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La notizia di questo inizio settimana è sicuramente rappresentata dalla sanzione antitrust di 2,8 miliardi di dollari inflitta ad Alibaba Group Holdings Ltd ADR (NYSE:BABA) dalle autorità cinesi. Notizia che ha portato tutti i listini asiatici in rosso ma come spesso capita le azioni della società si sono apprezzate per un semplice motivo: la sanzione non è stata così intensa come si temeva (circa il 4,0% delle vendite). Poi sì, ciò che conta è il sentiment e gli investitori sembrano preoccupati dal fatto che Alibaba molto probabilmente non sarà l'ultimo gigante tecnologico cinese a subire sanzioni di questo tipo.
Dall'altra parte del mondo il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, in un'intervista rilasciata a 60 Minutes ha affermato che l'economia statunitense è a un "punto di svolta" e che la ripresa è bilanciata dai rischi al ribasso di un aumento dei casi di Covid-19 a livello globale.
Un'altra probabile fonte di tensione continua ad essere rappresentata dai rendimenti delle obbligazioni statunitensi, che dopo i dati PPI di venerdì (ben più alti del previsto) hanno ripreso a salire. Sebbene i mercati azionari si siano scrollati di dosso le tensioni delle scorse settimane, stamattina i futures sugli indici statunitensi hanno perso qualcosa. Questa settimana avremo aste di obbligazioni da tre, dieci e trent'anni USA e sarà interessante capire che impatto avranno sull'andamento dei rendimenti.
Sul fronte macro economico, il comparto asiatico registrerà tre annunci di banche centrali questa settimana, a partire dalla Reserve Bank of New Zealand e quella di Singapore mercoledì, seguite dalla Bank of Korea giovedì. In tutti e tre i casi non dovrebbero esserci variazioni tassi, ma saranno le dichiarazioni politiche a destare il maggior interesse e in particolare le prospettive di crescita e inflazione.
Giovedì occhio anche al rilascio dei dati sull'occupazione australiana, che dovrebbero scendere dopo il forte aumento di 89.000 posti di lavoro del dato precedente. Si stima circa la metà di nuovi posti di lavoro, ma c'è da dire che il dato è sempre stato molto volatile a maggior ragione in questo periodo di pandemia.
Chiudiamo citando l'IPC e l'IPC core degli USA, dati sull'inflazione estremamente importanti che verranno rilasciati martedì.