- Gli utili di Pinduoduo proseguono una straordinaria storia di crescita
- La società continua a prendere partecipazione di mercato ai rivali più grandi
- Sicuramente valgono i rischi standard degli investimenti in Cina, ma gli investitori intenzionati a correrli dovrebbero adottare una visione a lungo termine su PDD
Negli ultimi quattro trimestri, la piattaforma di e-commerce cinese Pinduoduo (NASDAQ:PDD) ha generato circa 14 miliardi di dollari di fatturato. Straordinario, sicuramente. Ma lo è ancora di più quando si considera una cosa: la società è stata fondata nel settembre 2015.
Nel 2002, sette anni dopo la nascita, Amazon.com (NASDAQ:AMZN) aveva generato appena 4 miliardi di dollari di vendite. Ovviamente, l’e-commerce era ancora in fasce all’epoca. Ma Amazon non doveva competere con rivali esistenti, come ha dovuto invece fare Pinduoduo, che si è ritrovato a fare i conti con colossi come Alibaba (NYSE:BABA) e JD.com (NASDAQ:JD).
Fonte: Investing.com
Alphabet (NASDAQ:GOOGL), allora nota semplicemente come Google, aveva segnato il record per il più breve periodo di tempo dalla fondazione ad aver registrato ricavi da 10 miliardi di dollari. Ci aveva messo otto anni.
C’è da dire che Pinduoduo, originariamente fondato come distributore del settore agricoltura, è la startup più di successo di tutti i tempi. Tuttavia, la società, malgrado il rally seguito agli utili venerdì scorso, è scambiata ad appena 32x i profitti rivisti su 12 mesi.
Ci sono dei motivi per questo multiplo così basso. Ciononostante, il titolo sembra troppo economico, quantomeno per gli investitori che vogliono correre il rischio di possederlo.
Un report sugli utili straordinario
Raramente si vede una società battere le attese sugli utili più di quanto abbia fatto Pinduoduo nel secondo trimestre. Gli analisti si aspettavano ricavi di 23,62 miliardi di yuan; i risultati sono pari a 31,44 miliardi di yuan, un terzo più alti. La stima sugli utili rivisti delle ADR (American Depositary Receipt, lo strumento scambiato sulle piazze statunitensi, che rappresenta quattro azioni ordinarie) era di 2,75 yuan; Pinduoduo ne ha guadagnati 7,54.
La cosa importante di questo successo è quello che le previsioni, e i risultati, significano per gli affari. Gli analisti si aspettavano un aumento del fatturato di meno del 3%; è aumentato del 36%. Gli stessi analisti si aspettavano un calo dei profitti; al contrario, sono più che triplicati.
Il motivo per cui gli analisti si aspettavano una crescita tiepida è duplice. Innanzitutto, pressioni macroeconomiche e continui lockdown in Cina suggerivano una domanda debole nel trimestre. Ma, soprattutto, Pinduoduo ultimamente aveva registrato un tasso di crescita piuttosto tiepido.
Nel Q1, il fatturato era salito di appena il 7% su base annua, dopo un rialzo del 3% nel quarto trimestre del 2021. Sicuramente hanno contribuito i fattori macroeconomici, ma anche l’e-commerce in live-streaming, con in testa Douyin di ByteDance (la versione cinese di TikTok).
Il Q2 rovescia l’idea che Pinduoduo sia rimasto indietro. E questo dovrebbe far focalizzare gli investitori sulle recenti buone notizie, compresa l’entrata sul mercato statunitense ed un potenziale accordo che permetterebbe di evitare un delisting dagli USA.
Cosa va storto
In altre parole, il recente rally potrebbe benissimo continuare. La domanda è: cosa potrebbe fermarlo?
Un chiaro rischio è che il Q2 sembra essere un’eccezione. I dirigenti hanno sottolineato nella call che le spese sono state inferiori alle attese. I margini di profitto da qui in avanti non sembrano tanto straordinari come il 27,7% registrato nel trimestre. A 32x gli utili passati, ovviamente l’ipotesi rialzista non salta, ma è possibile che la sfida sul medio termine posta da Douyin ed altri rivali continui nel secondo semestre del 2022 ed oltre.
La Cina stessa resta un rischio. La banca centrale cinese sta tagliando i tassi di interesse tra i dati economici deboli e il mercato immobiliare del paese sta peggiorando. I timori di un “atterraggio brusco” per la Cina persistono da anni, se non decenni, ma è possibile che il paese sia destinato a vivere un’importante difficoltà macroeconomica.
Infine, c’è la natura del titolo Pinduoduo. Come BABA, PDD non rappresenta la proprietà della società, ma piuttosto un’entità a interesse variabile (VIE) con sede nelle Isole Cayman. Questa struttura minimizza i diritti dei titolari delle ADR, e nel peggiore dei casi potrebbe diventare una battaglia politica nella rivalità USA-Cina.
Pinduoduo non è la sola ad usare una struttura VIE (nata per aggirare le restrizioni governative cinesi sulla proprietà estera). Gli investitori della maggior parte dei titoli cinesi corrono un rischio simile.
Ecco il punto. Per alcuni investitori, la Cina al momento è da evitare. Ma, se un investitore intende investire nel paese, è difficile trovare una scelta migliore di PDD.
Nota: Al momento della scrittura, Vince Martin non ha posizioni su nessuno dei nomi menzionati.