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Rischio "zero"? Perchè non esiste più da 10 anni (ed è un problema)

Pubblicato 05.01.2022, 08:20
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Me lo ricordo ancora, quando lavoravo in Deutsche Bank AG (DE:DBKGn), nel 2014: Pronti contro termine, 4% a 6 mesi.

Fantastico…

Conti deposito al 3% senza vincoli, titoli di Stato comprati sotto la pari (prezzo inferiore a 100), con cedole del 3-4%, da portare tranquillamente a scadenza con l’inflazione allo zero virgola.

Rendimenti BTP10 anni Fonte: Investing.com

Poi in pochissimi anni, è cambiato tutto! Le Banche Centrali hanno praticamente azzerato il valore del denaro, con i tassi di riferimento nulli, gli acquisti illimitati di bond sui mercati, la stampa di moneta senza freni e l’indebitamento pubblico e privato alle stelle.

Debito globale pubblico e privato: fonte IMF

Questo da un lato è stato molto utile, soprattutto negli ultimi 2 anni, unitamente agli stimoli fiscali, per impedire al mondo di finire in una nuova crisi economica (oltre che sanitaria) per il blocco mondiale totale dovuto al Covid.

Le conseguenze di ciò, dall’altro lato, le abbiamo viste negli investimenti finanziari:

  • Valutazioni Bond: massimi storici (spread ai minimi)
  • Valutazioni azionarie: massimi storici

Il punto è che adesso anche l’inflazione è ritornata prepotentemente. E se diamo per buoni i valori attuali (diciamo 2% zona Euro, 6% zona USA), allora abbiamo un problema!

Eh si, perché il primo obiettivo di un investitore non dovrebbe essere guadagnare e basta, ma dovrebbe essere guadagnare IN TERMINI REALI! Spiegato semplice, te ne fai poco del tuo 1% garantito se dopo 1 anno il pane è salito del 2%, perché comunque non te lo potrai permettere.

Questo mi preoccupa parecchio, perché molti investitori alle prime armi, in questi “mercati facili”, sono entrati alla cieca, comprando le meme stock, comprando senza logica sulla base dell’influencer di turno, convinti di essere nel giusto perché “tutti fanno così” (l’effetto gregge della finanza comportamentale).

Quindi dove sta il problema? Il problema sta nel fatto che una volta esisteva il rischio zero, il “parcheggio di liquidità” (conti deposito, PCT, gestioni separate ramo primo libretti postali), e quindi era possibile creare un portafoglio equilibrato che generasse un rendimento adeguato CORRETTO PER IL RISCHIO.

La situazione di oggi è preoccupate perché tanti investitori sono convinti che il nuovo rischio zero SIA IL MERCATO AZIONARIO! Investo nei Faang perché tanto salgono sempre (Apple Inc (NASDAQ:AAPL) ieri ha superato il valore di 3 Trilioni di Dollari).

Spinti dalla ricerca ossessiva di rendimento, l’asticella si è completamente spostata in favore di quest’ultimo al discapito del rischio.

Ci tengo a specificare una cosa: io sono il primo a credere nel valore del mercato azionario NEL TEMPO, ma a patto di investire essendo ben consapevoli dei rischi.

Purtroppo però molti investitori non hanno ancora conosciuto questo elemento nei propri portafogli (il Drawdown peggiore per lo S&P500 nel 2021 è stato intorno al 5%), e quando lo scopriranno sulla propria pelle sarà troppo tardi.

Non ci sono pasti gratis nei mercati, MAI! Da qualche parte il conto viene presentato sempre, vuoi in termini di perdita di potere di acquisto (come oggi su bond e liquidità), oppure come rendimenti reali attesi futuri negativi (vedi immagine sotto), a causa di valutazioni eccessivamente elevate.

Rendimenti attesi futuri Asset class, Fonte Hussman SA

Consci di come funzionano le cose, allora si costruisce una strategia in linea con i propri obiettivi ed intelligente.

Senza questi elementi, investire diventa come giocare al Casinò, con una “leggerissima” controindicazione: alla fine il banco vince sempre!

