Ultime Notizie
Investing Pro 0

Quando si fermerà la crescita dei tassi? E quanto a lungo rimarranno alti?

Da Antonio TognoliMercati azionari17.03.2023 08:45
it.investing.com/analysis/quando-si-fermera-la-crescita-dei-tassi-e-quanto-a-lungo-rimarranno-alti-200460940
Quando si fermerà la crescita dei tassi? E quanto a lungo rimarranno alti?
Da Antonio Tognoli   |  17.03.2023 08:45
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo articolo è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
 
 Ieri le richieste settimanali USA dei sussidi alla disoccupazione sono risultate inferiori alle attese (192k contro 205k stimato) e in flessione rispetto alla scorsa settimana, pari a 212k. Peggio delle aspettative è risultato in PhillyFed di marzo (-23,2 punti contro -15,6 atteso), ma leggermente meglio del dato di febbraio (-24,3 punti).
 
Nulla che non fosse nelle attese dalla BCE, che ha alzato i tre tassi di interesse di riferimento di 50 bp, al fine di assicurare un veloce ritorno dell’inflazione al 2%. Con effetto 22 marzo i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno quindi alzati al 3,5%, al 3,75% e al 3% rispettivamente. Nel comunicato stampa, così come ci aspettavamo, la BCE ha voluto confermare il proprio approccio flessibile, dichiarando che le future decisioni di politica monetaria saranno funzione della valutazione delle prospettive di inflazione desunte dai dati che via via saranno resi noti.
 
La BCE non ha mancato di fare accenno all’attuale crisi bancaria, dicendo di stare attentamente monitorando le tensioni in atto sui mercati. Nel confermare che al momento non esiste una crisi di liquidità in Europa, ha inoltre ricordato che il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di una buona capacità di tenuta con solide posizioni di capitale e liquidità. Tuttavia qualora la crisi dovesse aggravarsi e interessare l’Eurozona, la BCE dispone comunque di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario al fine di preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria.
 
Ieri erano inoltre attese le revisioni delle stime economiche. Secondo le nuove stime della Bce l'inflazione scenderebbe in media al 5,3% nel 2023 e si ridurrebbe ulteriormente nel 2024 e 2025 al 2,9% e al 2,1% rispettivamente, pur rimanendo intense le pressioni di fondo sui prezzi. L'inflazione core è stimata raggiungere in media il 4,6% nel 2023 (livello più elevato di quello anticipato nelle proiezioni di dicembre). In seguito questa è attesa ridursi al 2,5% nel 2024 e al 2,2% nel 2025, in concomitanza con il ridursi delle spinte al rialzo dovute agli shock sul lato dell'offerta, grazie alla riapertura delle attività economiche e al manifestarsi degli effetti che la politica monetaria restrittiva è attesa avere sui consumi. Rispetto alla previsione di dicembre, la BCE si attende una crescita del PIL dell'eurozona dell'1% nel 2023 (+0,5% a dicembre) e dell'1,6% per il 2024 (+1,9% a dicembre).
 
La BCE è convinta che nei prossimi mesi la crescita dei prezzi possa frenare e arrivare, come abbiamo visto al 5,3% in media per la fine del 2023. Non siamo tuttavia così sicuri che la frenata sarà così convincente. Probabilmente dovremo aspettare il 2024 per vedere qualcosa di più concreto. E questo per diversi motivi, tra i quali:
•           la resistenza alla discesa dell’inflazione core (e infatti le stime della BCE su questa sono in aumento), che sta a significare come la crescita dei prezzi sia ormai infiltrata in gran parte dei settori produttivi e dei servizi;
•           l’effetto di “sostituzione” dei fornitori cinesi con fornitori di altre zone del mondo, tra le quali Europa e America che ha fatto crescere i prezzi. La fase di sostituzione non si sta rivelando rapida nè tantomeno indolore e, una volta terminata i prezzi rimarranno probabilmente più alti ma non detto che crescano della misura attesa dalla BCE, soprattutto se riprende la domanda;
•           le politiche fiscali di sostengo al caro energia, che stanno lavorando in modo contrario alla politica fiscale, sostenendo per questa via l’inflazione;
•           in passato è stato relativamente semplice far scendere l’inflazione dai livelli molto elevati a livelli più contenuti. Molto più complesso è stato invece fare l’ultimo miglio (per esempio dal 3% al 2%).
 
Storicamente quando l’inflazione è cresciuta così tanto come è avvenuto nelle economie avanzate negli ultimi mesi, sono stati necessari diversi anni perché potesse ritornare a livelli accettabili. In un recente report Merryl Lynch ha analizzato quanto tempo è stato necessario negli ultimi quarant’anni perché l’inflazione tornasse al 2% dopo aver superato un livello del 5%. La risposta è stata 10 anni.
 
I mercati stanno però scommettendo in una rapidissima disinflazione, mai avvenuta nella storia economica recente e soprattutto senza che si verificasse una profonda fase di recessione. Ma c’è sempre una prima volta. L’incertezza però continua. E non potrebbe essere altrimenti con una guerra in corso e con il sistema bancario di una delle più grandi economie del pianeta con una regolamentazione a maglie larghe. Per i mercati Europei, che sono sempre BCE dipendenti, diventa quindi cruciale chiedersi dove andranno a finire i tassi di interesse nel 2023?
 
