Piazza Affari poco mossa a metà mattinata mentre le Borse europee acquistano slancio, fiduciose della possibilità che si riducano le tensioni mondiali sui dazi tra Usa, Cina e Turchia. A Milano l'indice Ftse Mib è poco sopra la parità (+0,02% a 20.420 punti), Atlantia (MI:ATL) perde il 9% e scende sotto quota 18 euro, a 17,63 euro. Ben acquistata Salini Impregilo (OTC:IMPJY) (+3,6%) grazie a due operazioni messe a segno dalla controllata americana Lane Construction. Parigi guadagna lo 0,7%, invece Francoforte lo 0,9%, in asia, il Nikkei 225 e Topix sono entrambi diminuiti dello 0,3% lunedì, mentre l'Hang Seng di Hong Kong ha registrato un incremento dell'1,3%.
Con il petrolio che sale in direzione dei 66 dollari al barile si spingono in avanti i titoli del settore oil: Saipem (MI:SPMI) guadagna l'1,36%, seguito da ENI (MI:ENI) e Tenaris (MI:TENR) che si apprezzano entrambi di circa un punto percentuale.
Intanto rimane in primo piano la questione Turchia, dopo che nel fine settimana le agenzie di rating Moody e Standard & Poor’shanno declassato il paese portandolo a livello "junk", ossia "spazzatura" in scia alla caduta della lira turca che da inizio anno ha perso il 40% del suo valore nei confronti del dollaro. Notizia positiva arriva invece dalla Grecia che oggi esce ufficialmente dal terzo piano di sostegno. Per quanto riguarda l'Italia, continua a pesare la diffidenza del mercato in vista dell'avvio delle discussioni per l'approvazione della legge di bilancio 2019 e dello spread che è tornato ad allargarsi a ridosso di quota 290 punti base.
Per oggi non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo in America, dove è previsto un discorso di Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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