Settimana molto interessante per la coppia EUR/USD, che dopo i minimi raggiunti intorno a 1.06 della scorsa settimana, è riuscita a reagire innescando una buona reazione dai supporti.
Al momento, guardando il grafico giornaliero, ci troviamo leggermentte in ipercomprato, ma questo valore dovrebbe avere una valenza minore durante la sessione odierna (venerdi). Detto questo, se facciamo un passo indietro, grazie all'analisi del COT, vediamo che gli operatori, hanno chiuso le posizioni nette corte durante la scorsa settimana, e questa sera ci aspetta l'ultimo risultato (in proiezione settimanale).
La coppia sembra suscitare sempre meno interesse negli operatori (carry trade). Nell'ambito della finanza internazionale il carry trade è la pratica speculativa consistente nel prendere a prestito del denaro in paesi con tassi di interesse più bassi, per cambiarlo in valuta di paesi con un rendimento degli investimenti maggiore in modo sia da ripagare il debito contratto sia da ottenere un guadagno con la medesima operazione finanziaria.
Solitamente per mettere in atto un'operazione di carry trade vengono scelte monete che godono di un cambio stabile nel tempo mentre l'investimento è rivolto a strumenti a basso rischio, quali titoli di Stato.
È possibile fare un esempio di operazioni di questo genere prendendo a riferimento la situazione economica del Giappone nei primi anni 2000: in questo caso gli investitori stranieri operavano in un mercato che presentava, in maniera pressoché stabile (1996-2007), un tasso di cambio dollaro statunitense/yen di 1/120 e un tasso di interesse dello 0,25%: il disallineamento dei tassi rispetto alla media internazionale consentiva di prendere a prestito denaro in yen ad un "prezzo" molto basso, di cambiarlo in valute straniere che venivano investite in titoli di stato o altri strumenti finanziari a rischio nullo e che presentavano un rendimento del 3% o superiore.
L'investitore guadagnava, in tal modo, sul differenziale fra i tassi di interesse: scaduto il titolo di stato, il denaro veniva infatti riconvertito dalla moneta straniera in yen per pagare il debito contratto in Giappone.
Per l'investimento finanziario non è rilevante che il tasso di cambio sia a favore o meno di quella straniera, purché sia stabile nel tempo e resti sostanzialmente invariato dal momento in cui viene contratto il prestito a quello in cui si viene restituito.
Cosa attendersi durante la sessione odierna?
Dal punto di vista tecnico, la coppia non offre molte opportunità di trading nell'intraday, ma dopo il bel rally innescato durante la sessione di ieri, è possibile attendersi qualche pullback, e nel video ho cercato di condividere qualche area di supporto. Un aspetto interessante è che la coppia è tornata bullish sui time frame minori (intraday), mentre mantiene ancora una tendenza leggermente ribassista sul grafico giornaliero.