Oggi si parla molto di 5G la tecnologia che servirà per l'internet delle cose. Quella tecnologia per cui se il latte sta per scadere ce lo dirà il frigorifero con un SMS o se preferite il 5G è quella tecnologia che farà tirare sù e giù le tapparelle di casa a seconda dell'esposizione solare, in modo da mantenere adeguata la temperatura dell'abitazione, con il minor dispendio possibile di energia.
Si tratta della stessa tecnologia che in un futuro non remoto ci offrirà alle auto a guida autonoma. Auto che si guidando da sole e che rivoluzioneranno il modo con il quale ci muoviamo.
Come diceva Jeremy Rifkin vent'anni fa, noi viviamo nell'era dell'accesso: non è più importante possedere un oggetto è importante godere dei vantaggi che quell'oggetto ci offre.
Non avete notato come oggi le case automobilistiche vogliano affittarmi l'auto anziché vendermela? Vogliono vendermi la mobilità, restando loro proprietari dell'auto.
Oggi mediamente le auto restano ferme per il 95 per cento del tempo della loro esistenza e questo è un enorme spreco di capitale.
Il fatto è che finora questo costo serviva per avere la garanzia di trovare sotto casa o sotto l'ufficio un'auto che mi poteva trasportare dove volessi.
In realtà già adesso capiamo che è poco redditizio possedere un veicolo, ma l'alternativa è più cara. Oggi infatti l'alternativa è pagare un uomo che la guidi. Ma se invece domani guidasse un computer, noi avremo una app che invece che chiamare il taxi chiamerà direttamente l'auto e noi pagheremo questo servizio in base al modello dell'auto desiderata e probabilmente anche in base al tempo che siamo disponibili ad aspettarla.
Un po’ come già avviene per certi voli aerei. Se daremo meno vincoli di tempo pagheremo meno il servizio. Le conseguenze di questa evoluzione non sono banali.
Il numero di auto in circolazione scenderà sensibilmente e la percentuale di utilizzo per veicolo salirà altrettanto sensibilmente, e tuttavia la redditività delle case automobilistiche sarà comunque elevata perché venderanno ad ognuno di noi il valore della tratta che ci interessa e non più il valore dell'auto.
Mi chiederete. E tutto questo ha che vedere con gli investimenti?
Sicuramente. A parte chi desidera investire in azioni di aziende automobilistiche chi ha sempre investito in box auto dovrà stare molto attento.
Una volta parlavo con un signore che era appassionatissimo di box auto e appena aveva qualche migliaio di euro comprava un box. Mi diceva le case sono un problema: se l'inquilino non paga il giudice non lo caccia via facilmente, invece nessun giudice ha mai concesso un box ad un inquilino moroso. Poi i box si comprano con poco e si rivendono facilmente. Sono il miglior affare della vita. Poiché questa persona è molto anziana facilmente resterà convinto per sempre che i box sono il miglior affare. Invece suo figlio dovrebbe iniziare a diversificare.
Infatti riprendendo il discorso di prima quando la guida autonoma prenderà piede e questo accadrà entro una decina d'anni al massimo, il numero delle auto in circolazione e il numero di auto possedute da privati calerà. Quindi anche la domanda di box calerà, semplicemente perché non ci sarà più l'esigenza di ricoverare la propria auto.
Ma poichè un calo della domanda genera necessariamente un calo della redditività per ogni tipo di bene, anche il figlio del sagace investitore in box presto o tardi potrebbe trovarsi di fronte ad un problema inaspettato: avere ereditato una fabbrica di fruste in un mondo che ha scoperto l'automobile.
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Inoltre vi invito a googlare il mio nome e trovare i miei riferimenti. Se me lo chiederete vi manderò una mail con una selezione di video, dal mio canale Youtube FinanzaSerena, che vi permetteranno di fare alcune riflessioni su come salvaguardare il vostro patrimonio.