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Tavola Rotonda sull'anno 2017, previsioni e idee (parte 2)

Pubblicato 28.12.2016, 07:15
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Cari Lettori,

come oramai è nostra tradizione, con il desiderio di portarvi a conoscenza delle idee e dei pareri degli analisti ed esperti di trading per l’anno 2017, Investing.com è lieta, anche quest’anno, di proporvi una “Tavola rotonda” alla quale, alcuni fra i migliori di loro, ai quali vanno i nostri sinceri ringraziamenti, hanno gentilmente partecipato.

Per motivi di spazio abbiamo diviso in due parti la tavola rotonda, questa è la seconda parte.

Di seguito proponiamo, con l’augurio di farvi cosa gradita, una selezione di questi pareri, riflessioni ed indicazioni che, ci auguriamo, possano esservi di aiuto per le scelte di trading nel Nuovo Anno.

Lo Staff di Investing.com Italia, al suo completo, vi porge i suoi migliori Auguri per un Sereno Natale ed un Prospero Anno Nuovo.

Buona lettura.

DAVID PASCUCCI
davidpascucci.blogspot.it

Outlook 2017 per i Mercati: EUR/USD, Oro e Equity

Il 2016 è in fase conclusiva e possiamo affermare che è stato un anno alquanto turbolento per quanto riguarda soprattutto l'andamento dei mercati azionari, con forti oscillazioni che abbiamo visto tra l'evento Brexit e l'elezione del Presidente USA Donald Trump. Questi sono stati essenzialmente i due eventi che hanno caratterizzato l'andamento dei mercati.

Facciamo prima un'analisi di tipo Macro per capire effettivamente questo 2017 potrà riservarci.

BANCHE CENTRALI

La FED oramai è incentrata sull'innalzamento dei tassi di interesse, evento ampiamente scontato dai mercati e che vede l’Istituto vicino al raggiungimento dei suoi obiettivi di inflazione.

Ora il tasso di inflazione si trova a 1,6%, molto vicino all'inflation target posto al 2%. La politica della FED ha dato buoni frutti dal lato macro-finanziario, difatti il problema sorge altrove, nell'ammontare del debito pubblico e nel mercato obbligazionario sottostante ad esso.

La BCE continua a combattere il mostro della bassa inflazione con Draghi che sta provando tutte le carte per poter far tornare l'inflazione nel corridoio compreso tra 1% e 2%. Ci troviamo ora nella zona 0,6%, ancora bassa. Il problema è che Draghi ha chiesto espressamente che l'innalzamento dell'inflazione, oltre a manovre di tipo espansivo, deve essere accompagnato da riforme strutturali importanti da parte dei governi UE come l'abbassamento della pressione fiscale.

La SNB, la banca centrale svizzera, è alle prese con dei problemi alquanto bizzarri. Si trova in deflazione (-0,30%), eppure presenta dei tassi bassissimi (-0,75%). Questo è un problema non da poco dal punto di vista di una banca centrale, in quanto tassi così bassi devono vedere un innalzamento inevitabile dei prezzi, innalzamento che non c'è.

La BOJ con i suoi tassi negativi (-0,10%) e inflazione bassissima (0,10%) deve combattere con uno Yen altamente dipendente dai mercati azionari. La situazione per questa area monetaria è sempre stata per un certo senso problematica ma alla fine "unidirezionale" verso manovre espansive e tassi bassi per combattere quella deflazione che ha afflitto il Giappone per 20 e più anni.

COSA ASPETTARSI DAL 2017

EUR/USD

Vista la situazione, EUR/USD è un cambio sempre da osservare per via della sua grande rilevanza a livello internazionale, sia per volumi di scambio a livello interbancario, sia rispetto alla sua influenza diretta sui prezzi di molti assets.

Siamo sui minimi a 10 anni e vista la situazione è molto probabile che vedremo Eur/Usd provare ad andare verso la parità, ma senza successo, per via delle considerazioni macro di cui sopra, facendo particolare attenzione al debito pubblico USA e al suo apprezzamento in termini reali.

