Il veicolo dei future Bitcoin della U.S. Intercontinental Exchange (ICE), Bakkt, comincerà il beta test di due contratti di future Bitcoin con attestazione fisica sull’ICE il 22 luglio. Questo evento è stato molto pubblicizzato, rinviato per tanto e ancora non c’è una data di lancio finale in programma. Inoltre, da report pubblicati venerdì scorso, sembra che la compagnia stia sviluppando anche un relativo portafoglio di asset digitali chiamato Bakkt Pay.
Dopo che Cboe Global Markets ha sospeso il trading dei derivati dei future Bitcoin a marzo, i cripto-mercati sono pronti per una carica di prodotti Bakkt, guidata da un nuovo veicolo di trading di future per la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato?
Con il prezzo di un singolo Bitcoin, scambiato a 10.801 dollari al momento della scrittura, schizzato di oltre il 213% da metà gennaio quando la moneta digitale si attestava al minimo di 3.447,5 dollari, la risposta non può essere che sì.
C’è sicuramente molta attività fondamentale che sta aiutando a rivitalizzare il token prima in discesa. La resurrezione del Bitcoin potrebbe essere attribuita ad una serie di ostacoli geopolitici, al rallentamento dell’economia globale e persino alla notizia della scorsa settimana secondo cui il colosso dei social Facebook (NASDAQ:FB) starebbe pianificando il lancio di una sua criptovaluta, Libra.
I future dei Bitcoin consentono agli investitori di speculare su quale sarà il prezzo futuro del Bitcoin, senza che ci sia bisogno di possedere la moneta. Molti pensano che le dinamiche di mercato della criptovaluta nonché il suo aspetto demografico siano cambiati da quando il Chicago Board Options Exchange (Cboe) nonché il Chicago Mercantile Exchange (CME) hanno lanciato i loro strumenti di trading dei future BTC alla fine del 2017.
Kirill Bensonoff, amministratore delegato di OpenLTV, afferma:
“Il mercato è molto più maturo ora, e viene spinto meno dalla cosiddetta paura di essere tagliati fuori (nota con l’acronimo inglese FOMO) e più da investimenti strategici a lungo termine”.
Bensonoff evidenzia che ci sono anche più operatori istituzionali adesso. Ritiene che parte dell’attuale slancio sia dovuto alla possibilità che Fidelity, Bakkt ed altri stiano aumentando le scorte in vista di lanci futuri sui cripto-mercati. Aggiunge che il Bitcoin sta maturando come asset di “oro digitale”.
Inoltre, il CME ha rilasciato dati da cui emerge che c’è un maggiore interesse nei future Bitcoin. Il 18 giugno ha twittato il seguente grafico:
“I future Bitcoin CME (BTC) mostrano crescenti segni di interesse istituzionale. Le posizioni aperte sul BTC sono salite della cifra record di 643 contratti in un solo giorno, stabilendo un nuovo massimo storico di 5.311 contratti il 17 giugno (26.555 bitcoin equivalenti; circa 250 milioni di dollari)”.
Trampolino per prezzi più alti?
Il Bitcoin era scambiato al massimo storico di circa 20.000 dollari quando sia il CME che il Cboe hanno lanciato i loro prodotti di future. Nello stesso periodo, le offerte iniziali di monete digitali (ICO) erano in ascesa. Le aspettative erano che tutto ciò avrebbe giocato un ruolo significativo nella legittimazione dei cripto-asset, spingendo la domanda ed offrendo un modo meno rischioso ai nuovi investitori (sia retail che istituzionali) per partecipare.
Non è esattamente come sono andate le cose. Entro il 2018 le criptovalute erano a terra, tantissime ICO sono state screditate ed il cripto-inverno è arrivato. È passato più di un anno prima che i prezzi finalmente cominciassero a riprendersi. Il lancio beta di Bakkt sull’ICE (NYSE:ICE) potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per prezzi ancora più alti? È difficile da prevedere ancora.
Devono essere superati ancora una serie di ostacoli, come l’importantissima approvazione governativa. All’inizio del mese, Reuters ha riportato che Bakkt dovrà ottenere un’approvazione dell’ente regolatore del suo “deposito di custodia, dove saranno conservati gli asset digitali”. È una questione chiave. Al contrario dei prodotti future di criptovalute liquidati in denaro sia del CME che del CBOE, i contratti di Bakkt saranno liquidati fisicamente, il che significa che i Bitcoin saranno inviati al deposito di Bakkt alla scadenza dei contratti.
D’altro canto, la cripto-comunità è arrivata a riconoscere che il fallimento delle ICO ha molto a che fare con l’assenza di un controllo normativo adeguato, afferma David Williams, responsabile per la tecnologia di BlockRules.
“I future BTC, soprattutto negli Stati Uniti, sono in modalità di sospensione fino a quando la CFTC non darà l’approvazione. Piccoli avanzamenti tecnici, come la piattaforma di Baker, non avranno un effetto significativo sul mercato senza un’adeguata accettazione da parte dell’ente regolatore”.
Cos’avranno di diverso i derivati di Bakkt? In base alle notizie, il suo amministratore delegato ha reso noto di aver “lavorato fianco a fianco” con la U.S. Commodity Futures Trading Commission (CTFC) nella fase di sviluppo dello strumento. Inoltre, il prodotto è pensato per investitori istituzionali, commercianti ed investitori retail, con un gruppo di prova che sarà coinvolto nel beta test a partire da fine luglio.
Sarà offerta un attestazione del contratto settimanale e mensile. “Rispetto alle opzioni precedenti per i future BTC, il prodotto di Bakkt si attesterà in Bitcoin e non in valute tradizionali”, afferma Williams.
“Di conseguenza, gli investitori di Bakkt opereranno all’interno del mercato del Bitcoin piuttosto che all’esterno. Al contrario, i future di CBOE e CME sono attestati in valute tradizionali e giocano contro la natura speculativa del Bitcoin di un ritorno rapido. I clienti di Bakkt saranno investitori istituzionali interessati alle criptovalute come investimenti a lungo termine”.