Ieri sono stato a parlare all’evento TOLEXPO di Borsa Italiana, un evento molto importante a Milano che mi ha dato modo di parlare e confrontarmi con diversi investitori.
I sentimenti in generale, andavano dalla paura, all’ansia, all’incertezza, in generale c’era una buona dose di pessimismo. Poi qualcuno (pochi per la verità) erano anche propensi ad investire perché quando i mercati scendono si compra meglio, ma ripeto una piccola minoranza.
Eppure, ancora una volta, dobbiamo contestualizzare la situazione…
Il mercato azionario, se consideriamo l’indice S&P 500, da inizio anno perde il 18.16%, ed oltre a questo, notiamo come il Drawdown (calcolato al giorno prima), da inizio anno sia il secondo peggiore della storia.
Qui possiamo guardare il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, nel senso possiamo concentrarci su quanto sia negativo questo periodo, oppure possiamo concentrarci sulle opportunità che ci offre.
Io personalmente mi concentro sulla seconda, ma lo faccio per una ragione precisa: sono un investitore, e la mia strategia prevede un primo importante check nel 2030, quindi un periodo simile sarà solo uno dei tanti che probabilmente dovrò affrontare.
Inoltre, ricordo sempre, ora che tutti parlano di recessione, che il drawdown medio in periodi recessivi è del -24% (vedi sotto), quindi quando dico prudenzialmente mettiamoci nell’ottica di un mercato da -25%/-30% questo è comprensivo anche di ragionamenti simili, certo ci sono stati anche drawdown peggiori, ma come sempre dobbiamo guardare alle probabilità ed alla frequenza statistica.
Recentemente, Morgan Stanley (NYSE:MS) ha rilasciato un report riguardante i possibili livelli dello S&P 500 da qui al prossimo anno, in 3 scenari (base, pessimista, ottimista) e si va da un calo del 17% dal livello attuale ad un rimbalzo dell’11%, vedi immagine sotto.
Ancora una volta tuttavia, personalmente ritengo che previsioni di questo tipo abbiano davvero valenza quasi nulla se non puramente per chiacchiere da bar, in quanto non si può prevedere il futuro.
Meglio come dico sempre concentrarsi sulla strategia, e su come comportarsi qualora effettivamente si verificassero determinati scenari, lo trovo molto più pratico.
Infine, ancora una volta notiamo che nonostante un -18%, i livelli di cash degli investitori in prudenza abbiano superato non solo il periodo Covid, ma addirittura la crisi subprime.
Questo per l’ennesima dimostrazione che seguire la corrente e farsi sbatter a destra e sinistra dai mercati sia prassi comune, qui sono posizioni cash probabilmente derivanti dalla vendita (in perdita) delle posizioni che evidentemente sono state gestite male prima.
Ancora una volta, mi viene sempre da ridere, la gente fa il contrario di ciò che dovrebbe fare quando si compra in negozio, ovvero compra con i prezzi ai massimi, e vende con i ribassi ed i prezzi scontati.
Un controsenso che non ha eguali nel comportamento umano, e dovrebbe farci riflettere su quanto molto spesso i risultati deludenti non arrivano dal mercato, ma da se stessi.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico"