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Fra cinque giorni la società annuncerà i risultati del quarto trimestre che dovrebbero confermare una crescita dell’utile del 78%. Previsto un rallentamento nel 2022, ma resta fortissima la domanda inevasa di GPU per gaming. Quotazioni in recupero dopo la caduta del 33% dal massimo di novembre.
Sorpassata Meta: ora Nvidia è la settima società Usa per market cap.
Mancano cinque giorni alla comunicazione dei risultati del quarto trimestre di Nvidia e gli analisti affinano le stime in vista dell’appuntamento di mercoledì 16 febbraio, mentre continua l’alta volatilità sul titolo al pari dell’intero settore tech Usa.
La previsione del rialzo dei tassi di interesse è costata a Nvidia una caduta del 33% del valore di Borsa nei due mesi fra il 19 novembre e il 27 gennaio, con l’azione passata dal massimo storico di 333 dollari a 219 dollari. Da quel minimo le quotazioni sono risalite di un buon 17% per arrivare all’attuale prezzo di 258 dollari.
Non ci sono avvisaglie che i conti di Nvidia possano deludere, come quelli di Meta Platforms. Fra l’altro la drastica caduta delle quotazioni della creatura di Marck Zuckerberg ha favorito uno storico sorpasso, per cui oggi Nvidia con una market cap di 667 miliardi di dollari è la settima società Usa per valore di Borsa.
Il report di Bank of America (NYSE:BAC): i risultati saranno in linea con le attese.
Due giorni fa Bank of America ha preso posizione confermando la fiducia che Nvidia, la società leader globale delle GPU (unità di elaborazione grafica), annuncerà risultati in linea con gli obiettivi diffusi dal management tre mesi fa, ovvero un fatturato del trimestre di 7,4 miliardi di dollari (+48% sullo stesso periodo dell’anno precedente) e un utile di 2,5 miliardi (+78%). L’Eps (utile per azione) è previsto a 1,22 dollari.
Per quanto riguarda le indicazioni sul primo trimestre dell’esercizio attualmente in corso, le indicazioni di Bank of America, in linea con il consensus, prevedono un rallentamento dei ricavi a 7,2 miliardi. Fra gli investitori circola la preoccupazione che la recente caduta delle criptovalute porti a una flessione della domanda di chip da parte dei miner. Per Bank of America si tratta di timori infondati: “Secondo noi – si legge nel report - i chip per criptovalute hanno un impatto inferiore al 5% sul totale degli utilizzi dei chip di Nvidia, e qualsiasi rallentamento da parte dei miner sarà probabilmente compensato dalla domanda dei giocatori che stanno ancora affrontando le diffuse carenze delle schede da gioco RTX della serie 30”.
Prevista nel 2022-23 una crescita dei ricavi del 22-23%.
Nonostante il rallentamento del primo trimestre, l’intero esercizio 2022-2023 dovrebbe chiudersi con una crescita dei ricavi del 22-23%, con le potenzialità di superare anche il 25%, dice Bank of America. E se poi si allunga lo sguardo fino al 2025, la banca si aspetta un raddoppio dell’Eps grazie allo sviluppo delle vendite di software e di chip per data center.
Bank of America conferma per Nvidia il giudizio Buy e il target price di 375 dollari, ben più alto della media dei target price pari a 335 dollari (upside potenziale del 30%). Su 42 analisti censiti da MarketScreener, sono 35 quelli che consigliano di comprare il titolo.
Sia Bank of America che gli altri broker non fanno tragedia per la fallita acquisizione del gruppo inglese Arm da parte di Nvidia. L’operazione da 40 miliardi di dollari era stata annunciata nel settembre 2020 e pochi giorni fa è stata ufficialmente accantonata dal management di Nvidia, dopo avere constato la ferma contrarietà delle autorità antitrust di Usa, Ue e Gran Bretagna.
Grazie al Metaverso, raddoppio dei ricavi in cinque anni.
C’è eccitazione, invece, sulla possibilità che mercoledì il management di Nvidia dia qualche indicazione su come lo sviluppo del Metaverso potrà influenzare la crescita della società, fortemente impegnata nella realizzazione di chip per le applicazioni di realtà virtuale e realtà aumentata.
Secondo Rhys Williams, Chief investment officer della Spouting Rock Asset Management, Nvidia è una delle scelte migliori per puntare sullo sviluppo del Metaverso. Grazie anche al Metaverso, l’investitore si aspetta una crescita dei ricavi a un tasso medio annuo del 20% da qui al 2026, quando il fatturato dovrebbe raggiungere i 56 miliardi di dollari, dai 26,6 miliardi attesi per l’esercizio 2021-22. L’utile dovrebbe marciare a un tasso di incremento ancora più forte, pari al 25% annuo.
Di fronte a una tale previsione di crescita, l’attuale P/E di 60 volte non è esagerato, dice un analista. Per le società ad alto tasso di crescita il multiplo più significativo è il PEG (P/E diviso per il tasso di crescita degli utili) che attualmente è pari a 2, ben inferiore alla media di 3 registrata da Nvidia negli ultimi cinque anni.
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