Alla fine ma non per ultimo, un trader che viene da molto lontano… Gary Smith
Gann, Livermore, Soros oltre a tutti quei nomi blasonati e di grande spessore qui sopra menzionati rappresentano i simboli ed il sogno per quelle moltitudini di individui che vogliono avvicinarsi al mondo della borsa con la speranza di trovare successo, di fare denaro o di crearsi una professione attraverso cui poter vivere facendo trading.
I personaggi sopra riproposti sono famosi per il fatto di aver accumulato somme spropositate di denaro, così ingenti da poter avanzare la sensazione che sia impossibile realizzare risultati simili: la qual cosa destabilizza perfino i trader più capaci.
Ma dov’è scritto che un bravo trader debba raddoppiare il proprio conto ogni anno?.
Vi voglio raccontare la storia di Gary Smith, certamente un buon trader che non è diventato milionario in pochi mesi ma che ha guadagnato 450.000 dollari in quattro anni di duro lavoro, raggiungendo performance mensili costanti e con pochi mesi di piccole perdite.
Quest’uomo ha costruito il proprio bagaglio tecnico e culturale attraverso una formazione durata molti anni; solo dopo numerosi tentativi, con lo studio e la perseveranza, arriverà al traguardo testardamente inseguito.
Come accade per molti trader, il debutto non fu tra i più promettenti: per 19 anni Gary andò alla ricerca della sua personalità e di quei metodi che fossero più adeguati alle proprie caratteristiche.
In questo periodo egli stesso si qualifica come “break-even-trader” cioè un trader con operatività alla pari, cosa che per assurdo veniva alquanto apprezzata dai suoi contendenti, dal momento che non è certo cosa facile operare con continuità senza subire perdite.
Furono anni di grande lettura ed approfondimento; Smith studiò una gran quantità di libri e partecipò a moltissimi corsi di analisi tecnica nel tentativo di scovare quegli oscillatori efficienti che gli permettessero di produrre guadagni costanti.
Purtroppo ciò non accadde per magia, né attraverso un incontro speciale che fosse in grado di trasformarlo da un uomo comune ad un trader di successo: fu infatti un percorso lento e faticoso cha cambiò la sua vita dentro e fuori dal mercato.
La disciplina, il metodo e l’impegno divennero le componenti formative del carattere con cui affrontare qualsiasi difficoltà della propria esistenza.
Nicholas Darvas gli trasmise questi principi:
1. Cavalca il trend: opera sul trend e solo a favore di questo evitando di andare contro il mercato.
2. Taglia le tue perdite: taglia le perdite prefissando gli stop-loss prima di entrare sul mercato.
3. Usa un trailing stop: usa stop dinamici quando la tua posizione entra in guadagno, così da salvaguardare i profitti.
4. Fai correre i profitti: lascia correre i profitti soprattutto quando non ci sono target precisi e non provare a fare predizioni;
5. Compera sulla forza e vendi sulla debolezza: acquista titoli rialzisti e vendi quelli ribassisti nonostante provenga proprio da qui la grande diatriba tra coloro che comprano in ipervenduto e vendono in ipercomprato;
6. Il mercato ha costantemente ragione e racconta sempre la sua storia al meglio: “il mercato ha continuamente ragione e ti racconta sempre la sua storia, meglio di tutti “. Ciò significa che la dinamica dei prezzi e dei volumi spiega ogni cosa e non sono necessari altri artificiosi indicatori (anche questo è un argomento niente male, luogo di contrasto tra i fedelissimi di RSI, MEDIE MOBILI e PISTE CICLICHE varie…). Alle regole imparate da altri trader egli seppe aggiungere le proprie ed il cocktail che ne risultò fu l’arma fondamentale per avere quell’ approccio mentale indispensabile per vincere sui mercati.
7. Sono persuaso dalla specializzazione: trova un mercato con il quale avere affinità e fanne la tua ossessione … ;
8. Il mio obiettivo nel trading è di non avere mesi in perdita;
9. Il trading è una professione: come ogni mestiere che si rispetti necessita di anni di apprendimento ed esperienza;
10. Faccio trading per denaro: io faccio questo lavoro per guadagnare;
11. Sto male dopo ogni perdita: talvolta, quando vengo battuto, sto così male che sono costretto ad allontanarmi per qualche giorno dai mercati;
12. Gli indicatori devono essere utilizzati come conferma del movimento, mai come previsione dei prezzi.
Tratto da “How I trade for living” di Gary Smith