L’aumento dei tassi potrebbe infatti fermarsi al 4%, livello che rappresenterebbe una sorta di compromesso tra la necessità di ridurre la corsa dei prezzi e portare il sistema economica verso un soft landing. Ma potrebbe anche raggiungere livelli più elevati e compatibili con il “portare l’inflazione rapidamente all’obiettivo del 2%”. Soprattutto se la crescita dei prezzi in Europa dovesse superare nel corso del 2023 il 6% in media e rimanere stabilmente sopra di quella degli USA. Occorrerà pero fare i conti con la crisi del sistema bancario d’oltre oceano.
 
Sempre meno chiara appare anche la durata dello squilibrio economico per riportare l’inflazione al livello obiettivo e quale sarà il tasso reale compatibile con una crescita economica sostenibile nel lungo periodo. Ovviamene questo aspetto è fondamentale per cercare di capire le performance dei mercati finanziari nei prossimi mesi.
 
Rimaniamo convinti che il 2023 possa portare interessanti opportunità di investimento. Per esempio in tutte quelle società il cui prezzo già scontano la contrazione registrata dai rispettivi settori di appartenenza. Nell’incertezza è comunque possibile individuare società nelle aree tecnologiche, dei consumi e industriali che stanno già scontando un rallentamento significativo. Ai livelli attuali di prezzo, una buona parte di titoli di questi settori crediamo offra un rischio/rendimento interessante.
 
Nella crescente incertezza, di una cosa siamo ci sentiamo confidenti: il prossimo decennio di leadership del mercato azionario sarà probabilmente molto diversa da quanto visto recentemente: il picco della globalizzazione, l’onshoring e i crescenti rischi geopolitici stanno creando cambiamenti strutturali significativi all’interno dell’economia Europea e questo contribuirà a tenere mediamente più elevati i tassi di interesse e l’inflazione rispetto agli ultimi 10 anni. La maggiore consapevolezza della disruption tecnologica, che ha costituito uno dei maggiori talloni d’Achille delle aziende value negli ultimi dieci anni, contribuirà probabilmente a sostenerne gli utili. Questi cambiamenti avvantaggeranno le società con flussi di cassa a breve termine.
 
 
 
 
Quando si fermerà la crescita dei tassi? E quanto a lungo rimarranno alti?
 

Articoli Correlati

Quando si fermerà la crescita dei tassi? E quanto a lungo rimarranno alti?

Inserisci un commento

Guida sui Commenti

Ti consigliamo di utilizzare i commenti per interagire con gli utenti, condividere il tuo punto di vista e porre domande agli autori e agli altri iscritti. Comunque, per mantenere alto il livello del discorso, ti preghiamo di tenere a mente i seguenti criteri :

  • Arricchisci la conversazione
  • Rimani concentrato. Pubblica solo materiale che è rilevante all'argomento in discussione.
  • Sii rispettoso. Anche le opinioni negative possono essere trattate in modo positivo e diplomatico.
  • Utilizza lo stile standard di scrittura. Includi la punteggiatura,con lettere maiuscole e minuscole.
  • NOTA: messaggi contenenti spam, messaggi promozionali, link o riferimenti a siti esterni verranno rimossi.
  • Evita bestemmie, calunnie e gli attacchi personali rivolti a un autore o ad un altro utente.
  • Saranno consentiti solo commenti in Italiano.

Autori di spam o abuso verranno eliminati dal sito e vietati dalla registrazione futura a discrezione di Investing.com.

Scrivi I tuoi pensieri qui
 
Sei sicuro di voler cancellare questo grafico?
 
Posta
Pubblica anche su
 
Sostituire il grafico allegato con un nuovo grafico?
1000
La tua possibilità di commentare è stata sospesa per via di report negativi da parte di altri utenti. La tua situazione sarà controllata dai nostri moderatori.
Attendi un minuto prima di commentare di nuovo.
Grazie per aver commentato. Il commento è in attesa di approvazione da parte dei moderatori. Il commento sarà pubblicato sul nostro sito non appena approvato.
Commenti (5)
Marco Antonio
Marco Antonio 19.03.2023 16:42
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo commento è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
scusi ma storicamente, l'inflazione è salita per altri motivi
Warren Litio
Warren Litio 17.03.2023 16:24
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo commento è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
Articolo composto da un copia incolla di uno vecchio.
Maurizio
Maurizio 17.03.2023 14:34
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo commento è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
quando nelle banche non ci saranno più i risparmi degli italiani....
Fabio Borsato
Fabio Borsato 17.03.2023 14:32
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo commento è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
a fatto bene ad alzare i tassi poi se scappano non li riprendi più e l'inflazione non si ferma.
Stefano Meneghetti
Stefano Meneghetti 17.03.2023 11:15
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo commento è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
 
Sei sicuro di voler cancellare questo grafico?
 
Posta
 
Sostituire il grafico allegato con un nuovo grafico?
1000
La tua possibilità di commentare è stata sospesa per via di report negativi da parte di altri utenti. La tua situazione sarà controllata dai nostri moderatori.
Attendi un minuto prima di commentare di nuovo.
Allega un Grafico ai Commenti
Conferma blocco

Sei sicuro di voler bloccare %USER_NAME%?

Confermando il blocco tu e %USER_NAME% non potrete più vedere reciprocamente i vostri post su Investing.com.

%USER_NAME% è stato aggiunto correttamente alla lista di utenti bloccati

Poiché hai appena sbloccato questa persona, devi aspettare 48 ore prima di bloccarla nuovamente.

Segnala questo commento

Considero questo commento come:

Commento contrassegnato

Grazie!

La tua segnalazione è stata inviata ai nostri moderatori che la esamineranno
Registrati tramite Google
o
Registrati tramite email