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Oltre il Bitcoin: cinque promettenti criptovalute sotto i 100 dollari

Pubblicato 06.02.2018, 16:55
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Dopo la strabiliante impennata dei prezzi delle valute digitali dello scorso anno, il 2018 non è iniziato bene per le criptovalute, per usare un eufemismo. Il Bitcoin, la principale valuta virtuale per capitalizzazione di mercato, sta affrontando un crollo: è colato a picco di quasi il 65% finora quest’anno, dopo aver chiuso gennaio a 10.284 dollari con il calo percentuale mensile maggiore in tre anni, in un clima di apprensione per l’aumento dei controlli negli Stati Uniti ed in Asia.

Bitcoin Declines 2014-2018

La notizia che la U.S. Commodity Futures Trading Commission avrebbe citato in giudizio la piazza di criptovalute Bitfinex e la compagnia associata Tether, una moneta ampiamente scambiata agganciata in modo uno a uno al dollaro USA, è stata solo l’ultima di una serie di brutte notizie a sconvolgere il mercato delle valute virtuali a gennaio. Il primo mese del 2018 ha visto inoltre un forte giro di vite sulle criptovalute in Corea del Sud e in Cina, nonché un inasprimento delle norme in Giappone dopo che degli hacker hanno rubato 530 milioni di dollari in valute digitali dalla piazza di criptovalute di Tokyo Coincheck, uno dei più grossi furti di denaro digitale mai avvenuti.

Tutto questo ha spinto alcuni trader ed investitori ad allontanarsi dal Bitcoin ed optare per concentrarsi su alcune delle valute digitali alternative meno conosciute, che potrebbero offrire ritorni migliori rispetto al più anziano e più famoso cugino. Di seguito, daremo uno sguardo a cinque delle alt-coin più promettenti da considerare in questo momento, scelte per capitalizzazione di mercato. Per filtrare le oltre 5.000 monete esistenti al momento nel cripto-spazio, abbiamo deciso di concentrarci solo sulle valute digitali che ora sono scambiate in un range compreso tra 0,01 dollari e 100 dollari e con una capitalizzazione di mercato superiore al miliardo di dollari, il che ci lascia un totale di 14 monete.

[Nota dell’editore: Investire sulle criptovalute è altamente speculativo. Questo articolo non deve essere considerato una sponsorizzazione delle criptovalute, né un consiglio di investimento. Bisogna effettuare una due diligence prima di investire su qualsiasi asset o classe di asset. Chiunque consideri un investimento sulle valute digitali dovrà essere pronto a perdere tutto il proprio investimento.]

1. Ripple (XRP/USD)

Il Ripple ha iniziato il 2017 a 0,00652 dollari prima di schizzare di ben il 36.000% e chiudere l’anno a 2,03 dollari. Ha subito un’impennata al massimo storico di 3,28 dollari il 4 gennaio, prima di staccarsi e raggiungere il livello di 0,60 dollari al momento della scrittura. Ai prezzi attuali, la capitalizzazione di mercato del Ripple è di quasi 24 miliardi di dollari, il che lo rende la terza principale criptovaluta.

XRPUSD Chart

Lanciato nel 2012, il Ripple è un sistema di attestazione lordo in tempo reale, una piazza di valute ed una rete di pagamento. Noto anche come Protocollo di Transazione Ripple o protocollo Ripple, si propone di consentire transazioni finanziarie globali sicure, istantanee e quasi gratuite, di qualsiasi dimensione e senza chargeback.

Essenzialmente, parte dall’idea delle attività bancarie, in particolare le transazioni SWIFT, e fornisce il tanto necessario aggiornamento utilizzando la tecnologia della blockchain.

Il Ripple ha aggiunto numerosi istituti finanziari alla sua rete blockchain negli ultimi mesi, portando il numero della sua clientela ad oltre 100 unità, compreso il colosso dei trasferimenti di denaro MoneyGram nonché giganti come la spagnola Santander (NYSE:SAN), l’italiana Unicredit (MI:CRDI), l’elvetica UBS Group (NYSE:UBS) e la britannica Standard Chartered (OTC:SCBFF). Altri istituti finanziari dovrebbero unirsi alla crescente rete globale del Ripple quest’anno, rete che consente alle banche di gestire pagamenti transnazionali in maniera più veloce ed economica rispetto a come fanno al momento attraverso le reti tradizionali di pagamento globale.

In termini di tempi e tariffe di transazione, la rete Ripple può gestire fino a 1.500 transazioni al secondo, mentre il costo di una transazione media per il Ripple è al momento una frazione di un penny. Gli investitori del Ripple sperano che in futuro la sua tecnologia blockchain possa diventare il nuovo standard per gli istituti finanziari interessati a trasferire fondi in tutto il mondo. E questo rende il Ripple degno di essere considerato al momento.

