Oltre il Super Bowl: i titoli in rimonta nel 2025

Pubblicato 07.02.2025, 14:01

In una cultura iper-consumistica come quella statunitense, il branding regna sovrano. E lo show annuale durante il Super Bowl è il palcoscenico dove dimostrare quale compagnia offre le sensazioni migliori. Queste compagnie, a loro volta, dimostrando la loro maestria nello spirito del tempo, ricevono una spinta al prezzo delle loro azioni.

Uno studio del 2010 ha concluso che “tra due e quattro giorni prima e dopo, si registra un significativo effetto positivo sul prezzo del titolo”. E questo spiega perché le compagnie che mettono in atto pubblicità ben ideate e accolte hanno più probabilità di migliorare la loro posizione nella mente dei consumatori.

Alcuni ricercatori, Tomkovick e Yelkur dell’Università del Wisconsin-Eau Claire, sono dell’idea che le pubblicità del Super Bowl non siano i fattori principali dell’effetto di spinta dei titoli, ma che siano le ultime e più visibili conseguenze di campagne di marketing più ampie.

Ciononostante, l’esistenza dell’effetto è un segnale sufficiente per prestare attenzione. In particolare, a quei titoli che hanno registrato in passato delle spinte grazie al Super Bowl, mentre al The Sphere arrivano altre compagnie pronte a vedere ulteriori forti guadagni.

1. Anheuser Busch Inbev NV

A inizio aprile 2023, il conglomerato della birra aveva scelto l’attivista transgender Dylan Mulvaney come ambasciatore del brand per la Bud Light. L’accoglienza del pubblico era stata prevedibilmente negativa, seguita da prolungate ripercussioni negative e inviti al boicottaggio.

Ciononostante, l’impatto di questa decisione sulla performance di Anheuser Busch Inbev NV (NYSE:BUD) è stato di breve durata, con un calo dal range dei 65 dollari a 53 dollari ad azione entro giugno. In quel periodo, la compagnia ha lanciato le pubblicità Easy to Summer, in netto contrasto tematico con quella precedente. Sebbene il titolo sia stato più volatile, si era ripreso entro gennaio 2024.

Le azioni di Anheuser hanno raggiunto il picco di 52 settimane a metà maggio 2024 a 67,49 dollari, e ora sono prezzate a 48,82 dollari per azione. La ripresa era prevista, dal momento che Anheuser possiede centinaia di marchi di birra e ha una filiera sofisticata che implementa sistemi High-Density Storage (HDS) e Automated Storage and Retrieval Systems (AS/RS).

Inoltre, il governo Trump ha eliminato tutte le iniziative DEI dalla rete federale, oltre all’operazione di “ripristino della verità biologica”, un cambiamento culturale rispetto al periodo Mulvaney. Questo riduce la pressione per le compagnie di tentare simili scommesse di marketing e Anheuser Busch probabilmente proseguirà la sua traiettoria di redenzione.

Nei precedenti Super Bowl, la compagnia ha registrato dei lanci pubblicitari ben accolti, legati alla serie del Trono di Spade e a Sex and the City. Entrambi avevano provocato minime spinte alle azioni.

Su un periodo di un anno, il titolo BUD segna -21,27%, un’opportunità di acquisto sul calo prima di un altro ciclo rialzista. Al momento, il prezzo obiettivo medio di BUD è 67,39 dollari per azione, secondo le previsioni del WSJ, suggerendo un significativo rialzo al momento giusto.

2. Microsoft

Nel 2020, Microsoft (NASDAQ:MSFT) ha presentato un’insolita pubblicità per il Super Bowl, We All Win, con uno speciale controller adattivo per bambini con disabilità. È stata una strategia intelligente, perché Microsoft è troppo onnipresente da aver bisogno del branding. Ha deciso invece di ammorbidire la sua immagine, il che si è dimostrato efficace, con qualche punto percentuale di spinta del titolo.

Nel 2024, la presenza di Microsoft al Super Bowl si è focalizzata sull’intelligenza artificiale, con Copilot. Proprio come MS Office e il sistema operativo Windows sono i punti cruciali del predominio di Microsoft, Copilot mira ad essere il prodotto IA di punta per automatizzare le attività, come versione perfezionata del large language model (LLM) di OpenAI.

Quest’anno, Microsoft non parteciperà al Super Bowl nello specifico, ma sta utilizzando attivamente il The Sphere di Las Vegas.

Negli ultimi cinque anni, il titolo MSFT è balzato del 124%, meno dell’aumento del fatturato della compagnia del 71,4% a 261,8 miliardi di dollari a fine 2024. Negli ultimi risultati per il periodo terminato il 31 dicembre 2024, Microsoft ha riportato 69,6 miliardi di dollari di fatturato, un aumento del 12% rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima.

Sembra che i benefici dell’IA comincino a farsi vedere, con la nuova attività che ha registrato una crescita del fatturato del 175% YoY a 13 miliardi di dollari. Quindi, gli investitori non dovrebbero vedere Microsoft solo come un titolo blue-chip, un titolo software tradizionale, ma anche come un titolo IA che potrebbe portare l’intelligenza artificiale alle masse.

Attualmente prezzato a 412,37 dollari, il prezzo obiettivo medio di MSFT è 508,60 dollari, secondo i dati di previsione del WSJ.

Nike

La compagnia di prodotti sportivi ha una lunga storia di marketing di alto profilo al Super Bowl. E anche quest’anno non mancherà al The Sphere. Allo stesso tempo, Nike (NYSE:NKE) negli ultimi anni ha avuto dei problemi, soprattutto dopo una call sugli utili particolarmente deludente a fine giugno 2024.

Di conseguenza, il titolo NKE segna -24,6% su un anno. Le azioni NKE, attualmente a 75,15 dollari, sono lontane anni luce dal massimo storico di 170,84 dollari del novembre 2021. Il prezzo attuale è anche più basso della media di 52 settimane di 84,95 dollari per azione.

Ciononostante, scegliere titoli che sono in calo spesso presenta opportunità molto redditizie. La domanda è: Nike ha una strategia di rimonta?

Con il CEO precedente, John Donahoe, Nike aveva subito numerose ristrutturazioni, compresa la mossa verso un modello diretto ai consumatori. Si era dimostrata una cattiva idea e aveva aperto opportunità per New Balance, On, Adidas e altri rivali.

In breve, la compagnia ha bisogno di andare oltre la sua vecchia dipendenza dalle tradizionali Air Jordans, perché i nuovi marchi sono più popolari tra i giovani. Il nuovo CEO Elliott Hill sembra esserne consapevole, ed ha enfatizzato la necessità di migliorare la presenza digitale di Nike.

Hill crede inoltre che gli sconti esagerati abbiano eroso il branding premium di Nike, così come l’eccessiva dipendenza dal lifestyle, anziché dagli sport. Se Hill ha ragione, Nike potrebbe essere un grande vincitore per gli investitori nel 2025.

Al momento, gli analisti di Piper Sandler e BMO Capital pongono il prezzo obiettivo di NKE rispettivamente a 90 e 95 dollari. Secondo il WSJ, il prezzo obiettivo medio di NKE è 84,57 dollari per azione.

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