A prima vista, i commenti del presidente della Commissione Europea Jean Claude Junker sul “conto molto salato” per la Brexit sembra un avvertimento disperato.
In realtà, secondo noi le sue parole rafforzano l’ipotesi che una Brexit “morbida” sia l’unica via realistica. In un discorso di fronte al parlamento federale belga, Junker ha detto che il Regno Unito dovrà affrontare “negoziati duri” e che non “ci saranno sconti, né operazioni a costo zero”.
A spanne, si parla di pagamenti ulteriori all’UE pari a 60 miliardi di euro.
Soldi che saranno utilizzati per gli impegni di spesa britannici durante la sua permanenza. È improbabile che il regolamento del divorzio avverrà con un pagamento unico, ma che vi saranno invece pagamenti regolari che consentiranno al Regno Unito di essere profondamente coinvolto nelle questioni dell’UE.
Prevediamo che la Notifica del Decreto di Ritiro diventerà legge e ciò permetterà alla premier Theresa May di attivare l’Articolo 50, iniziando così il lungo processo d’uscita (malgrado le voci contrarie nel panorama politico).
Verso marzo la sterlina potrebbe essere soggetta a pressioni a vendere di breve termine, per effetto dell’incertezza legata all’Articolo 50, anche se il miglioramento dei fondamentali interni ed esterni continuerà a sostenere la ripresa economia e la forza della GBP.