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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"

Ultimi commenti

Chiaro nell’analisi come sempre! Ottimo articolo
Affinché il male trionfi, bisogna che i buoni rinuncino alle loro azioni...per cui...vendetele a me...😁
ottima esposizione....
ottime argomentazioni
Il rischio zero non c'è neanche a fare il pippi' pluse
Ritengo le analisi e le riflessioni, circa la gestione dei propri portafogli, molto equilibrate e intelligenti. Anche l'attenzione da porre verso le facili promesse e illusioni secondo me denotano serietà e competenza della persona. Quindi continuerò a seguire volentieri con interesse gli articoli che vorrà pubblicare.
Alternativa?
ignorando l’inflazione.Sedersi ed aspettare è ignorare che il tempo passa.
 bene, ed allora si accomodi al tavolo, ma attento può farsi male più di quello che perderebbe con l'inflazione: io sono un keynesiano, a reputo la liquidità come una forma di riserva di valore.
mi hanno tolto tutti i numeri dispari dal tavolo verde. Non mi interessa “cosa esce” se so cosa non puó uscire.
articolo interessante, con argomentazioni interessanti. Io che in storia economica ho conseguito pure la lode, non ricordo nessun momento storico che abbia visto un insieme di tante criticità economiche finanziarie. Problemi dal lato dell'offerta, ma anche dal lato della domanda: da qui l'inflazione galoppante che ci aspetta. Problemi di eccesso di risparmio (cronico ormai) ma anche impossibilità di allocarlo in modo equilibrato: mercati equity ai massimi storici con squilibri finanziari fuori controllo. Ragazzini che comprano titoli per moda. Beh forse abbiamo trovato il modo per erodere quell'eccesso di risparmio: si trasferirà dai privati ai bilanci degli intermediari finanziari. Sarei curioso di sapere chi sta comprando in questi giorni?! Alla fine credo che quelli più equilibrati sono gli italiani che hanno parcheggiato 2000 miliardi di euro nei propri conti correnti: ma con un'inflazione galoppante anche loro saranno chiamati a pagare, sempre meno di eventuali storni improvvisi!
Perché non si parla del vaccino covaxin e la Fda ha sospeso l’eventuale approvazione????
perchè si parla di finanza
Prossimamente un’analisi su questo, ma dai…,
Comprare Apple o microsoft cosa può succedere?
Non agitatevi se i vostri rendimenti son più bassi dell’inflazione. Cercando rendimenti più alti magari finite per perderci. L’inflazione poi è una media statistica.
riposizionamento verso beni di consumo ciclici finanza immobiliare e minerali
Mai esistito il rischio zero.
Mi rassicura che qualcuno che ha lavorato in Deutsche Bank dica che 10 anni fa esisteva il rischio zero. Lehman Bros 2009... mah... titoli acchiappa click anche qui
Tutto molto chiaro, spesso è così, ma è fine a se stesso.
soluzione? una buona pianificazione innanzitutto. se le siamo che i mercati azionari sono tirati allora non entrare con capitali importanti ma fare un bel Pac. non si sbaglia mai! in caso di storni pesanti utilizzare semmai le riserve concordate in sede di pianificazione. e poi.... tanta tanta pazienza.
Ok, ma manca il finale
Il problema è chiaro. Ma non viene suggerito un rimedio. Quindi l'articolo risulta inutile ai miei fini.
L'investitore è una professione. Avere un pool di titoli e aspettare lì senza fare niente non ha mai funzionato. Bisogna approfittare delle opportunità giornaliere e se il caso chiudere le posizioni lunghe se cambiano le condizioni
poi ci sono i professori che leggono i libri, studiano le strategie ma non agiscono mai. E quando perdono i soldi è sempre colpa degli altri. Questi si chiamano investitori 🎏🐟 pescecani.....
ci sono così tante categorie che potremmo scrivere un libro. E poi lo vendiamo su Amazon
Condivido Rosso
Ottimo articolo, ci vuole un cambiamento culturale...
oro e argento uniche soluzioni
più che oro ed argento io sarei più per un paniere di materia prime.. diversifichi e ti copri meglio
Andranno bene, lo penso anch’io
Ci farei la firma ad avere l’inflazione al 2%. A novembre nell’area euro eravamo al 4,9%!
arriva sul 3.5% e ci farà male
