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Operatività sulle valute

Pubblicato 17.06.2016, 12:55
Aggiornato 31.08.2022, 18:00

Con il FOMC alle spalle, oggi il dibattito sulla “Brexit” rimarrà il catalizzatore principale dei prezzi degli asset.

L’omicidio della parlamentare pro-UE Jo Cox ha costretto alla sospensione della campagna per il referendum che si terrà la prossima settimana nel Regno Unito, anche se prevediamo che nel fine settimana il dibattito sarà molto acceso, quando si capirà che i tempi stringono.

Le aspettative del mercato sulla Brexit ormai cambiano di giorno in giorno. Prevediamo che la prossima settimana il rumore toccherà livelli altissimi.

Tuttavia, salvo che dai sondaggi non arrivino indicazioni sicure sull’esito del voto, gli investitori considereranno il voto come il lancio di una monetina. La volatilità infra giornaliera, segnalata dall’aumento dei premi sulle opzioni in GBP, rimarrà probabilmente elevata, anche se sospettiamo che il posizionamento alla chiusura delle contrattazioni di venerdì durerà fino alla mattinata di giovedì 23.

Continuiamo a concentrarci sul voto per “lasciare” l’UE, perché è quello che avrebbe l’effetto più profondo e incerto sui prezzi delle valute. La nostra operazione principale sul voto per “lasciare” l’Unione sarebbe andare corti su GBP/JPY e corti su EUR/CHF.

Il Regno Unito e l’Europa perderanno più di tutti, se le relazioni fra loro si deterioreranno (la moneta unica potrebbe potenzialmente superare la sterlina).

Le operazioni di secondo livello si concentrerebbero sulla vendita di valuta con una forte esposizione commerciale con entrambi i paesi, perché prevediamo una contrazione della crescita dovuta alle incertezze nell’immediato.

Ciò mette a rischio NOK, PLN e SEK.

In questo scenario, dubitiamo che fattori di compensazione, come lo status di rifugio sicuro e la correlazione con i prezzi del petrolio proteggeranno la SEK e la NOK da vendite immediate.

Ci concentriamo, infine, sulla sensibilità alla propensione al rischio globale: MXN, TRY e ZAR sembrano le più vulnerabili a un risultato che produrrebbe avversione al rischio. La coppia ZAR/JPY rimane sotto la media mobile a 21 giorni a 6,8484, il che suggerisce un test del minimo del 2016 a 6,5247.

Come abbiamo detto prima, sul lato lungo sono consigliabili solo le tradizionali monete rifugio come USD, JPY e CHF.

Tuttavia, i timori di “Brexit” hanno riportato al centro dei riflettori il bitcoin e valute criptate. Il Bitcoin è salito a 777,1 contro l’USD (bitcoin/sterlina 519), massimo da due anni. In teoria, le valute criptate sono semplicemente un modo per evitare la manipolazione delle monete legali e potenziali distorsioni dalle banche centrali dopo il voto nel Regno Unito.

EURUSD

La coppia EUR/USD opera ancora in modalità defilata. La resistenza oraria può essere trovata a 1,1303 (massimo 13/06/2016). Tuttavia, il supporto orario a 1,1189 (minimo 14/06/2016) e a 1,1137 (minimo 03/06/2016) sono stati infranti. Si prevede un’ulteriore azione ribassista. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’impostazione discendente finché reggerà la resistenza a 1,1714 (massimo 24/08/2015). La coppia opera all’interno della fascia dall’inizio del 2015. Un supporto robusto giace a 1,0458 (minimo 16/03/2015). Tuttavia, la struttura tecnica attuale dallo scorso dicembre implica un graduale aumento.

GBPUSD

La coppia GBP/USD è stata estremamente volatile ieri, ma attualmente è di nuovo al di sotto di 1,430. La resistenza oraria si ubica a 1,4328 (massimo 13/06/2016) e una resistenza più forte si ubica a 1,4660 (massimo 07/06/2016). Il momentum a breve termine mostra che la coppia punta al supporto a 1,4006 (minimo 06/04/2016). Si prevede la conferma di pressioni a vendere più incisive. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.

USDJPY

Le previsioni a vendere della coppia continuano. I supporti orari a 106,25 (minimo 04/05/2016) e a 105,55 (minimo 03/05/2016) sono stati violati. La resistenza oraria è attualmente data a 104,83 (massimo 07/06/2016). Il momentum a medio termine è chiaramente orientato verso il basso. Si prevede un’ulteriore attività ribassista. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Il supporto giace a 103,56 (minimo 28/08/2014). A questo punto appare meno probabile un graduale aumento verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un monitoraggio del supporto a 103,56 (03/02/2014).

USDCHF

La coppia si consolida al di sotto della resistenza oraria a 0,9679 (massimo 13/06/2016). Il supporto orario giace a 0,9533 (minimo 04/05/2016). Si prevede un continuo movimento discendente. Sul lungo termine la coppia continua a operare nella fascia dal 2011 malgrado gli sconvolgimenti generati dalla destabilizzazione del CHF da parte della SNB. Un supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dallo scorso dicembre, la struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.

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