La Cina è la nazione più popolosa del mondo, con una classe media urbana in vasta espansione. È anche la seconda economia mondiale, dopo gli Stati Uniti. Quindi, gli investitori growth seguono da vicino molte azioni cinesi.
Molte società cinesi, però, stanno andando incontro ad un delisting negli USA.
Inoltre, i problemi delle filiere per le serrate per il COVID-19 e la probabilità di un rallentamento economico preoccupano gli investitori. Recenti dati mostrano che le vendite al dettaglio sono crollate di oltre l’11% su base annua. Ad inizio maggio, Fitch Ratings ha anche tagliato la crescita del PIL prevista per l’anno.
E i titoli cinesi sono andati sotto forte pressione. Da gennaio, i due indici di riferimento, Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite Index, hanno perso rispettivamente il 19,9% ed il 15,5%. In confronto, l’S&P 500 ed il Dow Jones Industrial Average sono scesi rispettivamente del 15,9% e dell’11,3% finora quest’anno.
Molti analisti restano rialzisti sui titoli tech cinesi, malgrado tutte queste difficoltà.
Esempi di ETF cinesi
Al momento ci sono decine di exchange-traded fund (ETF) che danno accesso ai titoli azionari cinesi:
- Franklin FTSE China ETF (NYSE:FLCH) -22,1% sull’anno in corso (YTD);
- Global X China Biotech Innovation ETF (NASDAQ:CHB) -32,0%;
- Global X MSCI China Consumer Disc ETF (NYSE:CHIQ) -28,0%;
- iShares MSCI China ETF (NASDAQ:MCHI) -22,7%;
- Invesco Golden Dragon China ETF (NASDAQ:PGJ) -29,3%;
- Rayliant Quantamental China Equity ETF (NYSE:RAYC) - 24,7%;
- SPDR S&P China ETF (NYSE:GXC) - 22,0%;
Come possiamo notare da questi dati, il 2022 è stato un anno difficile per i tori a lungo termine sulla Cina. Nell’articolo di oggi parleremo delle azioni internet cinesi e di un ETF che investe su di esse.
Titoli internet cinesi
Con oltre un miliardo di utenti su internet, la Cina è il mercato internet più grande del mondo. E quindi non sorprende vedere l’interesse degli investitori per i titoli cinesi online, soprattutto quelli legati all’e-commerce.
InvestingPro offre accesso ai titoli internet cinesi che potrebbero interessare agli investitori a lungo termine. Ad esempio, tra le large-cap ci sono Alibaba (NYSE:BABA) and JD.com (NASDAQ:JD); NetEase (NASDAQ:NTES); Baidu (NASDAQ:BIDU); Weibo (NASDAQ:WB); Vipshop (NYSE:VIPS); ed Autohome (NYSE:ATHM).
Tra i titoli internet cinesi con la crescita più rapida troviamo JOYY (NASDAQ:YY); Weibo; Alibaba Group Holding; JD.com; e NetEase.
Gli investitori che cercano titoli internet cinesi sottovalutati potrebbero considerare Weibo; Autohome; Baidu; Vipshop; Alibaba; e Tuniu (NASDAQ:TOUR).
Ci sono numerosi titoli al momento scambiati a rapporti P/B relativamente bassi. Ad esempio, Tuniu; Sohu.com (NASDAQ:SOHU); JOYY; Hello Group (NASDAQ:MOMO); o Baozun (NASDAQ:BZUN).
Infine, agli investitori che prestano attenzione ai price target degli analisti interesserà sapere che numerosi titoli internet cinesi potrebbero vedere un considerevole rialzo dagli attuali livelli di prezzo. Tra questi, Alibaba, Baidu, Sohu.com, Weibo, JOYY, e JD.com.
Comprensibilmente, scegliere dei titoli che meglio si adattano agli obiettivi dei singoli portafogli richiede una seria due diligence. Dunque, per gli investitori retail potrebbe essere più comodo investire su un ETF che offre accesso tematico all’emergente industria internet cinese.
KraneShares CSI China Internet ETF
- Prezzo attuale: 26,68 dollari
- Range su 52 settimane: 20,41 - 73,54 dollari
- Percentuale di spesa: 0,70% annuo
Il KraneShares CSI China Internet ETF (NYSE:KWEB) investe su società internet cinesi quotate oltreoceano, soprattutto negli USA, ma anche ad Hong Kong (HK). Replica l’indice CSI Overseas China Internet Index.
KWEB, lanciato nel luglio 2013, al momento investe su 47 nomi. In termini di allocazione settoriale, troviamo beni di consumo voluttuari (43,7%), servizi di comunicazione (41,8%) ed industriali (4,1%), tra gli altri.
Nel 2022, l’ETF ha cambiato il peso delle località di quotazione per mitigare il potenziale impatto della legge HFCAA e del delisting negli USA. Ora, oltre due terzi delle azioni sono quotate ad Hong Kong (HK). Seguono società cinesi quotate negli Stati Uniti (26,2%). E infine oltre il 5% dei nomi probabilmente avrà presto una quotazione ad Hong Kong.
I primi 10 nomi rappresentano circa due terzi degli asset netti di 5,4 miliardi di dollari. Tra questi ci sono Tencent (OTC:TCEHY), Alibaba; JD.com; Baidu; e Meituan (OTC:MPNGY).
KWEB ha registrato un massimo record il 1° giugno 2021. Ma che differenza in un anno! Ha perso il 26,8% da gennaio ed il 61% negli ultimi 12 mesi. Ha segnato un minimo di 52 settimane il 15 marzo.
Gli investitori a lungo termine che puntano a generare ritorni dall’aumento delle abitudini di consumo domestico della crescente classe media cinese dovrebbero prendere in considerazione l’idea di approfondire ulteriormente questo fondo. La maggior parte delle brutte notizie probabilmente è già stata messa in conto nel KWEB ETF.
Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.