Me lo ricordo ancora, quando lavoravo in Deutsche Bank AG (DE:DBKGn), nel 2014: Pronti contro termine, 4% a 6 mesi.
Fantastico…
Conti deposito al 3% senza vincoli, titoli di Stato comprati sotto la pari (prezzo inferiore a 100), con cedole del 3-4%, da portare tranquillamente a scadenza con l’inflazione allo zero virgola.
Poi in pochissimi anni, è cambiato tutto! Le Banche Centrali hanno praticamente azzerato il valore del denaro, con i tassi di riferimento nulli, gli acquisti illimitati di bond sui mercati, la stampa di moneta senza freni e l’indebitamento pubblico e privato alle stelle.
Questo da un lato è stato molto utile, soprattutto negli ultimi 2 anni, unitamente agli stimoli fiscali, per impedire al mondo di finire in una nuova crisi economica (oltre che sanitaria) per il blocco mondiale totale dovuto al Covid.
Le conseguenze di ciò, dall’altro lato, le abbiamo viste negli investimenti finanziari:
- Valutazioni Bond: massimi storici (spread ai minimi)
- Valutazioni azionarie: massimi storici
Il punto è che adesso anche l’inflazione è ritornata prepotentemente. E se diamo per buoni i valori attuali (diciamo 2% zona Euro, 6% zona USA), allora abbiamo un problema!
Eh si, perché il primo obiettivo di un investitore non dovrebbe essere guadagnare e basta, ma dovrebbe essere guadagnare IN TERMINI REALI! Spiegato semplice, te ne fai poco del tuo 1% garantito se dopo 1 anno il pane è salito del 2%, perché comunque non te lo potrai permettere.
Questo mi preoccupa parecchio, perché molti investitori alle prime armi, in questi “mercati facili”, sono entrati alla cieca, comprando le meme stock, comprando senza logica sulla base dell’influencer di turno, convinti di essere nel giusto perché “tutti fanno così” (l’effetto gregge della finanza comportamentale).
Quindi dove sta il problema? Il problema sta nel fatto che una volta esisteva il rischio zero, il “parcheggio di liquidità” (conti deposito, PCT, gestioni separate ramo primo libretti postali), e quindi era possibile creare un portafoglio equilibrato che generasse un rendimento adeguato CORRETTO PER IL RISCHIO.
La situazione di oggi è preoccupate perché tanti investitori sono convinti che il nuovo rischio zero SIA IL MERCATO AZIONARIO! Investo nei Faang perché tanto salgono sempre (Apple Inc (NASDAQ:AAPL) ieri ha superato il valore di 3 Trilioni di Dollari).
Spinti dalla ricerca ossessiva di rendimento, l’asticella si è completamente spostata in favore di quest’ultimo al discapito del rischio.
Ci tengo a specificare una cosa: io sono il primo a credere nel valore del mercato azionario NEL TEMPO, ma a patto di investire essendo ben consapevoli dei rischi.
Purtroppo però molti investitori non hanno ancora conosciuto questo elemento nei propri portafogli (il Drawdown peggiore per lo S&P500 nel 2021 è stato intorno al 5%), e quando lo scopriranno sulla propria pelle sarà troppo tardi.
Non ci sono pasti gratis nei mercati, MAI! Da qualche parte il conto viene presentato sempre, vuoi in termini di perdita di potere di acquisto (come oggi su bond e liquidità), oppure come rendimenti reali attesi futuri negativi (vedi immagine sotto), a causa di valutazioni eccessivamente elevate.
Consci di come funzionano le cose, allora si costruisce una strategia in linea con i propri obiettivi ed intelligente.
Senza questi elementi, investire diventa come giocare al Casinò, con una “leggerissima” controindicazione: alla fine il banco vince sempre!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"