Bentornati all’appuntamento con Virtual Certificates Portfolio. La settimana si è conclusa col giorno delle tre streghe e con la scadenza dei certificati del 16 Giugno, che mi hanno visto incassare i rispettivi bonus, così come preventivato nel mio articolo precedente.
Giunti al giro di boa dell’anno, diventa quindi importante andare a tracciare un possibile scenario operativo e le conseguenti linee guida che influenzeranno le mie scelte nella seconda parte del 2017, in tema di certificati. A tal fine, propongo una veloce analisi del Ftse Mib:
Innanzi tutto è importante capire dove si stanno muovendo i prezzi, su di un grafico giornaliero: tracciando i livelli di Gann dai massimi 2015 ai minimi 2016, è possibile notare come l’andamento del Ftse Mib sia molto tecnico e “senta” molto i livelli importanti. Il top di quest’anno è stato toccato con precisione sul 75% mentre l’attuale correzione ha trovato una base proprio sul 62.5%. Abbiamo quindi due target di rialzo molto precisi a 23.000 (87.5%) e 24.200 (100%) che rappresenta anche l’obiettivo più ambizioso per la fine dell’anno. I supporti sono invece 19.800 (50%) e 18.500 (37.50%).
In questo ulteriore grafico daily, ho invece inserito l’Average True Range (tarato a 21 periodi), al fine di ottenere un colpo d’occhio circa la volatilità, che ormai da Novembre 2016 si mantiene su valori estremamente bassi. Questo elemento, se da un lato rappresenta un elemento di stabilità, dall’altro pone qualche nube all’orizzonte, data l’assenza di correzioni importanti negli ultimi 8 mesi e l’avvicinarsi di Luglio ed Agosto, che sono mesi storicamente piuttosto volatili. E’ quindi lecito attendersi maggiore turbolenza con l’avanzare dell’estate.
Questo grafico del Ftse Mib tracciato con time-frame settimanale, mostra come l’RSI (taratura classica a 14 periodi), proponga una lettura di iper comprato, che potrebbe significare correzione imminente. I superamenti della quota di 70, hanno prodotto in passato delle correzioni piuttosto significative, come evidenziato dalle linee verdi orizzontali.
Alla luce di queste considerazioni, potrei dedurre che la bassa volatilità abbinata ad un iper comprato settimanale del Ftse Mib, possa comportare l’avvio di una fase ribassista la cui intensità sarà tutta da verificare.
Ciò nonostante, strutturalmente il nostro indice pare avere tutta l’intenzione di andare a chiudere il 2017 su nuovi massimi come testimoniano il recupero del 62.5% e del 75% di Gann. Aggiungerei anche la statistica per la quale se un indice conclude con segno positivo, la prima seduta, la prima settimana ed il primo mese di contrattazioni, allora l’anno borsistico tende ad evolversi a rialzo ed a chiudere in prossimità dei massimi annui.
Ecco quindi che lo scenario è tracciato: incremento di volatilità nei mesi estivi (quindi da qui a fine Agosto/Settembre), con correzione del Ftse Mib difficilmente stimabile, cui tuttavia è possibile dare un primo target price a 20.000/19.800 (area psicologica e chiusura del gap “Macron”). Ripartenza probabile nel mese di Ottobre grazie alla stagionalità positiva legata all’ultimo trimestre dell’anno ed alle suddette considerazioni di ordine statistico.
Sulla base di questa ipotesi (la cui possibile concretizzazione andrà valutata settimanalmente) andrò a selezionare certificati, sulla base di alcune linee guida prudenziali, che mi accompagneranno indicativamente fino al termine di Agosto:
1_Stabilità: sarà importante iniziare a selezionare sottostanti rappresentanti i cosiddetti “titoli difensivi”. L’incremento di volatilità infatti potrebbe colpire i titoli che più beneficiano delle fasi bullish, e che meglio hanno performato. Sarà quindi necessario cercare quei titoli che hanno corso meno, ma che hanno anche dimostrato di “tener botta” durante le fasi più turbolente.
2_Brand: al di la delle considerazioni di carattere tecnico, gli operatori favoriscono sempre (e giustamente) i migliori marchi ed i leader del mercato. Sarà quindi fondamentale valutare opportunità su sottostanti legati ai brand più rilevanti a livello mondiale.
3_Utilizzo dei livelli tecnici: in caso di incremento di volatilità e di correzione più intensa del mercato, sarà utile andare a studiare con dovizia di particolari anche il timing di entrata sui certificati, dato che sfruttare la semplice inerzia di un trend favorevole non basterà più. I titoli a maggior capitalizzazione (come Intesa (MI:ISP), Fiat (MI:FCHA), Eni (MI:ENI)) sono anche quelli che normalmente reagiscono meglio dal punto di vista tecnico, e che con tutta probabilità consentiranno di effettuare entrate in posizione più precise.
4_Effetto “Smussatura” degli indici: concetto ampio ma semplificabile, dato che gli indici rappresentano medie del paniere di titoli (e quindi hanno un effetto smussato con movimenti meno repentini e marcati), sarà importante andare a selezionare certificati aventi per sottostante indici azionari piuttosto che settoriali. In questo modo sarà possibile limitare i rischi di una potenziale esplosione di volatilità.
Nelle prossime settimane mi muoverò quindi con l’obiettivo di proteggermi adeguatamente. I certificati che rimangono in portafoglio, aventi scadenza Dicembre 2017 sono tutti ben impostati; non ho quindi necessità di aumentare sostanzialmente i ritorni, quanto piuttosto di cautelarmi e difendere (soprattutto nei prossimi tre mesi) il rendimento potenziale del mio portafoglio, che attualmente è stimato in un 6.50% annuale.
Per chi non ne fosse al corrente, vorrei sottolineare che da quest’anno, il servizio Outlook Ftse Mib & Virtual Certificates Portfolio, si è arricchito della creazione di un webinar gratuito mensile.
La sesta lezione, che si terrà Giovedì 29 Giugno (ore 18:00-19:00), sarà incentrata sulla analisi algoritmica, ovvero sull’utilizzo di indicatori ed oscillatori al fine di supportare analisi di mercato e decisioni operative. Il link per l’iscrizione al nuovo webinar verrà trasmesso come sempre tramite newsletter.
Buon trading a tutti e appuntamento al prossimo articolo!