2. Cardano (ADA/USD)

Cardano è una piattaforma di una tecnologia che fa funzionare la criptovaluta ADA. Lanciata dall’azienda di sviluppo blockchain Input Output Hong Kong (IOHK) e diretta da Charles Hoskinson, ex co-fondatore di Ethereum e BitShares, la piattaforma è in grado di far funzionare applicazioni finanziarie, contratti smart e applicazioni decentralizzate.

Al momento della scrittura, il prezzo di Cardano è di 0,27400 dollari. È la quinta principale criptovaluta in circolazione, con una capitalizzazione di mercato pari a circa 7 miliardi di dollari. Definito l’ “Ethereum del Giappone” dal momento che il 95% dei partecipanti all’offerta iniziale di valuta digitale (ICO) di ADA erano giapponesi, il prezzo di Cardano è schizzato al massimo di 1,37879 il 4 gennaio, il massimo nei suoi tre anni di storia.

ADAUSD Chart

Cardano punta a diventare una piattaforma avanzata di contratti smart - i suoi sviluppatori hanno inventato un nuovo metodo di Proof-of-Stake (POS) chiamato Ouroboros - che offre caratteristiche più solide rispetto all’Ethereum, funzionando sempre in maniera veloce, efficiente ed economica ed offrendo contemporaneamente lo stesso tipo di “riserva di valore” del Bitcoin. I fan della criptovaluta lo vedono come una versione migliorata sia del Bitcoin che dell’Etheruem in un’unica moneta, il che lo rende un’opzione molto intrigante per il futuro.

3. Lumens Stellar (XLM/USD)

Stellar è un protocollo open-source per lo scambio di denaro. È stato fondato all’inizio del 2014 come derivato del Ripple poiché Jed McCaleb, il co-fondatore, sentiva di avere delle differenze filosofiche con il resto del direttivo del Ripple. Mentre il Ripple è focalizzato sulla fornitura di soluzioni per le banche, lo Stellar mira a facilitare i pagamenti tra privati.

Al momento è la settima principale criptovaluta in circolazione, con una capitalizzazione di mercato di quasi 5 miliardi di dollari. È scambiato a 0,27300 dollari al momento della scrittura, staccandosi dal massimo storico di 0,91990 dollari toccato il 3 gennaio. Ha visto un’impennata di quasi il 14.400% nel 2017.

XLMUSD Chart

In particolare, Stellar e IBM (NYSE:IBM) hanno creato una partnership per aumentare la velocità dei pagamenti globali nell’ottobre 2017. IBM ha inoltre accettato di utilizzare la rete di Stellar per sviluppare un sistema di pagamenti transnazionali con alcune importanti banche. L’azienda di consulenza Deloitte è un loro partner.

Sul fronte della tecnologia, le transazioni Stellar si attestano tra i 2 e i 5 secondi, per una minima frazione di un penny, in modo più veloce ed economico rispetto al Bitcoin, e consentono agli utenti di scambiare velocemente valute appoggiate da governi, come ad esempio dollari in euro.

La compagnia di pagamenti online Stripe a fine gennaio ha dichiarato che potrebbe supportare Stellar in futuro, eliminando gradualmente l’uso del Bitcoin per via dei tempi di transazione più lenti e delle tariffe più alte. Inoltre, Stellar ha il potenziale per diventare la prossima grande piattaforma di ICO.

David Gobaud, co-fondatore ed Amministratore Delegato di Mobius Network, il mese scorso ha annunciato che la sua compagnia ha raccolto 39 milioni di dollari tramite un’offerta iniziale di valute digitali tenutasi sulla rete di Stellar. La vendita del token ha avuto molto successo, raggiungendo l’apice dopo due ore, ha dichiarato Gobaud. Sebbene molte ICO siano avvenute sull’Ethereum, lui ha scelto Stellar per via delle difficoltà di scalabilità dell’Ethereum.

L’ondata di buone notizie su Stellar sembra destinata a continuare nel 2018, rendendolo un buon investimento ai livelli attuali.

4. NEM (XEM/USD)

Il prezzo del NEM al momento della scrittura è di 0,38700 dollari. Ha una capitalizzazione di mercato di 3,6 miliardi di dollari, il che lo rende la decima principale criptovaluta in circolazione. È crollato di quasi il 70% all’inizio dell’anno, dopo la strabiliante impennata del 29.800% del 2017.

XEMUSD Chart

Il NEM è una criptovaluta peer-to-peer ed una piattaforma blockchain lanciata il 31 marzo 2015. Nata tenendo in mente le aziende, la blockchain del NEM è progettata per offrire un metodo semplificato per mantenere un ledger di transazioni sicuro. Il NEM può essere utilizzato quasi per tutte le applicazioni, grazie al suo “Sistema di Asset Smart”. In effetti, questo sistema fornisce agli utenti la capacità di implementare una blockchain personalizzata per il loro specifico “contratto smart”.

NEM ha fornito una lista di possibili casi d’uso per il suo “Sistema di Asset Smart”. La lista comprende: voto, crowfunding, possesso di titoli azionari, mantenimento di registri sicuri, programmi di raccolta punti fedeltà, pagamenti con dispositivi mobili e servizi di deposito in garanzia. Molte di queste sono grosse aziende globali, il che mette in evidenza quanto sia immensa la base clienti potenziale del NEM.