Il range per quest'anno è compreso tra 1,04 e 1,13

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GOLD

L'Oro ha visto un'enorme discesa in corrispondenza di mercati finanziari altalenanti e con una dinamica generale di tipo RiskOn, quindi favorevole al rischio e quindi sfavorevole per un bene rifugio come l'oro.
A livello tecnico ci troviamo già ora in un'area di prezzi interessante per considerare un rimbalzo di lungo periodo, ossia area 1150-1160$, area che per il 2017 vedo area da cui può partire un movimento rialzista. Qualora dovesse partire un movimento rialzista, avremmo a che fare con target di prezzo già visto durante quest'anno, ossia area 1300$ con massimi obiettivo a 1340$.

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EQUITY

Visto l'andamento Long, si possono dare dei target approssimativi per asset sotto-prezzati rispetto agli Usa come DAX o FTSE MIB. I massimi più importanti per il Dax sono sicuramente quelli in area 11400 e 12200 ma è pur vero che, in caso di forti discese, non scenderemo più al di sotto degli 8900. Tutto questo è puramente da un punto di vista grafico. Così come difficilmente scenderemo al di sotto di area 4200-4000 di Nasdaq o sotto i 2000 di S&P 500.

Questo comparto è tecnicamente rialzista, ma è pur vero che la situazione macro sottostante è altamente precaria in quanto l'operato delle banche centrali non sta funzionando a pieno e ci sono banche centrali come quella svizzera che si trovano in difficoltà serie (tassi bassi e deflazione). Inoltre l'andamento dei beni rifugio e del valutario rema contro questa salita dei mercati azionari.

Su questo mercato, come sempre, assoluta cautela in quanto il pericolo, è dietro l'angolo. Vi ricordo che ciclicamente si deve scendere e dai minimi del 2009, un indice come il Nasdaq è passato da 1018 a 4800 punti attuali, in sostanza ha performato 4,7 il suo valore da 8 anni a questa parte. Quindi attenzione e tenete d'occhio i livelli sotto i quali probabilmente non si va più al di sotto.

GUIDO ALBI MARINI
Trading Educators (Joe Ross)


Come di consueto, e quest’anno non fa eccezione, a fine anno ci si chiede quale sia il miglior mercato/strumento da prendere in considerazione per il periodo successivo, in base a come si presenta il mercato e ciò che è successo nel corso di quello precedente.

Noi “esperti” siamo chiamati ad esprimere le nostre condizioni e “previsioni” da rendere pubbliche per aiutare chi fa trading o investe, ad essere dal lato giusto della corrente.

La filosofia di trading, che ho ormai dentro da anni, invece, non mi permette di fare “previsioni”, per evitare di essere nel giusto 50% delle volte e dal lato errato l’altro 50%, ma mi obbliga a tradare unicamente CIO’ CHE VEDO!

Tradare bene ed avere grandi soddisfazioni da questa attività significa avere un piano per ogni evenienza, e non “sperare” di avere “indovinato” per trarne vantaggio.

Con questa premessa avrete capito che non mi unirò al coro di tutti coloro che si avventureranno in previsioni di ciò che succederà nel 2017, ma vi farò un “regalo” nel senso che vi parlerò di un aspetto che nel trading è solitamente lasciato al caso e che è uno degli argomenti che, sostengo da sempre, contribuisce a chiudere il cerchio del trading che non è fatto unicamente di segnali ……

Parlerò del Position Size, ovverosia di come aumentare il numero di contratti/posizioni in base all’ andamento del vostro conto con il broker, la cosiddetta Equity Line o Curva del Capitale.

Vi darò il metodo che noi di Trading Educators insegniamo e usiamo da sempre e che davvero ci permette di rendere il trading qualcosa di enormemente profittevole.

Iniziamo!!

“Non si cava il sangue dalle rape”

La maggior parte dei trader sogna, che se ne renda conto oppure no, il GRANDE trade, quello che ti cambia la vita o quello che hanno visto in quel gigantesco trend che gli si è stato mostrato da qualche imbonitore del Forex.

In realtà il trading deve essere fatto da un mix sapiente di strategie con aspettative positive, ma anche strategie tali che abbiano delle caratteristiche che permetta loro di AUMENTARE IL NUMERO DEI LOTTI/ CONTRATTI/ POSIZIONE secondo una qualche regola.

Invece la maggior parte dei trader attribuisce un enorme importanza al segnale di ingresso, poco a quello di uscita e nulla alla dimensione della sua posizione, lasciando quest’ ultima al caso e sperando nel grande trend.

