Nike sta attraversando uno dei periodi più complessi della sua storia recente, ma ogni difficoltà può trasformarsi in un’opportunità.
Con un calo impressionante delle sue azioni (-48% negli ultimi 3 anni) e una performance decisamente debole nel 2023, Nike sta tentando una ripresa.
Selezionando i giusti momenti per entrare e seguendo una strategia oculata, si può essere pronti a sfruttare i futuri rialzi quando arriveranno?
Partiamo dal principio. Ecco ciò che dicevo in alcuni video e articoli a luglio 2024 analizzando il titolo "trend rialzista ventennale in pericolo dopo forte calo con formazione di un pattern testa e spalle di inversione".
Arriviamo a dicembre, le azioni di Nike hanno continuato a mostrare segnali di debolezza, con una flessione significativa che ha messo in discussione il trend rialzista ventennale. Il pattern tecnico segnalato a luglio "testa e spalle" ha confermato l’inversione del trend rialzista precedente.
Eppure, nonostante la pressione, alcuni segnali positivi hanno iniziato ad emergere. Le strategie evidenziate da ProPicks IA – come “Batti l’S&P 500” – hanno mostrato l’importanza di combinare lettura tecnica e fondamentali. Tra gli elementi chiave osservati a fine 2024 durante il webinar Pro:
- Nuova leadership con potenziale di miglioramento strategico.
- Concentrazione sull’innovazione dei prodotti a prezzi competitivi.
- Ricostruzione e rafforzamento delle relazioni con i grossisti.
- Espansione dei canali diretti al consumatore e digitali.
- Mercato in crescita per l’abbigliamento sportivo a livello globale.
Durante l’evento Investing Napoli di marzo, ho riacceso i riflettori su uno dei titoli che ho più rincorso nel 2024 (per sfruttare a pieno l’inversione rialzista) e che oggi ProPicks IA ci ha nuovamente segnalato.
La situazione oggi
Nel 2024, la situazione di Nike è stata tutt’altro che semplice. Le azioni dell’azienda hanno registrato una flessione di ben -37,8% nell’ultimo anno, con una perdita di circa il 24% da inizio anno. Le previsioni per l’anno fiscale 2025 non sono rosee, con ricavi in calo del -10,7% e un utile per azione in contrazione di -32,3% nel Q3 2025. Un quadro che potrebbe sembrare scoraggiante per che si trova davanti a numeri tanto negativi.
Eppure, come facevo notare all’evento live, che proprio nei momenti di maggiore sfiducia è utile ricordare un principio fondamentale: ogni crisi porta con sé i semi della ripartenza.
Nike ha una forza che pochi brand nel mondo possiedono: la sua liquidità e una solida reputazione globale. Con 23 anni consecutivi di aumenti nei dividendi, ha costruito una struttura economica robusta che la rende resiliente alle difficoltà temporanee. La sua capacità di generare profitti con un ROE del 40,1% è indicativa della solidità del modello di business.
Strategia Graduale
In questo momento, secondo il mio approccio, la strategia migliore per costruire una posizione su Nike non sia quella di fare un investimento massiccio "tutto in una volta". Nike ha bisogno di tempo per stabilizzarsi e per recuperare terreno. Il percorso ottimale è quello di entrare gradualmente "costruire la posizione", in modo tale da sfruttare le oscillazioni di mercato senza esporsi eccessivamente ai rischi.
Cosa potrebbe favorire la ripresa?
- Innovazione e Nuovi Prodotti: Nike ha sempre fatto della innovazione uno dei suoi punti di forza. Dalla tecnologia nelle scarpe da corsa alla personalizzazione dei prodotti, l’azienda ha la capacità di lanciare linee che creano un impatto significativo nel mercato.
- Gestione dell’Inventario: Una delle problematiche più rilevanti degli ultimi periodi è stata l’eccesso di inventario. Se Nike riuscirà a ottimizzare la gestione del magazzino, riducendo gli stock inutilizzati e migliorando i margini, si apriranno possibilità di crescita anche sul fronte finanziario.
- Mercato Cinese: Nike è fortemente esposta (18% delle calzature e 16% dell’abbigliamento proviene dalla Cina), rappresenta una parte consistente delle sue future opportunità di crescita. Il recupero in questa regione potrebbe essere uno dei driver più potenti per la ripresa dei ricavi.
- I dazi di Trump: Nike e altri produttori di calzature (Adidas, Under Armour, Puma) hanno formalmente richiesto esenzioni dai dazi all’amministrazione Trump. Il settore calzaturiero già affronta tariffe elevate - fino al 37,5% sulle scarpe per bambini. Quindi la risoluzione di nuovi dazi reciproci potrebbe essere un driver molto positivo.
I primi segnali arrivano?
Al di là dei fondamentali aziendali, i segnali tecnici sul breve termine stanno suggerendo che potrebbe essere arrivato il momento giusto per entrare. Gli indicatori tecnici mostrano segnali "strong buy" sui timeframe più brevi (1 ora – 1 giorno), suggerendo che il titolo risulta essere pronto a un rimbalzo tecnico. Se guardiamo nuovamente il grafico "la situazione oggi" si può notare che i precedenti minimi sono stati un forte segnale Buy - il titolo nei mesi successivi ha registrato un +25% . La storia si sta nuovamente ripetendo? Le azioni Nike sono predisposte a registrare un primo recupero anche in seguito ai recenti sviluppi nella leadership aziendale e alle modifiche interne:
- Il 5 maggio, NIKE ha annunciato che Heidi O’Neill, Presidente Consumer, Product & Brand, si ritirerà dopo 26 anni con l’azienda.
- Il CEO Elliott Hill sta riorganizzando dividendo le responsabilità di O’Neill in tre ruoli separati: Consumer and Sport, Marketing, e Product Creation, che include Innovation e Design.
Il rialzo del 2,7% registrato ieri, che ha portato il prezzo a $58,58, è un esempio di come la domanda stia riprendendo piede, nonostante le sfide a lungo termine. Con un target price medio degli analisti che si attesta a $73,86, c’è un potenziale rialzo del 21% a partire dai livelli attuali, mentre il Fair Value medio si attesta a $68,39 (+16,69%) rendendo questa una potenziale opportunità di guadagno interessante per chi ha la capacità di guardare al lungo periodo:
- Orizzonte d’investimento: Medio termine (3-5 anni).
Le previsioni per Nike indicano una ripresa più solida solo a partire dai prossimi anni. Gli analisti non prevedono un cambiamento significativo nella performance fino almeno al FY2027. Di conseguenza, una crescita graduale nei prossimi 12-24 mesi, con i catalizzatori giusti citati prima.
Oggi, per chi è disposto ad aspettare e ad accumulare lentamente, Nike offre una finestra temporale favorevole per costruire una posizione a basso costo medio, che potrà essere sfruttata quando il mercato tornerà a guardare con ottimismo la società.
Opportunità
Credo che Nike oggi non è un’operazione per chi cerca guadagni rapidi, io la seguo da circa un anno, ma per chi è disposto ad avere un orizzonte medio-lungo termine. La strategia graduale è la chiave per chi vuole ridurre il rischio e massimizzare il potenziale di guadagno nei prossimi anni.
Nike potrebbe essere una delle opportunità più allettanti del 2025. Sfruttare il calo del prezzo, la stagione estiva debole e i cambiamenti interni di Nike potrebbe rivelarsi una mossa vincente.
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"Quest’articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all’investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l’acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell’investitore".