concordo: ricordati che l'inflazione è un fenomeno autocorrelato in ragione esponenziale
Articolo giusto, ma allora cosa si fa? C'e' gente che non e' entrata a Marzo 2020 per i problemi di economia reale riportati sul mercato azionario ed e' ormai 2 anni che si sente la stessa storia. Non dico che non ci sara' la batosta, ma una crisi finanziaria quanto conviene a questo punto e a chi conviene? E non parlo di storni... Con il tuo articolo che condivido a livello pratico, si rischia di attendere ipoteticamentre "x" anni perche' tanto sale tutto.
a questi livelli, chi è ancora rialzista, deve indovinarci ogni mattina all'apertura delle borse; chi è ribassista, gli basta indovinarci una sola volta. Io credo che sia da pazzi star dentro con questi presupposti, ed ancor più pazzi entrare. In questi ultimi mesi sono entrato più volte ma con precisi stoploss; il 31 dicembre ho liquidato tutte le posizioni in gain.. a questi livelli io non ci sto più dentro. Vero, il mercato non sarebbe mai dovuto arrivare a questi livelli... sono livelli economicamente e finanziari impossibili, come lo erano nel marzo 2020. Alla fine la verità è sempre nel mezzo... la media è sempre il miglior stimatore possibile.
Sei solo troppo pessimista, le opportunità continueranno ad esserci, non necessariamente nel mercato americano! L'indice italiano ha appena riagguantato i livelli del 2008, il Giappone non rivede i suoi massimi da oltre 30 anni, la Cina ultimamente ha perso parecchio, come le stesse small cap americane.Stare fuori dal mercato non ha mai ripagato nessuno!
 quello che te chiami pessimista, io lo chiamo realista. A parte che son felice che il mercato continui a macinare nuovi massimi visto che sono ancora in minus in più di un titolo, e non mi spiacerebbe riprendermi tutti i miei soldi. Ognuno ha la sua opinione, ma a mio avviso non vi sono più i presupposti per una crescita organica degli indici, e lo dimostra il fatto che nonostante gli occupati oltre le attese, gli indici USA non si schiodano più: siamo arrivati con il fiatone. Poi ovviamente le diverse singole storie si possono cavalcare. Io sto rientrando in cina in modo graduale, ma ricorda che se scendono gli USA, scendono tutti indistintamente. In bocca al lupo
ci saranno riposizionamento su settori a protezione inflazione immobiliare oro argento. i tassi verranno aumentati per compensare aumento materie prime.
certamente ci saranno settori che scenderanno meno e quindi nel relativo, migliori; il problema è che quando si scende, scendono comunque tutti.
fino a che non alzeranno i tassi e di conseguenza le rendite....tutto procederà così..alternative a borsa zero,...o quasi... si è deciso di percorrere questa strada che si sta autoalimentando da sola..
ma i tassi sono già in aumento... e nonostante questo la borsa continua ai massimi; ripeto, sarei molto curioso di sapere chi sta comprando... ma ho il grosso sospetto di saperlo: sono i retail, il parco buoi che sta acquistando.. e quando entrano loro significa che siamo quasi alla fine.
i tassi in aumento sarebbero credibili se fossero almeno a pari dell’inflazione. Me ne faccio poco di vedere t-bonds a 1,6-1,7% decennale se poi vedo l’inflazione annuale al 5-8%.
 attenzione, spesso si generalizza per la politica monetaria, indicandola come restrittiva con il saggio di tassi in aumento ed accomodante con tassi in discesa. Ma ormai la politica monetaria ha moltissime armi non convenzionali per restringere o allentare. Quindi non focalizziamoci solamente sui tassi di interesse. Difatti la FED sta ancora acquistando e lo fara anche per il 2022 titoli sul mercato. Comunque non dimenticate che l'inflazione è un fenomeno autocorrelato in razione esponenziale. Cosa significa? ..che se perdi controllo dell'inflazione devi stringere i tassi di interesse più che l'inflazione secondo la regola di Fisher. Tieni poi presente che non puoi far paragoni su punti della curva dei tassi differenti: un tasso sul decennale all'1,7percento può essere assolutamente coerente con un inflazione annuale del 5-8%, dipende dalla credibilità della banca centrale.
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