In un anno Tesla (NASDAQ:TSLA) ha raddoppiato i ricavi dell’attività di generazione e stoccaggio di energia, che oggi rappresenta il 12% del fatturato totale. La banca d’investimento William Blair dice che questa attività ha grandissime prospettive ed è molto sottovalutata: un motivo per comprare le azioni
Tesla potrebbe realizzare un ecosistema energetico simile ad Apple (NASDAQ:AAPL)
Mentre le vendite di auto elettriche rallentano, Tesla sta crescendo con forza nel settore dell’accumulo di energia dove ha per clienti privati cittadini, aziende di servizi pubblici e aziende che creano data center per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima attività è in fortissimo sviluppo.
Con un report diffuso ieri, giovedì 29 agosto, William Blair, banca di investimento con sede a Chicago, sottolinea il valore delle “attività collaterali” di Tesla e ne pronostica un forte sviluppo. Nella visione dell’analista Jed Dorsheimer, Tesla potrebbe realizzare un “ecosistema energetico” simile a quello di Apple, con i vari hardware di Tesla (auto, robotaxi, robot, sistemi di stoccaggio dell’energia) integrati in uno o più software Tesla attivi nelle abitazioni, nelle aziende e nei servizi pubblici.
Generazione e stoccaggio di energia valgono il 12% del fatturato
Nel secondo trimestre il segmento della generazione e dello stoccaggio di energia ha rappresentato circa il 12% dei ricavi di Tesla, con una crescita del 100% rispetto all'anno precedente. Nell’intero 2023 avevano rappresentato il 6,2% del fatturato.
Mentre il 23% degli analisti che copre Tesla (11 su un totale di 48) si preoccupa per il calo delle vendite di auto elettriche (-7% nel secondo trimestre) e consiglia di vendere le azioni, William Blair lancia sul mercato una nuova raccomandazione Buy, senza però indicare un target price. Secondo Barron’s, il rating Buy di Blair significa essenzialmente che il broker si aspetta che il titolo sovraperformi il mercato.
L’analista Dorsheimer ritiene che l'attività di stoccaggio dell'energia di Tesla sia nettamente sottovalutata, nonostante i multipli ancora altissimi di Tesla, che oggi capitalizza 105 volte gli utili attesi per il 2024 e 71 volte quelli stimati per il 2025.
I Buy su Tesla sono solo il 35% delle raccomandazioni
Oggi gli analisti con una raccomandazione di acquisto su Tesla sono solo il 35% (17 su 48) e la media dei target price di 204 dollari è perfettamente allineata alla quotazione attuale del titolo (206 dollari). Dall’inizio dell’anno le azioni Tesla sono scese del 17% e in 12 mesi hanno perso il 20%. In media i Buy sui titoli dell’S&P500 sono il 55% delle raccomandazioni.
Sull’andamento recente del titolo (-3,8% nelle ultime cinque sedute) hanno pesato i risultati di alcuni concorrenti. In particolare, le quotazioni della cinese Byd sono scese del 2,9%, dopo che mercoledì l’azienda ha diffuso i risultati del secondo trimestre. Peggio ancora ha fatto Li Auto (NASDAQ:LI) (-16%). Barron’s sottolinea che entrambe hanno rispettato o battuto le aspettative di Wall Street, ma nessuno dei due titoli è riuscito a scacciare i timori di un rallentamento della crescita delle vendite di veicoli elettrici.
Pausa di riflessione per il mercato dei veicoli elettrici
Le vendite di veicoli elettrici negli Stati Uniti sono cresciute del 46% nel 2023 rispetto al 2022, ma nella prima metà del 2024 sono aumentate solo del 7%. Nella prima metà dell'anno Tesla ha venduto circa 304.000 auto agli americani, con un calo di circa il 10% rispetto allo stesso periodo del 2023.
A luglio le vendite di veicoli elettrici in Europa sono diminuite di circa il 6% rispetto all'anno precedente. Le auto completamente elettriche rappresentano circa il 13% di tutte le vendite di auto nuove in Europa. Negli Stati Uniti la percentuale è di circa l'8%.