Martedì tutti gli indici azionari hanno chiuso in territorio positivo con S&P 500, il Dow Jones e il Nasdaq che hanno registrato tutti nuovi massimi storici. La forza dei titoli tecnologici martedì ha dato impulso al mercato insieme ai forti risultati degli utili societari del terzo trimestre. Inoltre, i dati economici statunitensi positivi sulla vendita di nuove case di settembre e la fiducia dei consumatori di ottobre hanno dato nuova spinta alle quotazioni.
Tutti i sottostanti europei, negli ultimi due giorni, sono arrivati a ridosso di Va+40 e da qua gli operatori hanno iniziato le solite operazioni di ricopertura necessarie a queste aree di prezzi dove oltre il 40% di call sta diventando itm. Infatti sono aumentate in modo consistente i future e le put sotto al prezzo insieme a rollover di posizioni call.
Sul Ftsemib rollover di put su strike 26500, aumento dei future e nuove call solo a partire da strike 27500.
Sul Dax si registrano esclusivamente aumenti di put a partire da strike 15750 e balzo in avanti della componente future. Pochissime call movimentate e prudenzialmente solo a strike superiori a 16000.
Anche su Eurostoxx50 aumentano i future insieme alle put su strike 4200. Chiusure di call a 4275 e nuove aperture più in alto.
Anche su S&P500 aumenta la componente future, vengono chiuse call a strike 4600 e 4625 e vengono aperte put su tutta la chain delle opzioni. Nuove call a partire da 4650 ed a strike itm 4570.