Per opposto, la vera possibilità di “vivere di trading” è data dalla chiusura del “cerchio del trading” in cui la “size”, in presenza, ovviamente, di una strategia profittevole, gioca un ruolo determinante.

Analizziamo qui come fare per mettere in pratica quello che faccio io e che vi ho brevemente accennato nelle righe precedenti.

La prima cosa è realizzare il grafico del vostro “conto con il broker” meglio conosciuto come “curva del capitale” o “equity line”.
Esso in genere deriva dalla registrazione del risultato della somma di ogni singolo trades, sia esso in demo, sia esso in reale.

Ecco qui riportato una curva del capitale riferita ad uno dei nostri sistemi di trading.

Draw down

Come potete osservare, durante la crescita del conto, abbiamo avuto una serie di “valli” che in gergo si chiamano “draw down” che indicano il valore della diminuzione del conto prima della sua ripresa.
Si noti che abbiamo avuto in questo periodo circa 4 Draw Down di cui uno maggiore degli altri che chiameremo Max DD (evidenziato in rosso).

Ebbene, una delle tecniche da applicare per l’incremento dei lotti (contratti nel nostro caso perché si tratta futures) è quella di identificare il Max DD e dividerlo per due.
Non appena la nostra curva del capitale aumenta di quell’ importo, aggiungere un contratto. Continuare in questo modo aggiungendo un contratto ogni volta OGNI CONTRATTO raggiunge un guadagno uguale alla metà del Max DD.
Nel caso del nostro esempio il nostro Max DD è di 3.000
Se partiamo con un contratto, quando guadagniamo 1500, aggiungiamo un nuovo contratto.
Adesso abbiamo due contratti che lavorano per noi e che fanno tutti e due, ovviamente, la stessa cosa: se uno guadagna anche l’altro guadagnerà la stessa cifra.
Per cui aggiungeremo un ulteriore contratto non appena avremo raggiunto 3.000 (significa i soliti 1.500 per contratto per cui 1.500 x2= 3.000).
Quindi avremo 3 contratti identici che lavorano per noi. Non appena avremo raggiunto 1500x3=4.500 aggiungeremo un altro contratto e così via.
Quindi stiamo andando per fasce. Quando scendiamo nella fascia inferiore ridurremo il numero di contratti.

Cosa abbiamo fatto con tutto questo? Abbiamo individuato la massima “caduta “che abbiamo avuto nel conto e siccome è possibile, ma non probabile, che succeda proprio subito perché abbiamo visto che è successa una sola volta, se ci portiamo in “zona di sicurezza” facendo crescere il conto per lo meno della sua metà, in caso dovessimo incappare nel Max DD, partiremmo da una posizione più alta e quindi avremo meno danno.

Vi rendete conto da soli che a seguito di questa tecnica non starò a prediligere una strategia magari che performa molto bene ma con profondi DD, bensì preferirò una strategia con Draw Down più “morbidi” la cui metà, come valore, è facilmente raggiungibile; ciò m i permetterà una crescita del capitale assoluto molto veloce grazie alla possibilità di aumentare più velocemente il numero di contratti.

Qui di seguito ho riportato i dati esatti del sistema esposto prima e che ho inserito in un foglio elettronico per mostrarvi cosa succede utilizzando il metodo.
Capitale di partenza: 6000 $
Inizio: 10/12/16
Margine richiesto per il future: 1400$
Delta - ho scritto che voglio usare la metà del Max DD come momento in cui aggiungo un contratto e questo si chiama Delta, ma posso anche rendere più o meno aggressiva la tecnica variando il Delta: 1500$
Max DD: 3.000
Profitto medio settimanale: 236$

Plan

Il foglio tiene in considerazione anche il margine man mano richiesto per l’aumento dei contratti in modo da essere certi che la tecnica sia fattibile da un punto di vista concreto.

Al fine di una migliore comprensione riassumo qui come leggere il foglio.
Ho deciso che voglio aumentare di un contratto quando il mio capitale aumenta della metà del Max DD.
In questo caso da 6.000 che è il capitale di partenza, appena arrivo a 7500 (6000+1500) aggiungo un contratto e infatti nella quarta colonna vedo 7.499 con 1 contratto (5° colonna) e poi subito alla riga successiva leggo che da 7500 a 10499 userò due contratti.

