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Stellantis: "buy in June and go away"? Analisi aggiornata del titolo

Pubblicato 30.05.2023, 12:35
Aggiornato 17.07.2023, 15:31


Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi dei titoli azionari. Oggi parleremo di un titolo di cui un mese fa avevo già brevemente discusso, ma alla luce delle vostre richieste ne ripropongo un’analisi aggiornata. Il titolo sotto la lente è la casa automobilistica Stellantis. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo).

Come di consueto andiamo a proporre prima una breve panoramica del titolo, per poi passare ai grafici e ad altri dati interessanti per un’eventuale operatività.
Stellantis, o più correttamente Stellantis N.V. è una holding multinazionale olandese produttrice di autoveicoli. Infatti, nasce dalla fusione tra il gruppo Fiat Chrysler Automobiles (BIT:STLAM) e PSA, arrivando così a controllare ben quattordici marchi automobilistici. La formalizzazione della fusione avviene nel 2021, il 16 gennaio, con la nascita del gruppo Stellantis e successiva quotazione sui vari mercati telematici (Milano, Parigi e NYSE). Tra i principali azionisti del gruppo troviamo in cima alla lista Exor (BIT:EXOR) N.V. (holding finanziaria con sede in Olanda controllata dalla famiglia Agnelli), seguita dalla famiglia Peugeot, con al terzo posto lo Stato francese (ebbene sì, la Francia è il terzo maggiore azionista del gruppo Stellantis, con un 6,2% delle quote). Venendo ai mercati finanziari, se apriamo un grafico della compagnia automobilistica osserviamo un ampio movimento rialzista che si è arrestato nel corso delle turbolenze avvenute sui mercati a marzo, seguito dal lauto stacco delle cedole che ha spinto nuovamente i prezzi sotto la soglia orizzontale dei 15 euro per azione. Quello che va tenuto a mente però è che la discesa dovuta allo stacco dei dividendi non ha niente di negativo, è un calo fisiologico dovuto alla distribuzione di parte degli utili agli azionisti, utili che di fatto non essendo più nei conti del gruppo generano questo calo sui mercati. Quindi cosa si può dire più precisamente? Ebbene con il supporto di un grafico su base settimanale appare chiaro quanto appena detto: lo stacco dei dividendi ha aiutato i prezzi a correggere, tuttavia il trend rimane saldamente rialzista come dimostra anche la trend line che parte dai minimi del 2020.

Grafico su base settimanale di Stellantis, con evidenziata trend-line rialzista. Fonte: investing.com




Passando ad un time-frame inferiore, come un giornaliero, si vede che si stanno disegnando dei minimi crescenti facendo pensare ad una ripresa del trend al rialzo dopo questa pausa di ritracciamento. I primi segnali di forza si avrebbero con il superamento della soglia dei 15 euro, che potrebbero poi portare alla chiusura del gap in area 15,71. Altra debolezza invece potrebbe spingere le quotazioni fino alla precedentemente citata linea di tendenza rialzista, aprendo così delle interessanti possibilità long nel medio lungo periodo.


Grafico su base giornaliera di Stellantis, con evidenziata trend-line rialzista di breve e di lungo periodo. Fonte: investing.com


Prima di chiudere diamo uno sguardo ad un paio di altri dati che vanno oltre l’analisi tecnica che non da tutti viene apprezzata: in primo luogo osserviamo il rapporto prezzo/utili del titolo (2,76) e paragoniamolo con il benchmark. Mettendo a paragone il valore di tale rapporto per Stellantis con quello di altre società automobilistiche come Ford (16,94), Volkswagen (ETR:VOWG) (5,91), General Motors (NYSE:GM) (5,15) o Toyota (10,80) risulta che quello della società olandese è il più basso, facendo pensare che rispetto al settore sia valutata meno (o che tutto il settore sia sopravvalutato, ma è un punto di vista un po’ eccessivo). Altro dato che spesso mi piace portare è quello dell’andamento stagionale, di seguito vi lascio il grafico.


Grafico su base mensile della stagionalità di Stellantis.


Come potete vedere in primo luogo la negatività del mese di marzo è confermata anche da una stagionalità su base decennale (a partire dal 2013) mentre per quanto riguarda l’imminente futuro il mese di giugno si prospetta molto negativo (-7,14% mediamente) mettendo in discussione la possibilità di superare i 15 euro per azione, e validando invece quella di andare a testare la trend-line rialzista evidenziata sul grafico settimanale mostrato più in alto. Passate queste turbolenze le strade al rialzo dovrebbero tornare ad aprirsi in modo più stabile, con un’estate positiva ed un autunno invece molto più rialzista (ottobre +5,35% in media).
Con questo ho concluso l’analisi, vi auguro buon proseguimento e buon trading!
 


Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.

Ultimi commenti

Cosa ne pensa di NIO?
👍
ci sono secondo me titoli che vengono tenuti artificialmente alti o bassi dagli investitori.
egr. Sig. Mazzero ma come si giustifica il P/U di Stella tua a poco più di 2 e quello di Brunello Cucinelli che è a poco meno di 70 con capitalizzazione di 6 mld e utili di solo 80 ML? Dove c'è una logica in questo mondo?
il rapporto p/u è generalmente anche correlato al settore, generalmente il settore del lusso ha un rapporto prezzo/utili molto più alto. Per Brunello Cucinelli comunque il valore che hai indicato resta piuttosto alto rispetto al benchmark (vedi moncler, ferrari, o altri player del settore lusso). Potrebbe quindi essere un segnale che l'azienda è sopravvalutata. Buon trading!
Il motivo per cui il prezzo Stellantis non si adegua in rapporto alle altre case?
Il motivo probabilmente non lo sa nessuno, sul mercato esistono da sempre azioni sopravvalutate e quelle sottovalutate, nel lungo periodo comunque il mercato aggiusta questi eccessi, quindi se l'azienda è buona otterrà quello che gli spetta. Buon Trading!
il motivo è mancanza di fiducia su groviglio di case automobilistiche poco interessanti per i clienti
Hai detto tutto e niente!!
Ma chi ha fatto questa analisi sul primo grafico non capisci proprio niente, ha tracciato la trend line da quando il grafico era Fiat 😂😂
cosa ne pensa di Uniper s e?
Avevo più fiducia nel titolo un mese fa
Ok l’analisi stagionale e grafica ma a livello di bilancio e indebitamento, come ti pare la societa?
vorrei se possibile un'analisi sul titolo ERG
Ciao Matteo praticamente la quotazione a Giugno cala secondo te?
Non ne posso avere certezza matematica, ma da un punto di vista statistico è probabile. Dal punto di vista dell'analisi tecnica non c'è ancora un segnale ribassista ma dovremmo monitorare l'andamento nelle prossime sedute. Buon Trading!
 grazie
Ciao, ottima analisi. Se possibile ti chiedo analisi su Nio
Sono molto confuso sul futuro delle auto.. le benzine sintetiche forse daranno una risposta. Elettrico non vedo come possano avere successo..
io la penso come te sull'elettrico, non mi pare una soluzione al problema dell'inquinamento e non è neanche vantaggioso dal punto di vista dei costi. Per quanto riguarda le benzine sintetiche devo ammettere che non sono troppo informato per dare un parere, ma credo che i carburanti non rimarranno la prima opzione ancora per molti decenni. Buon Trading!
C'è un errore di battitura: il "non" è di troppo. La frase corretta sarebbe: credo che i carburanti rimarranno la prima opzione ancora per molti decenni.
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