e anche l'oro sembra aver trovato supporto.