Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
Quando si pensa alle criptovalute, il Bitcoin è l’asset dominante nei discorsi e nelle analisi. L’ascesa del Bitcoin è stata incredibile: passando dai cinque centesimi a token nel 2010 a quasi 70.000 dollari del 2021 ha creato una febbre speculativa di acquisti ed ha portato alla nascita di migliaia di nuove cripto. Nel 2021, il valore del Bitcoin si è apprezzato del 57,81%.
Ethereum (ETH/USD) è la seconda maggiore cripto. L’anno scorso è andata persino meglio del Bitcoin. Il valore di Ethereum è schizzato del 391,75% nel 2021.
All’inizio del 2022, la classe di asset era popolata da oltre 16.650 token, e il loro numero aumenta di giorno in giorno. Solana e Cardano si trovano nella top ten, con market cap superiori al 99,9% del resto della classe di asset.
Aumenta l’accettazione delle cripto insieme alla crescita della market cap della classe di asset
Nel 2021, la market cap della classe di asset delle criptovalute è cresciuta del 182,18% a 2,166 mila miliardi di dollari il 31 dicembre dai 767,482 miliardi di dollari della fine del 2020.
Il considerevole incremento della market cap è avvenuto in funzione del crescente utilizzo della fiorente classe di asset.
Il 2022 potrebbe essere l’anno della svolta
Dopo aver quasi raggiunto i 70.000 dollari a token a metà novembre, il Bitcoin era scambiato sotto i 43.000 dollari l’11 gennaio. Ethereum ha raggiunto il picco dei 4.900 dollari il 10 novembre, ma risulta sotto i 3.250 dollari ad inizio 2022.
Le criptovalute affrontano continue forze rialziste e ribassiste nel 2022.
Fattori rialzisti:
- La febbre speculativa probabilmente continuerà, con i prezzi dei token che restano a livelli che hanno fatto fare una fortuna.
- Il numero dei nuovi token continua a salire. La domanda di cripto supporta il crescente numero di scelte, con i partecipanti dei mercati alla ricerca del prossimo token che darà ricompense simili a quelle di Bitcoin ed Ethereum.
- Le cripto sono diventate veicoli di investimento più diffusi, incoraggiando i partecipanti dei mercati a diversificare i loro portafogli includendo un’esposizione alle criptovalute.
- La fiducia nelle valute tradizionali sta venendo meno, rendendo le cripto una valida alternativa.
Fattori ribassisti:
- I regolatori si preparano a giocare un ruolo più importante nella supervisione del mercato per “proteggere il pubblico”.
- I governi alla fine lanceranno le versioni digitali delle valute tradizionali per competere con le cripto da un punto di vista tecnologico.
- Le criptovalute minacciano il controllo, da parte dei legislatori e dei funzionari del governo, della massa monetaria, un qualcosa a cui i governi non rinunceranno senza lottare.
Pari a circa 2 mila miliardi di dollari l’11 gennaio, la market cap delle cripto è ben al di sotto di quella di Apple (NASDAQ:AAPL), la più grande compagnia quotata in borsa al mondo. Con 2 mila miliardi di dollari, le cripto non rappresentano un rischio sistemico per il sistema finanziario. Tuttavia, se la market cap dovesse salire a 4 miliardi, 5 miliardi o anche più, i governi probabilmente si preoccuperanno ed opereranno una stretta sulle cripto.
Solana è la quinta criptovaluta
Il 13 gennaio, Solana è la quinta principale cripto. A 151,25 dollari a token, la market cap di SOL è pari a 47,40 miliardi di dollari.
Solana è una piattaforma blockchain pubblica che usa il meccanismo proof-of-stake.
Solana è un potenziale rivale per Ethereum, in quanto offre una velocità di transazione più rapida e riduce i costi connessi.
SOL è un’altra storia di successo.
Fonte: CoinMarketCap
Il grafico mostra che i token SOL hanno debuttato sul mercato nel settembre 2020 al livello di 78,0 centesimi. Hanno raggiunto un massimo di 258,93 dollari il 5 novembre 2021, pochi giorni prima che Bitcoin ed Ethereum toccassero i massimi storici. A 151,25 dollari il 13 gennaio, SOL si trova circa il 42% più in basso del massimo di novembre, scendendo più di Bitcoin ed Ethereum, che segnano -38,2% e -34,2% dai rispettivi massimi.
Cardano: in settima posizione
Cardano è una piattaforma blockchain pubblica open-source e decentralizzata, con un protocollo proof-of-stake. Cardano è in circolazione dal 2015 e permette transazioni peer-to-peer con la sua criptovaluta, ADA. L’efficienza energetica di Cardano la rende una cripto più ecologica, in quanto il mining non è ad alto consumo di energia.
ADA è la settima principale criptovaluta al 13 gennaio. Ad 1,30 dollari a token, la sua market cap è pari a 43,45 miliardi di dollari.
Fonte: CoinMarketCap
Il grafico mostra che ADA ha cominciato gli scambi nell’ottobre 2017 a 2,6 centesimi ed è salito al massimo di 2,9634 dollari il 1° settembre 2021. Ad 1,30 dollari, il prezzo segna un ribasso del 56% dal massimo. All’inizio del novembre 2021, ADA aveva raggiunto un massimo più basso, 2,2735 dollari, con una performance inferiore a Bitcoin, Ethereum e Solana da novembre.
Investite solo quanto potete permettervi di perdere: SOL e ADA sono liquidi per il trading
SOL e ADA sono criptovalute liquide, che offrono liquidità ai trader, con market cap intorno ai 40 miliardi di dollari. Tuttavia, presentano anche gli stessi rischi di tutte le altre cripto e gli investitori dovrebbero esporre solo il capitale che sono disposti a perdere, in quanto il potenziale di incredibili ricompense porta con sé il rischio di perdere tutto.