Prysmian (MI:PRY) [PRY.MI], leader mondiale nei cavi, sta per chiudere una settimana negativa (-4% finora), interrompendo il rimbalzo messo a segno nelle 3 precedenti (+12%). Ora perde il 4,2% a 16,42 euro.
Newsflow. I prezzi dell'azienda cinese Yangtze Optical, quotata ad Hong Kong hanno segnato nuovi minimi di periodo, arrivando a perdere il 45% dai top segnati a metà febbraio (-20% da inizio anno). A fine aprile l'azienda aveva lanciato un profit warning sui conti del I trimestre. L'effetto negativo su Prysmian è abbastanza limitato dal punto di vista finanziario. Il rischio è più in prospettiva: i produttori cinesi di cavi, vista la saturazione del loro mercato, potrebbero aggredire i mercati europei.
Dagli Uffici Studi. Negli ultimi mesi, i principali uffici studi hanno tagliato target e raccomandazioni, in precedenza molto benevoli su Prysmian. Al momento, il consenso raccolto da Bloomberg evidenzia un target medio fondamentale a 20 euro, con il 60% delle raccomandazioni ancora positive. Websim-Intermonte è stata tra le prime ad avere una visione prudente sul titolo (ora abbiamo target a 15 euro).
Performances. La performance da inizio anno torna in negativo a -3% (+14% il Ftse Mib), dal massimo a +13% di febbraio. Lo scorso anno perse il 36% (-16% il Ftse Mib).
Graficamente, l'uptrend in corso dal 2009 (avviato da 5,55 euro) ha segnato i massimi assoluti a 29,17 euro per poi avviare la fase correttiva ancora in corso.
Quadro di breve termine. Crediamo che i prezzi ritornino sui supporti in area 15 euro, zona dalla quale son partiti i rimbalzi di dicembre 2018 e lo scorso aprile. Questa volta i rischi crescono: in caso di cedimento, il supporto significativo successivo passa per 12 euro. Meglio non avere il titolo in portafoglio.
Operatività multiday. L'analisi tecnica, dopo aver accompagnato il titolo in area 17 euro, ha attivato una strategia multiday SHORT da 16,70 euro. Maggiori dettagli operativi nella scheda tecnica.
PRYSMIAN