Come si vede, quando i due contratti avranno fatto ognuno 1500, sarò passato nel mio conto da 7500 a 10499 (7500+ 1500x2).

Poi passerò alla riga successiva ecc ecc.
Ovviamente, se per esempio sono arrivato (6° riga) alla fascia da 28500 a 37499 e inizio a perdere e mi ritrovo con il conto a 23000 rientrerò nella fascia in cui devo usare 5 contratti per cui invece dei 6 contratti che stavo tradando ne traderò, appunto, 5, per poi eventualmente aumentare di nuovo quando entrerò, grazie ai vari 1500 fatti dai mei 5 contratti, di nuovo nella fascia da 6 contratti.

La riga “Margin” come dicevo prima mi indica se con il denaro a mia disposizione sul conto posso tradare con quella quantità di contratti.


Il trading è fatto di numerose variabili spesso nascoste.
Il compito del trader è scoprirle e metterle in pratica. Solo in questo modo potrà davvero “vivere di trading”

Guido Albi Marini

FRANCESCO SERAFINI
Analista Tecnico Finanziario

View e Target per l’anno 2017 su Dax e Petrolio:

ANALISI DAX: analizzando il grafico mensile dell’indice più importante del vecchio continente, spesso bussola anche degli altri indici europei, possiamo notare come il trend sia decisamente rialzista e che dal 2009 ad oggi non ci siano più stati dei ribassi profondi come quelli del decennio precedente; per rendere immediata l’idea dell’entità del rialzo che stiamo analizzando è sufficiente guardare la performance registrata, infatti dal marzo 2009 all’aprile 2015 sfiora il 220%. A consolidare la forza di questo trend si aggiunge l’area di resistenza trasformatasi in supporto che troviamo nella fascia di prezzo compresa tra 8438/9238 punti (area evidenziata in giallo), dove i compratori, nell’ottobre del 2014, hanno nuovamente preso il sopravvento. Nel grafico con time frame settimanale, appare evidente come il ritracciamento dell’impulso rialzista si sia concluso con una figura di inversione nota come “testa e spalle rialzista”, in base al suo metodo di calcolo, i corsi dovrebbero arrivare almeno in area 12100 punti, ad un “passo” dai massimi assoluti, solo se le quotazioni dovessero spingersi fin sotto la “testa” della figura, ovvero sotto 8700 punti, quest’ultima verrebbe invalidata.

VIEW: long

TARGET: area 12100/12500 punti, dove l’indice potrebbe iniziare una pausa di consolidamento

Dax

Dax, grafico su time frame mensile

Dax1

ANALISI Petrolio Greggio: analizzando il Crude Oil, spesso driver dei mercati, sul grafico mensile ciò che salta subito all’occhio è l’importanza del livello di prezzo sulla quale questa commodity si è fermata, dando origine ad un rimbalzo che potrebbe avere un seguito non trascurabile, l’area in questione è quella tra i 27 e i 25$, la sua rilevanza è data dalla funzione di resistenza/supporto avuta nel tempo, difatti se guardiamo nel passato notiamo come questa fascia di prezzo abbia respinto, in un senso o nell’altro, i corsi (aree gialle), a cui sono seguite accelerazioni più o meno importanti.

Un’altra area di prezzo da sottolineare è quella intorno a 86$ (area azzurra), infatti si trova sul 50% di Fibonacci dell’impulso ribassista iniziato nel luglio 2008, questa coincide anche con la trend line rossa discendente è quindi ipotizzabile che venga vista come target di questo rimbalzo.

Abbassandoci di time frame, precisamente nel settimanale, il grafico mostra come il rialzo iniziato in area 26$ abbia creato una figura di analisi tecnica molto conosciuta, ovvero un “testa e spalle rialzista”, se andiamo a proiettare il target ottenuto da questa figura, veniamo catapultati intorno ai 78 dollari. Ricordo che qual ora le quotazioni andassero sotto i 26$, ossia sotto la “testa” della figura, quest’ultima verrebbe invalidata.

VIEW: long

TARGET: un primo target intorno ai 78$ ed un secondo in area 86 dollari

Crude Oil

Crude Oil, grafico su time frame mensile

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