Grazie alla grande adattabilità del software blockchain del NEM, i possibili utilizzi sono quasi infiniti. Il software della blockchain del NEM al momento viene utilizzato in una blockchain commerciale chiamata Mijin, che è in fase di prova da parte di istituti finanziari e compagnie private in Giappone e a livello internazionale. Gli sviluppatori affermano che ridurrà i costi istituzionali bancari del 90%, rendendo allo stesso tempo più sicuro il settore bancario.

Per quanto riguarda la tecnologia, le transazioni NEM impiegano circa 6 secondi per essere visibili e circa 20 secondi per la conferma, mentre le tariffe di transazione sono pari a solo lo 0,01%. In paragone, le transazioni Bitcoin impiegano a volte anche un’ora o più per la conferma, con tariffe medie di circa 25 dollari. Il Presidente di NEM Lon Wong ha dichiarato: “Può anche essere emozionante vedere rapidi aumenti di prezzo dovuti a marketing e speculazione, ma i vincitori a lungo termine saranno quelli con un’adozione da parte di consumatori ed imprese”.

Osservando le diverse funzioni aziendali che NEM può consentire, è ovvio che ci sia una grande base di clienti potenziali, segnale di un futuro roseo per la valuta digitale.

5. TRON (TRX/USD)

Il TRON è una criptovaluta decentralizzata open source fondata dalla TRON Foundation nel marzo 2017. Punta ad essere una piattaforma di condivisione di contenuti per l’intrattenimento decentralizzata che consenta ai creatori di contenuti di eliminare intermediari come l’Apple Store (NASDAQ:AAPL) o Google Play (NASDAQ:GOOGL), in modo che i creatori possano ricevere finanziamenti direttamente dai clienti.

Il prezzo al momento della scrittura è di 0,02606 dollari, con una capitalizzazione di mercato di 1,7 miliardi di dollari, il che lo rende la quindicesima principale criptovaluta in circolazione. Nel 2017 è schizzato del 7.800% raggiungendo il massimo storico di 0,22911 dollari il 6 gennaio.

TRXUSD Chart

TRON è stato creato dall’Amministratore Delegato di Foundation Justin Sun, comparso nell’ultima lista di Forbes “30 sotto i 30 in Asia”. Ha fondato Peiwo, una app che aspira a diventare lo Snapchat cinese, ed è considerato il pupillo del fondatore di Alibaba (NYSE:BABA) Jack Ma. All’età di soli 26 anni, Sun è stato scelto dallo stesso Ma per studiare all’Università Jack Ma Hupan per imprenditori, università che ha un tasso di ammissione inferiore a quello di Princeton.

Lo stretto rapporto con Ma e il fatto che vari sviluppatori di Alibaba si siano uniti a TRON hanno alimentato le speculazioni che sia in programma una partnership tra la criptovaluta e il colosso cinese dello shopping online. Inoltre, solo il mese scorso TRON ha annunciato di aver lanciato una partnership con Baofeng, meglio noto come il (NASDAQ:Netflix) cinese, che conta più di 200 milioni di utenti.

Alla luce di questi sviluppi, non deve meravigliare che l’esperto digitale John McAfee abbia di recente raccomandato TRON su un tweet come investimento a lungo termine.

Ultimi commenti

Secondo me voi che commentate l’articolo non capite molto nè di economia, nè di criptovalute. Pur non condividendo, in parte, mettere un valore di capitalizzazione in quanto esso non è corretto come valore ma solo indicativo è assolutamente sensato aggiungere un range di prezzo in quanto essendo coin ancora di prezzo “basso” hanno una prospettiva di crescita decisamente notevole rispetto a un bitcoin ethereum o quant altro. Anche la capitalizzazione ha un senso, perché prendere in esame e fare previsioni su coin con capitalizzazione non significativa sulla capitalizzazione totale in un mercato come questo è come sperare di trovare un diamante dentro il vaso in giardino
Chi ha scritto l'articolo non ha capito nulla. Le cripto sono 1.500 come verificabile su coin market cap...e poi che senso ha individuare le cripto in base al prezzo e non alla capitalizzazione? Ma daiiii
Il problema è che a parte il numero delle "cripto ufficiali", capisce poco di economia. Se vi pagassero x scrivere posso mandare un curricula?
Forse chi scrive vuole diventare o lo è già ... UN INFLUENCER
ARTICOLO CHE VUOLE DEFINIRE LE "CRIPTOVALUTE PROMETTENTI"... TUTTAVIA MISCHIARE I PARAMETRI INIZIALI "SOTTO I 100 DOLLARI" E "CAPITALIZZAZIONE SUPERIORE AL MILIARDO" E' UNA COSA ASSOLUTAMENTE INSENSATA VISTO CHE LA CAPITALIZZAZIONE DIPENDE DAL CIRCOLANTE E DAL PREZZO STESSO...
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